Kappenabzeichen e stato dell'arte 1982-2020
Conviene talvolta interrogarsi sul dove siano giunte le nostre conoscenze a proposito di un qualche argomento che ci interessa o ci riguarda in modo particolare.
Conviene talvolta interrogarsi sul dove siano giunte le nostre conoscenze a proposito di un qualche argomento che ci interessa o ci riguarda in modo particolare.
Dalle Fiandre emerge una penuria di resti integri di soldati della Grande Guerra.
Fondamentali per creare varchi vitali nel cuore del fronte nemico.
Una giornata ed un gioiello dedicato ai soldati francesi
Una medaglia tanto semplice quanto particolare come riconoscimento concesso dal Regno d'Italia ai partecipanti del Primo conflitto mondiale.
Da una relazione della scuola bombardieri, un interessantissimo studio sulle bombarde e lanciabombe austriache.
21 soldati tedeschi immortalati nei loro ultimi istanti esistenziali.
Alcuni dati statistici intorno alle prime trentamila ricompense al Valore Militare concesse nella Grande Guerra.
Dai racconti dei partecipanti alle battaglie sul Jadar e sul Tzer emerge un particolare: si udiva una doppia detonazione!
Fra le tante prime volte della Prima Guerra Mondiale spicca la fotografia, uno degli strumenti più efficaci per rivelare le atrocità del fronte e dai molteplici utilizzi, comunicativi e non solo.
I colori delle mostrine e dei distintivi dei reggimenti di cavalleria
La morte è uguale per tutti, anche per loro. Distinti biologicamente, accomunati dallo stesso destino:
I colori delle mostrine e dei distintivi dei reparti e corpi d'armata non trattati negli atri articoli.
La prima volta dei feriti gravi, reintegrati a prezzo carissimo nella società.
Le mostrine delle brigate di fanteria che si sono battute durante la Grande Guerra, con i corrispettivi distretti di reclutamento. Tutti le mostrine e i colori per poterle riconoscere.
Residui di metallo dalla Battaglia di Cambrai.
Fare cronaca al fronte: il giornalismo sui campi di battaglia della Grande Guerra.
Un breve articolo che aiuta tutti gli appassionati di piastrini a decifrare alcuni modelli tedeschi.
Il volto è stato progettato con 30.000 foto di uomini e donne che hanno vissuto la Grande Guerra, sacrificando la loro vita o parte di essa.
Una delle novità più interessanti e distruttive della Grande Guerra riguarda l'uso di agenti tossici sul campo.
Ho ritrovato questo testo molto toccante su le-lorrain.fr. Il testo mi ha fatto molto riflettere ed ho deciso di riproporlo in italiano per due motivi:
il primo è quello di dare la possibilità anche a persone non francofone di poterlo comprendere, il secondo è per ricordare questo ragazzo che evidentemente non vuol essere dimenticato.
Spero che questo testo raggiunga il maggior numero di persone ed aiuti a farle riflettere.
Un servizio essenziale per non perdere la speranza, anche in tempi di guerra.
Anche la Grande Guerra ha avuto i suoi eroi a quattro zampe.
Fra le risorse belliche più particolari del primo conflitto mondiale, una menzione speciale la meritano senz'altro le fléchettes dei biplani.
Come inevitabile parlando di fatti che riguardano le sorti della nostra patria, si sprecano le disquizioni sull'incipit dell'intervento italiano nella Grande Guerra.
Un braccialetto di riconoscimento. E perché no, anche un oggetto ornamentale.
Il comandante tedesco, volendo da subito limitare le perdite, volle sviluppare un nuovo sistema di protezione.
A più di un secolo da quei tragici fatti, Verdun continua a spaventarci, con un lascito che fa seriamente riflettere sulla forza devastatrice e la scia di morte, che una singola battaglia è stata in grado di portarsi dietro, fino ai giorni nostri.
Tragico simbolo dell'impossibilità di prevalere l'uno sull'altro e dell'equilibrio sostanziale delle forze.
La storia insegna che gli animali possono suscitare emozioni forti, anche in scenari non ordinari come la guerra.
Artigianato creativo in guerra.
Bomba a mano offensiva di progettazione francese denominata "Ercelsior Theienot P2'.
I campi della prima guerra mondiale ne riportano numerosi esempi, ma per noi potrebbe non essere così immediato comprendere il perchè di questa "anomalia".
Sin da prima dello scoppio del conflitto, il soldato francese, indossava un “ képi ” di colore rosso.
Il volto di Cristo riesumato dalla passione sconfinata per la storia della Grande Guerra di Mario Bin.
Uno degli oggetti più caratteristici dell’esercito dell’Impero Austro-Ungarico...
Un ulteriore flagello ad aumentare la scia di sangue prodotta nella prima guerra mondiale.
La maschera antigas austriaca Mod. 1917 di brevetto tedesco era realizzata in tela gommata con lenti di celluloide.
Più di 100 soldati recuperati in un sistema di trinceramento tedesco.
Il pickelhaube fa parte dell’equipaggiamento militare tedesco da più decenni. Era il copricapo, modello 1895, indossato allo scoppio della Grande Guerra.
Un problema che nel belpaese comincia ad essere percepito in ambito clinico e sociale, proprio nel corso della prima guerra mondiale.
Bomba «S.I.P.E.» (Società Italiana Prodotti Esplosivi), la granata difensiva più diffusa nel Regio Esercito