Le Borracce dell’Impero Austro-Ungarico

Uno degli oggetti più caratteristici dell’esercito dell’Impero Austro-Ungarico...

La dotazione tipica del soldato austriaco prevedeva una borraccia smaltata inserita in un panno e corredata da un bicchierino, anch’esso smaltato, e riportante lo stesso marchio del fabbricante e data di produzione della borraccia.

 

 

La borraccia è stata un oggetto fondamentale per il soldato di ogni nazionalità poiché su alcuni fronti particolarmente avari di acqua, come il Carso o il Monte Grappa, la necessità di conservare e trasportare l’acqua diventava fondamentale. In realtà esistono borracce austro-ungariche realizzate anche in altri materiali, come gli esemplari in vetro ricoperti da una guscio in metallo (di derivazione ottocentesca) e quelli in alluminio. In particolare le borracce in alluminio venivano a volte abbellite dai soldati , che nelle pause in trincea, apponevano la loro firma o disegni: delle piccole opere d’arte dette "Trench Art".
Di primo acchito la differenza principale che si può avvertire tra esemplari smaltati è il colore: per questo motivo le borracce austriache rientrano in una particolare branca del collezionismo e per alcuni appassionati sono motivo di particolare ricerca.

Le differenze cromatiche erano dovute essenzialmente a scelte estetiche del fabbricante, oppure erano collegate all’utilizzo: ad esempio smaltata nera e di piccole dimensioni per gli artiglieri. Altra differenza tra le varie borracce è costituita dalla capacità che varia da 0.45 L a 0.55 L. Sempre tra i contenitori di liquidi troviamo anche le bottiglie in coccio realizzate per il trasporto dell’acqua minerale.

I soldati in trincea e nelle retrovie venivano riforniti, in base alle scorte presenti, con vino e altri alcolici tra i quali spiccava il cognac o il rum per gli austriaci. I super alcolici venivano somministrati ai soldati prima degli assalti per diminuire il nervosismo e per spronare all’attacco. Altra bevanda tipica dell’esercito austro-ungarico era la birra che veniva trasportata in apposite bottiglie abbellite spesso con un’aquila bicipite (simbolo dell’Impero austro-ungarico) e veniva gustata in particolar modo dagli ufficiali alle loro mense ma anche dai soldati in prima linea.

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