Braccialetto identificativo...e alla moda

Un braccialetto di riconoscimento. E perché no, anche un oggetto ornamentale.

Insomma, in tempo di guerra, o meglio ancora, di Grande Guerra, pare non bastasse o non si desse abbastanza sicurezza il piastrino di riconoscimento per l'eventuale identificazione del proprio corpo. Ecco perchè, nonostante gli oggetti già in regolare dotazione (approfondimenti R. Ravizza, Il Piastrino di Riconoscimento, Agosto 2018) procurati dalle autorità belliche, un gran numero di soldati sceglie di adottare un sistema personale di identificazione.

In particolare, molti sono gli effettivi che optano per quello prodotto e brevettato dalla Ditta Gaetano Boggiali di Milano, denominato "Patria". Il modello in questione è costituito da un involucro d'argento o in metallo argentato, di forma circolare oppure rettangolare, assicurato al polso da un cinturino in cuoio con fibbia. All'interno è un cartiglio con effigiati i dati del possessore e l'Arma di appartenenza. Nella parte interna fungente da coperchio c'è la possibilità di inserire l'immagine di un caro. A spiccare sulla valva esterna superiore, invece, è lo scudo di Savoia in smalto, o, in alternativa, l'aquila con lo scudo di Savoia sul petto. Le dimensioni del braccialetto, in stato di normale conservazione, misurano 30×30 mm. Naturalmente, pochi sono i cinturini giunti sino a noi, complice il materiale in cuoio particolarmente incline all'usura. Per non parlare degli scatolini originali come quello in foto, davvero rari!

  Modello in foto: Collezione Roberto L.

Dog tag ww1 Piastrino

 

 

 

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