Una scia di sangue 'lunga quattro anni'

Un'interminabile linea di sangue "lunga quattro anni". La guerra di trincea che segna quasi tutto il corso della Prima Guerra Mondiale lungo il purtroppo noto Fronte Occidentale, dall'autunno 1914 fino al termine delle ostilità, stravolge le premesse delineate dopo la parentesi iniziale del conflitto, caratterizzata dall'invasione tedesca del Belgio e del Lussemburgo, lasciando nelle sue zone morte e distruzione. L'azione incisiva da parte delle truppe tedesche all'esordio della guerra ben presto viene frenata dall'unione delle forze di Francia e Regno Unito nella prima battaglia della Marna. Da lì in poi non si ha più traccia di scontri in movimento.

Tutte le offensive vedono i due schieramenti principali del fronte (tedesco da una parte e forze anglo-francesi dall'altra) combattersi in una guerra di posizione statica e apparentemente senza fine, inutile ai fini di un reale avanzamento verso il nemico. Tra le battaglie più cruente nell'immaginario comune, consumate lungo la linea si ricordano Verdun e la Somme. Schieramenti divisi da una linea irregolare di trincee, estesa senza soluzione di continuità lungo il confine, tra Francia e Germania, dal Mare del Nord alle Alpi svizzere, passando anche per le fantomatiche Alsazia e Lorena, terre in eterna contesa tra le due potenze di frontiera. Come si arrivi ad una modalità di guerra con queste caratteristiche, è da attribuire a fattori non casuali. Su tutti, la carenza di spazi e quindi la scarsa possibilità di "manovra" degli eserciti, che dunque rafforzano le proprie posizioni con trincee, camminamenti e rifugi.

Uno scenario perfetto dove mettere in pratica la guerra di trincea, in una terra senza padroni e continuamente contesa, falcidiata dalle esplosioni e destinata a riempirsi di cadaveri. Le forze in campo non avrebbero voluto andare "a oltranza" in questo tipo di combattimento, ma vero è che nessuno trova il modo di sfondare il muro di trincee avversarie e riprendere la guerra di movimento. La linea lascia uno spazio tra i due schieramenti tra i 200 metri e il chilometro, contesto ideale in cui riscoprire l'uso di mortai, lanciafiamme, bombe a mano e armi da corpo a corpo come mazze e coltelli.

bois trous d'obus

Il fronte occidentale nel tempo è divenuto popolarmente noto come uno dei simboli del primo conflitto mondiale, e storicamente si segnala per l'alto numero di perdite umane che ha richiesto una costante sostituzione di soldati.

 

 

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