Brigata Pisa

 

(29° e 30° Fanteria)

Sede dei reggimenti in pace: 29° Fanteria, Potenza - 30° Fanteria: Nocera Inferiore.

Distretti di reclutamento: Alessandria, Ancona, Cremona, Cuneo, Firenze, Girgenti, 
                  Milano, Nola, Perugia, Potenza, Sacile, Sassari.

 

ANNO 1915.

      Da Potenza e da Nocera Inferiore, sedi di pace dei due reggimenti, la brigata Pisa inizia il trasferimento in zona di operazioni il 25 maggio, e ai primi di giugno si trova tutta riunita nei pressi di Versa, alle dipendenze della 21a divisione. Entrata in Gradisca il 5 giugno dopo aver superate deboli resistenze, si schiera, in quella zona, sulla riva destra dell’Isonzo.
     Il 25 giugno, durante la 1a battaglia dell’Isonzo (23 giugno - 7 luglio) la brigata, riuscita, dopo ripetuti tentativi vivacemente contrastati dal nemico, ad oltrepassare il fiume nei pressi di Sagrado, si spiega alle falde del M. S. Michele, fra Sdraussina e Castelnuovo.
     Passata poi alla dipendenza della 19a divisione, il 30 giugno essa attacca le pendici del M. S. Michele e di S. Martino, conseguendo qualche vantaggio in direzione di "Bosco Lancia", ove si rafforza. Durante la 2a battaglia dell’Isonzo (18 luglio - 3 agosto), la brigata, nello stesso settore, rinnova gli attacchi contro il S. Michele: e, nonostante tutte le difficoltà e le gravi perdite (circa 1200 uomini fuori combattimento, dei quali 36 ufficiali), riesce a conquistare, nel corso della battaglia, alcuni trinceramenti sulle pendici occidentali del M. S. Michele, fino a q. 170.
     Ai primi di agosto la brigata si trasferisce a S. Vito al Torre per riordinarsi.
     Il 1° novembre, mentre è nel suo pieno svolgimento la 3a battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre) il 30° fanteria, inviato a Sdraussina, riceve l’ordine di attaccare in direzione di S. Martino. L’attacco viene condotto con slancio, ma vano riesce ogni sforzo sotto il tiro micidiale dell’artiglieria avversaria. Nei giorni successivi la brigata passa a disposizione della 28a divisione e viene schierata nel settore di Bosco Cappuccio. Ivi prende parte alla 4a battaglia dell’ Isonzo (10 novembre - 5 dicembre), avendo come obbiettivo la conquista del tratto di fronte fra il trivio a sud di S. Martino e la cappella di S. Martino: l’assalto, più volte tentato con tenacia ammirevole nei giorni 10, 11 e 12 novembre contro la posizione detta "Il Groviglio" e contro il saliente detto "Dente del Groviglio", non dà alcun risultato a causa della resistenza accanita e del fuoco violentissimo del nemico. Anche i tentativi ripetuti dal 18 al 23 novembre non permettono di ottenere che lievi vantaggi verso il cosidetto "Elemento Triangolare" ed il "Dente del Groviglio". Le perdite subite dalla brigata in tali cruente azioni ammontano complessivamente a oltre 1000 uomini fuori combattimento, dei quali 38 ufficiali. 
     Nella notte sul 28 dicembre la brigata, esausta per la lunga lotta, resa più dura dall’inclemenza del tempo, si trasferisce nella zona di Romans per un meritato riposo.

ANNO 1916.

      Il 13 gennaio la Pisa ritorna nel settore di "Bosco Cappuccio", ove i reggimenti si alternano nel presidiare il tratto di prima linea fra il "Bosco Cappuccio" e la "Chiesa diruta" di S. Martino. Quivi la lotta è continua, incessante, e piccole operazioni si succedono giornalmente per aumentare la nostra pressione contro le linee nemiche; le posizioni del "Groviglio", e dell'"Elemento Quadrangolare" sono teatro di lotta accanita, specie durante la nostra grande dimostrazione strategica che fu chiamata 5a battaglia dell’Isonzo (11 - 29 maggio) e nel corso dell’azione dimostrativa avversaria del maggio, diretta a mascherare l'inizio della poderosa offensiva in Trentino. In questo periodo molte fra le più agguerrite brigate dell’Isonzo vengono inviate a difendere il territorio minacciato, mentre le truppe rimaste nella tormentata fronte dell’Isonzo si limitano ad una vigile attesa, cercando di impegnarvi il nemico con azioni offensive locali, per impedirgli di spostare truppa verso il Trentino. Viene così attuata, il 28 giugno, sulla fronte della brigata una parziale offensiva per l’occupazione del tratto "Groviglio" - "Ridottino". Reparti del 30° attaccano il "Dente del Groviglio", ma invano, perchè l’insufficiente preparazione d’artiglieria ha lasciate intatte le difese accessorie e le trincee avversarie. 
     Contemporaneamente reparti del 29°, dopo combattimenti accaniti, riescono a rioccupare e mantenere parte delle trincee dell’"Elemento Triangolare".
     A sua volta il nemico, il 29 giugno, dopo intensa preparazione di artiglieria sulla zona di Sagrado e Sdraussina e contro i ponti dell’Isonzo, lancia nubi di gas venefici, sotto l’azione micidiale dei quali i pochi reparti del II e III/30° sono costretti ad abbandonare la "Buca Carsica" e la "Lunetta" che presidiano.
     I superstiti della brigata, insieme con quelli della Regina, contrattaccano violentemente e riescono a trattenere prima, ed a ricacciare poi completamente il nemico. Nella tragica giornata la Pisa perde però 31 ufficiali morti, 51 feriti ed uno disperso, e 416 soldati morti, 171 feriti e 933 dispersi.
     Dopo avere trascorso gran parte del mese di luglio in zona di riposo, la brigata Pisa trovasi già in linea nello stesso settore ai primi di agosto, allorchè ha inizio la 6a battaglia dell’Isonzo (6 - 17 agosto).
     Il 6 agosto, i fanti della Pisa conquistano la trincea nemica detta dell’"Elemento Quadrangolare"; il giorno 9, ripreso con rinnovata lena l’attacco del "Groviglio", se ne impadroniscono, proseguendo nell’avanzata anche il giorno dopo, tanto che il mattino dell’11, oltrepassato il Vallone, si spingono fin oltre Devetaki. Dopo una breve sosta, necessaria per rafforzarsi nelle posizioni raggiunte, il mattino del giorno 13 la brigata punta contro la linea Pecinka - Segeti e, dopo combattimenti vivacissimi che si protraggono per tutta la giornata del 14 agosto, riesce a raggiungere gli obbiettivi che le sono stati assegnati, catturando oltre 800 prigionieri. Le brillanti azioni svolte dalla brigata Pavia, che ha avuti 1700 uomini fuori combattimento, dei quali 54 ufficiali, sono rievocate nelle motivazioni delle ricompense al valore militare concesse alle Bandiere dei due reggimenti.
     Dopo un breve riposo la brigata si schiera nuovamente nei pressi di Segeti ed ai primi di settembre prende parte alla 7battaglia dell’Isonzo (14 - 18 settembre), attaccando la linea nemica Lokvica - Pecinka. L’azione si svolge fra il 14 e il 17 settembre con ripetuti assalti e combattimenti accaniti, ma gli sforzi della brigata riescono vani contro la resistenza del nemico che, protetto da robusti reticolati infrange ed arresta lo slancio dei fanti, dei quali oltre 900 vengono messi fuori combattimento. Dopo una sosta, l’azione viene ripresa il 10 ottobre (8a battaglia dell’Isonzo, 9 - 12 ottobre) e questa volta la brigata riesce ad occupare di slancio la prima linea nemica catturando circa 600 prigionieri. Il giorno 12 viene sospesa l'azione offensiva ed il 14 la brigata si trasferisce a Chiopris per riordinarsi. Il 3 novembre ritorna nel Vallone presso Devetaki, donde, fino a dicembre, invia alternativamente i reparti in prima linea nella zona di Castagnevizza.

ANNO 1917.

      La brigata passa l’inverno nelle zone di Chiopris e di Peteano - Sdraussina alternando i reparti nel servizio di trincea, nel settore del Volkovnjak: all’inizio dell’offensiva di primavera (10a battaglia dell’Isonzo: 12 maggio - 8 giugno) la brigata, alla dipendenza della 21a divisione, il 14 maggio procede all’attacco contro le trincee del "Dente del Fajti" riuscendo, nonostante la tenace resistenza del nemico, ad occupare la trincea di q. 196, che però è costretta ad abbandonare dopo breve tempo, per il violento tiro di distruzione dell’artiglieria avversaria. Il 15 ed il 16 maggio un nuovo attacco è lanciato contro le posizioni austriache tra il Fajti ed il Volkovnjak; ma le ondate d’assalto, decimate dal tiro di sbarramento dell’artiglieria e da nubi di gas asfissiante, sono infrante, ed i superstiti ripiegano sulle trincee di partenza.
     La brigata perde in questi combattimenti oltre 1300 uomini, dei quali 24 ufficiali, e pertanto il giorno 20 viene sostituita in linea ed inviata a Farra per riordinarsi.
     Il 4 giugno essa si trasferisce nella zona di Marostica, quindi nei pressi di Gallio, e il 24 luglio passa alla dipendenza della 57a divisione, nel settore di Camporovere. Sino alla fine di ottobre nessun avvenimento importante turba il regolare servizio di trincea, ma in seguito alla nuova situazione creata sulla fronte Giulia dall’offensiva austro-tedesca ed alla pressione che il nemico, verso i primi di novembre, va esercitando anche sulla fronte degli altipiani con intensità sempre crescente, sono da noi occupate alcune linee arretrate per meglio arginarne l’avanzata. Viene così disposto che la brigata Pisa si schieri il 10 novembre lungo il tratto Cima Echar - Costalunga - M. Valbella -Zaibena - il Buso e invii il I e II/30° fanteria a prendere posizione lungo la linea Gallio - M. Ferragh - M. Sisemol, contro la quale più energica si manifesta l’attività nemica.
     Ivi, infatti, nella mattinata dello stesso giorno 10, il nemico riesce ad occupare le posizioni del Sisemol, ma nel pomeriggio i due anzidetti battaglioni con mirabile slancio lo contrattaccano e, dopo lotta vivacissima, lo ricacciano.
     Il 13 novembre, sulla nuova linea di resistenza M. Sisemol - Capitello - Pennar i reparti del 30° respingono nuovi energici attacchi del nemico, infliggendogli perdite rilevanti.
     La brigata rimane fino ai primi di dicembre nelle posizioni e ne rafforza la sistemazione difensiva, approfittando della scarsa attività del nemico; manifestantesi soltanto con tiri di artiglieria. 

ANNO 1918.

      Nessun avvenimento importante si verifica sull’altipiano di Asiago fino a giugno, epoca nella quale, essendosi iniziata la battaglia del Piave (15 - 24 giugno), la brigata Pisa viene trasferita a nord di Montebelluna, nella zona Altivole - Borghi, ove giunge il giorno 17, per prender parte al contrattacco per la riconquista della parte nord - orientale del Montello, occupata dal nemico fin dall’inizio dell’offensiva.
     Il 19 giugno le truppe della brigata, assunta alle ore 12 la dislocazione loro assegnata a nord della strada Selva - Nervesa, ad oriente di Al Bole, alle 13 muovono su due colonne all’attacco contro la linea detta "della Corda" con obbiettivo finale il Piave. Nonostante il terreno insidioso e l’attività incessante e micidiale dei numerosi nidi di mitragliatrici che il nemico vi ha appostato, le colonne avanzano catturando un centinaio di prigionieri e materiale bellico: alle ore 24 il 29° ha raggiunto la linea che passa per C. Paveri, Lissolera e Buso delle Rane; il 30° col III battaglione non può progredire sensibilmente per la tenace resistenza del nemico, mentre gli altri due battaglioni, in rincalzo, seguono il movimento attestandosi sulla sinistra del Rio Giavera.     Respinti i ritorni offensivi del nemico durante la notte, all’alba del giorno 20 viene ripresa l’azione; i due battaglioni del 30° rimasti di riserva, vengono destinati a sostituire il 113° fanteria, l’uno in scaglione avanzato (II) l’altro in rincalzo (I). I reparti attaccanti non riescono subito a superare la resistenza avversaria, ma alle ore 10 pervengono ad affermarsi saldamente sulla linea Paveri - Lissolera - rovescio di q. 166 e di q. 170. Ripresa l’avanzata alle ore 15, il 29° raggiunge di slancio il tratto q. 166 - q. 173 ed il 30° la linea da q. 173 lungo il Boiacco. Ivi i due reggimenti, che nella lotta hanno subito perdite sensibili (oltre 600 uomini, dei quali 24 ufficiali), si rafforzano, rettificando con azioni parziali le posizioni. 
     Il 23 giugno il nemico, energicamente incalzato dai nostri, abbandona le posizioni sulla destra del Piave, e perciò reparti della brigata si portano celermente sulla linea della Corda e raggiungono il fiume, ritogliendo all'avversario due nostre batterie di medio calibro e catturando circa 1100 prigionieri con numerose mitragliatrici.
     Nella notte del 3 agosto la brigata si trasferisce nella zona di Volpago, per riordinarsi; il 4 settembre ritorna in linea nel tratto da C. Agostini alla strada 2, estendendo la fascia di osservazione fin sul greto del fiume; ivi resta sino al 2 ottobre, giorno in cui viene inviata a riposo a nord-est di Montebelluna.
     Il 22 ottobre, nell’imminenza della battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre) la brigata Pisa si trasferisce sul Montello, agli ordini del XXII Corpo d’Armata, che ha il compito di passare il Piave, sfondare la fronte nemica fra Moriago e Colle di Guarda e puntare in direzione di Vittorio Veneto, per tagliare al nemico le comunicazioni.
     L’azione, che avrebbe dovuto essere iniziata la sera del 25, viene rimandata a causa della piena del fiume determinata dalle persistenti pioggie. Il passaggio ha quindi inizio alle ore 2,30 del giorno 27 sopra un solo ponte costruito all’altezza di Biadene, non essendo stato possibile per la violenza della corrente gittare le passerelle progettate.
     Il transito del 30° fanteria, che precede il 29°, si svolge lentamente, causa dei tiri dell’artiglieria nemica, i quali riescono infine a spezzare il ponte: il 29° può iniziare il passaggio soltanto alle 7,30, in pieno giorno, e quindi con difficoltà ancora maggiori; il nemico, aggiustato ed intensificato il tiro, riesce nuovamente ad interrompere il ponte.
     Finalmente i reparti, superata ogni difficoltà, prendono posizione sulla sinistra del fiume: il 30°, schierato fin dalle ore 7 a sud della linea della Roggia, può subito procedere risolutamente su Fontigo, mentre il 29°, raccoltosi sull’altra sponda soltanto alle 9,30, si attesta sulla linea dei Mulini (Molino Frezze - Latteria). Alle 12,15 due battaglioni del 30° raggiungono Sernaglia e vi si rafforzano: il nemico cerca di contrattaccare, puntando anche contro la destra del 29° all’altezza della "Latteria"; ma gli impetuosi attacchi dei due reggimenti lo respingono. Il 28 i reparti si rafforzano sulle posizioni raggiunte, ed il mattino del 29, ricevuto l’ordine di procedere in direzione di Solighetto e Pieve di Soligo, avanzano e occupano dette località alle ore 14, senza avere incontrato resistenza; proseguono poi su Follina, che raggiungono alle 19, mentre il nemico in rotta si ritira ovunque in disordine.
     Il 1° novembre il Comando del 29° è a Marcador e quello del 30° a Farra; ivi rimangono, avendo la 57a divisione, da cui dipende la brigata, ricevuto l’ordine di arrestarsi in attesa di ulteriori disposizioni.
     Per le prove di valore, fermezza ed ardimento offerte dalle truppe della brigata durante la campagna, la Bandiera del 29° fanteria venne decorata con due medaglie d’argento al valor militare e quella del 30° con una medaglia d’oro ed una d’argento al valor militare.    

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ORO.

 Alla Bandiera del 30° Reggimento Fanteria:

      “Dall’immane sacrifIcio di sangue, in lunghi giorni di violentissima battaglia, trasse l’impeto irrefrenabile onde furono travolte e sorpassate formidabili importanti posizioni nemiche. (S. Martino del Carso - Vallone, 6 - 14 agosto 1916; Loquiza - q. 263, 14 - 17 settembre, 10 - 12 ottobre 1916; q. 309, 8 novembre 1916 e 29 dicembre 1916). Guadagnata la riva sinistra del Piave, al nemico che con ingentissime forze lo attanagliava disperatamente per rigettarlo nel fiume, opponeva una titanica resistenza, sbaragliandolo in un secondo momento, con un impetuoso contrattacco degno delle più superbe tradizioni della fanteria italiana (Sernaglia, 27 - 28 ottobre 1918)” .

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alla Bandiera del 29° Reggimento Fanteria:

      “Con altissima fede e valore, in lunghi giorni di violentissima battaglia, travolgendo reticolati intatti, conquistò formidabili posizioni a prezzo di sangue (S. Martino del Carso - Vallone, 6 - 14 agosto 1916; Loquiza - q. 263, 14 - 17 settembre 1916; 10 - 12 ottobre 1916; q. 309, 8 novembre e 29 dicembre 1916; Fantigo 27 - 28 ottobre 1918)".

(Boll. Uff., del 5 giugno 1920, disp. 47).

Alle Bandiere dei Reggimenti della Brigata Pisa (29° e 30° Fanteria):

     “Iniziarono vittoriosamente, con pagine di sangue la nuova epopea nazionale passando l’Isonzo presso Sagrado (giugno 1915); dinanzi a S. Martino del Carso, sempre pronti all’attacco e alla riscossa, confermarono le loro virtù guerriere (Novembre 1915 — marzo - giugno 1916)".

(Boll. Uff., del 12 agosto 1916, disp. 66).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 901 (11 novembre 1917, ore 13).

     All’alba di ieri, dopo preparazione di artiglieria cominciata la sera precedente, il nemico, oltrepassata la nostra linea di osservazione nei pressi di Asiago, attaccò i retrostanti posti avanzati di Gallio e di M. Ferragh (q. 1116) riuscendo dopo viva lotta ad impadronirsene. Il XVI Riparto d’assalto e riparti della brigata Pisa (29° - 30°), Toscana (77° - 78°) e del 5° reggimento bersaglieri con successivo risoluto contrattacco riconquistarono le posizioni ricacciando l’aversario e facendo un centinaio di prigionieri.
     Una avanguardia nemica spintasi fino all’abitato di Tezze in Val Sugana venne prontamente attaccata e catturata.
     Sul Piave, le nostre truppe di copertura respinti riparti nemici che le avevano attaccate sulle alture di Valdobbiadene, passarono sulla destra del fiume distruggendo poscia il ponte di Vidor. Lungo il medio e basso corso del fiume, scambio di cannonate e raffiche di mitragliatrici.
                                                                                                                        Generale DIAZ.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 1123 (21 giugno 1918, ore 13).

      Sul Montello nella giornata di ieri la pressione avversaria è continuata forte ma venne ovunque contenuta dalle nostre truppe che, contrattaccando, riguadagnarono terreno. Tentativi nemici d’avanzata verso occidente e verso sud animarono particolarmente la lotta ad oriente della linea Casa Gheller - Bavaria e nei pressi della stazione di Nervesa.
     La brigata Pisa (29° e 30°) avanzando con ammirevole slancio catturò 400 prigionieri, molte mitragliatrici e ritolse intatte al nemico due nostre batterie di medio calibro prontamente rimesse in azione contro l’avversario.
     Sul Piave la lotta si è concentrata in alcuni settori.
     Ad ovest di Candelù un attacco nemico venne respinto.
     Più a sud, di fronte a Fagaré e Zenson, la nostra azione controffensiva iniziata la notte sul 20 ha proseguito irresistibile e ci ha riportati sulle posizioni del giorno precedente. Il nemico subì perdite pari alla sua strenua resistenza; parecchie centinaia di prigionieri restarono nelle nostre mani.
     Nella zona ad occidente di S. Donà l’avversario tentò una forte azione contro Losson. Arrestato una prima volta dal nostro fuoco rinnovò invano per ben quattro volte l’attacco, finché esausto dalle perdite eccezionalmente gravi subite dovè cedere di fronte all’incrollabile valore del sardi della brigata Sassari (151°-152°), validamente coadiuvati dal II battaglione del 209° fanteria (brigata Bisagno) e dal IX battaglione bersaglieri ciclisti.
     A nord di Cortellazzo nostri reparti di marinai e bersaglieri gareggiando in ardimento irruppero nelle linee nemiche catturandovi 200 prigionieri e mantenendole poscia in loro saldo possesso. A Cavazuccherina ampliammo la testa di ponte.
     Il numero dei prigionieri finora accertati dall’inizio della battaglia ad oggi supera i 12.000.
     Nella lotta che da più giorni si combatte sull’aspro terreno del Montello si sono particolarmente distinte, oltre la brigata Pisa, le brigate di fanteria Aosta (5°- 6°) e Mantova (113°-114°); i reggimenti di fanteria 68° (brigata Palermo), 215° (brigata Tevere), 270° (brigata Aquila); il XXVI e XXVII riparto d’assalto e il LXXIX battaglione zappatori che combattendo a fianco della fanteria confermò ancora una volta lo spirito di sacrificio ed il valore dell’ arma del genio.
     Squadroni dei lancieri di Milano (7°) e di Vittorio Emanuele II (10°) intervenendo arditi e decisi nella lotta ad occidente di Zenson per arrestarvi il tentativo di sfondamento nemico del giorno 19, hanno aggiunto una nuova pagina alla storia gloriosa dei loro reggimenti e dell’arma di cavalleria.
     L’aviazione, malgrado le avverse condizioni atmosferiche, svolse ieri la consueta attività. Undici velivoli nemici vennero abbattuti.
     Per la prima volta gli aviatori nostri ed alleati ebbero a compagni di bravura piloti americani che, appena giunti sulla nostra fronte, hanno voluto partecipare alla battaglia.
     Il valoroso maggiore Baracca, che aveva raggiunto la sua 34° vittoria aerea, il giorno 19 corrente non ha più fatto ritorno da un eroico volo di guerra.
                                                                                                                                      Generale DIAZ.

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

29° Reggimento Fanteria.

1 Colonnello *Cantin Adolfo Torino Osp. mil. Verona 03-05-1919
2 Id. Lugli Giuseppe Carpi Montello 19-06-1918
3  Maggiore Ribet Giovanni  Pomaretto Lokvica 13-08-1916
4 1° Capit. Runcini Romolo Montorio S. Martino, Carso 25-07-1915
5 Capitano Albanese Antonio Sessa Aur. Borgo Pisa, Carso 07-08-1916
6 Id. Abbo Emanuele Torino S. Martino, Carso 19-08-1916
7 Id. Binetti Mario Saluzzo Bosco di Sagrado 27-06-1915
8 Id. Daidone Guido Palermo S. Martino, Carso 23-06-1916
9 Id. Giudice Gaetano Siracusa Lokvica 12-10-1916
10 Id. Lapeschi Luigi Taranto M. S. Michele 21-07-1915
11 Id. Quaglia Filippo Milano Comune Gesualdo 14-08-1918
12 Id. Sole Fortunato Senise Bosco Cappuccio 07-11-1915
13 Id. Vellani Gino S. Martino M. S. Michele 15-05-1916
14 Id. Zanco Stefano Avezzano S. Martino, Carso 29-03-1916
15 Tenente Custodero Stefano (disp.) Fasano M. S. Michele 21-07-1915
16 Id. Dell'Aquila Nicola Tricarico Bosco Cappuccio 27-01-1916
17 Id. Di Fazio Vincenzo Ponza Montello 20-06-1918
18 Id. Gardan Giuseppe Corato S. Martino, Carso 05-06-1916
19 Id. Martinelli Alessandro Roncoferraro S. Osp. d. c. 75, 09-08-1916
20 Id. Merelli Raffaele S. Ginesio Lokvica 11-10-1916
21 Id. Pantaleo Vito Bitonto M. S. Michele 06-07-1915
22 S. Ten. Agricola Francesco Ischitella Lokvica 14-11-1916
23 Id. Amore Giuseppe (disp.) Catania M. S. Michele 21-07-1915
24 Id. Bascin Pietro Pattada Devetaki 06-11-1916
25 Id. Bertorelli Nicodemo Cartigliano S. Martino, Carso 09-08-1916 
26 Id. Brandi Angelo Grassano Borgo Pisa, Carso 29-06-1916
27 Id. Buano Giov. Battista Melfi Bosco di Sagrado 27-06-1915
28 Id. Canzi Mario Milano Q. 278, Carso 24-03-1917
29 Id. Cardin Aldo Mantova Lokvica 11-08-1916
30 Id. Cassano Nicola (disp.) Bari M. S. Michele 21-07-1915
31 Id. Castellani Emilio Fano Q. 187 (Carso) 27-09-1916
32 Id. Ceppi Ambrogio Asnago 21a Sez. San., Sagrado 04-06-1916
33 Id. Ceserani Cesare Castellanza Lokvica 14-08-1916
34 Id. Ciaccio Salvatore Catania Id. 14-09-1916
35 Id. Contini Aldo / S. Martino, Carso 03-08-1916
36 Id. D'Auria Valeriano Rapallo Id. 06-08-1916
37 Id. Dechich Vittorio Torretta M. Pecinka 06-11-1916
38 Id. De Gennaro Meisto Trani 30a Sez. San. Sagrado 04-11-1915
39 Id. Dellavalle Gabriele Napoli Lokvica 14-08-1916
40 Id. De Stefano Armando (disp.) Bari Fajti 14-05-1917
41 Id. De Virgiliis Francesco S. Nicandro Montello 20-06-1918
42 Id. De Vita Arturo Favignana Bosco Cappuccio 27-01-1916
43 Id. Ferrando Andrea Mirabello Amb. Chir. 3, Gradisca 13-10-1916
44 Id. Fineschi Nello Bari S. Martino, Carso 15-03-1916
45 Id. Folino Eugenio Taverna Amb. Chir. 3, Gradisca 14-09-1916
46 Id. Frezzini Achille Roma M. S. Michele 21-07-1915
47 Id. Gambi Giovanni Ferrara S. Martino, Carso 17-05-1916
48 Id. Giancotti Luigi Catanzaro Bosco cappuccio 13-03-1916
49 Id. Guarnacci Antonio Cosenza Lokvica 17-09-1916
50 Id. Gubitosi Mario Napoli Bosco Cappuccio 13-03-1916
51 Id. Latini Falsacappa Giulio Tarquinia M. Pecinka 07-11-1916
52 Id. Magri Giuseppe Bergamo S. Martino, Carso 29-06-1916
53 Id. Marotta Michele Anzi Bosco Cappuccio 01-12-1915
54 Id. Mazzucca Antonio Caramanico Lokvica 14-09-1916
55 Id. Metallo Salvatore Foggia 21a Sez. San., Sagrado 07-12-1915
56 Id. Musti De Gennaro Carlo Trani Id. 04-11-1915
57 Id. Privitera Angelo Catania S. Martino, carso 20-06-1916
58 Id. Rubino Angelo Minervino Id. 07-08-1916
59 Id. Ruta Giovanni Torre d. Greco 21a Sez. San., Sagrado 21-07-1915
60 Id. Sancisi Silvio S. Arcangelo Lokvica 14-08-1916
61 Id. Santoro Tommaso Marcianese Id.
62 Id. Schembri Salvatore Siculiana Dosso Fajti 08-11-1916
63 Id. Serrani Gaetano Tolentino S. Martino, Carso 17-03-1916
64 Id. Sorrentino Bartolomeo Foria d'Isc. Lokvica 14-10-1916
65 Id. Spaltro Felice Senise Bosco Cappuccio 23-11-1915
66 Id. Taglia Giuseppe Calitri Montello 22-06-1918
67 Id. Besson Emilio Parigi Q. 278, Carso 07-11-1916
68 Id. Catenazzo Giuseppe Potenza S. Martino, Carso 29-06-1916
69 Aspir. Galia Nicola (disp.) Trapani Lokvica 10-10-1916
70 Id. Tortorici Emilio / Volkovnjak 20-05-1917
71 Id. Vitale Eugenio Napoli Montello 20-06-1918

Ufficiali morti per malattia.

1 Maggiore Attanasio Angelo Chioggia Osp. Bari 23-01-1915
2 Capitano De Pasquale Giuseppe Bisceglie Potenza 17-11-1915
3 Id. Gambaro Francesco Genova Avigliano 29-06-1917
4 Id. Minore Salvatore Partinico Palermo 29-12-1918
5 Id. Torre Antonio Acireale Roma 03-02-1917
6 Tenente D'Ippolito Andrea / Osp. Acquaviva delle Fonti 28-09-1918
7 Id. Russi Pasquale S. Severo Roma 10-01-1917
8 S. Ten. Giulietti Virgulti Emilio Grotte di Castro Grotte di Castro 13-12-1918
9 Id. Lovino Giuseppe Ruv. di Pugl. /
10 Id. Pavone Nicola Taranto /
11 Id. Tarantino Gaetano Canosa Barletta 17-02-1916
12 Aspir. Ricca Attilio Lioni Osp. d. C. 35, 07-01-1916

30° Reggimento Fanteria.

1 Colonnello Ronchi Francesco Napoli S. Martino, Carso 03-07-1916
2 Maggiore Cadioli Amedeo Sustinente Oppacchiasella 17-09-1916
3 Id. Fischietti Domenico S. Angelo S. Martino, Carso 15-05-1916
4 Id. Labrano Carlo Palermo M. S. Michele 22-07-1915
5 Capitano Bartolomei Gino Pisa Id. 21-07-1915
6 Id. Bonaventura Antonio S. Vittore Id. 22-07-1915
7 Id. Bontade Vincenzo Palermo Id. 11-07-1916
8 Id. Botta Giovanni Piano di S. Dosso Fajti 15-05-1917
9 Id. Digiacomantonio Giosuè Avellino M. S. Michele 15-05-1916
10 Id. Marletto Federico Moncalvo Id. 29-06-1916
11 Id. Mattioli Mario Brescia Montello 20-06-1918
12 Id. Pannilunghi Arturo Siena M. S. Michele 09-07-1916
13 Id. Paolini Romano S. Polo di C. Id. 06-11-1915
14 Id. Pastore Domenico Avellino Id. 09-07-1916
15 Tenente Alvisi Giulio Bologna Sernaglia 27-10-1918
16 Id. Capasso Paolo Agerola M. S. Michele 09-07-1916
17 Id. *Cardelli Adriano Livorno In prigionia p. f. 21-11-1915
18 Id. Cavalli Girolamo (disp.) Padova Dosso Fajti 14-05-1917
19 Id. *Comentale Luigi Gragnano In prigionia p. m. 21-07-1916
20 Id. De Marco Antonio (disp.) Carolei Dosso Fajti 14-05-1917
21 Id. Jennace Stefano Torre Ann. M. S. Michele 27-07-1915
22 Id. Lepore Giacomo Carinola Id. 18-11-1915
23 Id. Lugli Teodoro Modena Peteano 01-05-1917
24 Id. Lusetti Domenico Roma S. Martino, Carso 30-06-1916
25 Id. Orabona Raffaele Aversa Id. 29-06-1916
26 Id. Starace Loreto Nola M. S. Michele 27-07-1915
27 Id. Tapparini Ugo Lecce 22a Sez. san., Sagrado 29-06-1916
28 S. Ten. Alì Giovanni Avernò M. S. Michele 20-05-1916
29 Id. Ammaturo Donato Pagani S. Martino, Carso 17-11-1915
30 Id. *Andreucci Salvatore Altopascio Osp. d. C. 129, 22-11-1918
31 Id. Antonacci Renato Gallipoli S. Martino, Carso 01-07-1916
32 Id. Bagnulo Luigi Napoli Passaggio Isonzo 09-06-1915
33 Id. Bedeschi Mario Reggio Em. Nad Logem 13-10-1916
34 Id. Betti Gino Pisa M. S. Michele 11-07-1916
35 Id. Bianchi Arturo Napoli Passaggio Isonzo 21-07-1915
36 Id. Boschi Francesco Ravenna Oppacchiasella 16-09-1916
37 Id. Bragantini Giovanni Verona Borgo Catanzaro 17-08-1916
38 Id. Brunetta Francesco Azzano Dec. Bosco Cappuccio 13-08-1916
39 Id. Calfa Ugo Milano 22a Sez. San., Sagrado 29-06-1916
40 Id. Cammarata Antonio Roma Nad Logem 14-09-1916
41 Id. Carè Enrico Leno Osp. Palmanova 20-05-1916
42 Id. Carlozzo Michele S. Fratello S. Martino, Carso 29-06-1916
43 Id. Castano Emilio Novara Bosco Cappuccio 15-03-1916
44 Id. Cinciarruso Giovanni Battista Noicottaro 22a Sez. San., Sagrado 29-06-1916
45 Id. Cigliese Nicola Tricarico Bosco Cappuccio 03-03-1916
46 Id Cingolani Giovanni Loco Piceno Cave Devetaki 10-09-1916
47 Id. Cipolla Giovanni Como S. Martino, Carso 11-11-1916
48 Id. Comparetto Giorgio Palermo Oppacchiasella 16-10-1916
49 Id. Corrado Antonio Sarno M. S. Michele 06-11-1915
50 Id. Cozzolini Biagio S. Gennaro Id. 05-07-1915
51 Id. Cupi Gius. Eug. (disp.) Milano S. Martino, Carso 10-11-1915
52 Id. De Matteis Gabriele Napoli 22a Sez. san., Sagrado 29-06-1916
53 Id. D'Orso Girolamo Palermo S. Martino, Carso 22-12-1915
54 Id. Durante Ercole Lecce S. Martino, Carso 14-05-1916
55 Id. Giovannetti Annibale Montù Beccaria Sdraussina 29-06-1916
56 Id. Jennace Donato Castel S. G. Sernaglia 27-10-1918
57 Id. Leggerini Renato Orvieto Bivio Turcio - Vermer 29-01-1918
58 Id. Limoncelli Andrea Minervino Sdraussina 28-06-1916
59 Id. Maffei Carlo Alberto Ferrara Bosco Cappuccio 26-08-1916
60 Id. Matassa Luigi Torre Ann. Montello 20-06-1918
61 Id. Mazzei Omero Verbicaro Sdraussina 29-06-1916
62 Id. Meledandri Amedeo Noci 22a Sez. San., Sagrado 16-03-1916
63 Id. Michetti Alessandro Ferno (Milano) S. Martino, Carso 29-06-1916
64 Id. Mosca Renato Castellam. Id.
65 Id. Ottolenghi Attilio Jesi Mestre 26-01-1918
66 Id. Pagano Alberto Nola M. S. Michele 26-07-1915
67 Id. Panunzio Rosar. Ant. Molfetta S. Martino, Carso 22-11-1915
68 Id. Paris Carlo Forzino Bosco Cappuccio 13-08-1916
69 Id. Paruscio Celso Belgioioso Cima Echar 12-12-1917
70 Id. Pasculli Franc. Paolo Bitonto Osp. Palmanova 30-06-1916
71 Id. Perullo Carlo Napoli Sernaglia 27-10-1918
72 Id. Pierini Ivo Ancarano Nad Logem 03-09-1916
73 Id. Pierleoni Domenico Falconara Sdraussina 29-06-1916
74 Id. Ramaccini Tullio Roma Sdraussina 29-06-1916
75 Id. Rapacci Adolfo Reggio Em. Q. 263, Oppacchiasella 16-09-1916
76 Id. Ricci Antonio Terlizzi Sdraussina 29-06-1916
77 Id. Ricciardi Arturo Zerbolò S. Martino, Carso 11-07-1916
78 Id. Riemma Santolo Acerra S. Mauro 20-06-1918
79 Id. Salvi Edoardo Roma Bosco Cappuccio 12-08-1916
80 Id. Senatore Rosario Cava dei T. M. S. Michele 10-11-1915
81 Id. Tafuri Silvio Castrovillari S. Martino, Carso 29-06-1916
82 Id. Todisco Giuseppe Napoli Bosco Cappuccio 06-08-1916
83 Id. Tollemeto Renato Nardò Id. 29-06-1916
84 Id. Vespasiano Angelo Pietravair. Bosco Cappuccio 12-08-1916
85 Id. Vignoli Mario Zerbolò S. Martino, Carso 30-06-1916
86 Aspir. Arena Carlo Torre Ann. S. Martino, Carso 29-06-1916
87 Id. Avallone Giovanni Torre Ann. 251° Rep. Someg. 10-11-1917
88 Id. Barillaro Salvatore Reggio Cal. 22a Sez. San., Sagrado 23-06-1916
89 Id. Befi Gerardo Gerbinara M. S. Michele 20-05-1916
90 Id. Berardi Francesco Terlizzi S. Martino, Carso 30-06-1916
91 Id. Cirillo Aniello Roccarain. 22a Sez. San., Sagrado 29-06-1916
92 Id. D'Anna Gius. Oreste Carsoli Id.
93 Id. De Angelis Angelo Roccarain. S. Martino, Carso 29-06-1916
94 Id. Magarella Onofrio Barletta Sdraussina 29-06-1916
95 Id. Martino Raffaele (med.) Vallelonga Cima Echar 23-12-1917
96 Id. Noceta Vincenzo Piediluco M. Pecinka 26-09-1916
97 Id. Nota Giuseppe (disp.) Napoli Dosso Fajti 14-05-1917
98 Id. Orefici Armando Torino 251° rep. somegg. 10-11-1917
99 Id. Pecori Teofilo Sesto Fior. M. Pecinka 15-09-1916
100 Id. Pentagna Cristoforo Castel S. G. S. Martino, Carso 29-06-1916
101 Id. Piazza Luigi Sesto S. G. Oppacchiasella 29-08-1916
102 Id. Suero Pietro Pavia Bosco Cappuccio 30-06-1916
103 Id. Terlizzi Pietro Gioia Id. 29-06-1916

Ufficiali morti per malattia.

1 Maggiore Crapanzano Giuseppe Raffadali Osp. d. c. 47, 29-11-1918
2 Capitano Ferriolo Giovanni Girgenti Osp. Bologna 29-01-1916
3 S. ten. Andrucci Salvatore Altopascio Osp. d. c. 129, 22-11-1918
4 Id. Patruni Raffaele Franc. Font. Osp. Cava dei Tirr. 13-09-1918

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE.

 29° REGGIMENTO FANTERIA.

 Maggiore RIBET GIOVANNI, da Pomareto (Torino):

      “Costante e fulgido esempio delle più alte virtù militari, allorchè fu deciso l’attacco di posizioni nemiche, attraversava, alla testa del suo battaglione, i reticolati e conquistava una trincea avversaria. Battuto di fronte e di fianco, spingevasi con pochi animosi ancora al di là. Ivi, circondato dai nemici ed invitato alla resa, rispondeva col fuoco del suo revolver e di una mitragliatrice pistola, uccidendo un ufficiale austriaco e difendendosi disperatamente, finchè cadeva per non più rialzarsi: simbolo di quell’ardimento e di quel senso di onore e dignità militare che distingue l’ufficiale italiano. — Trincee di Lokvica, 14 agosto 1916".

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 3).

Tenente MERELLI RAFFAELE, da S. Ginesio (Macerata):

      "Uscito volontariamente dalle trincee, si spinse fino in quelle del nemico, riportandone utili informazioni. Nell’assalto trascinò con impeto travolgente il suo plotone. Ferito ad una spalla, nonostante il sangue che perdeva, continuò il combattimento fino a conquistare la seconda linea avversaria; colto da svenimento, ebbe la forza d’animo di reagire e, visti alcuni sbandati del suo plotone, li raccolse, rianimò e ricondusse all’assalto di nuove posizioni, finchè colpito ancora e mortalmente, ai soldati che lo soccorrevano gridò: “Avanti, ragazzi, che oggi è una bella giornata pel reggimento"; e cadde mentre i soldati completavano la vittoria. — Lokvica, 10 ottobre 1916".

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 59)

 30° REGGIMENTO FANTERIA.

Capitano PANNILUNGHI ARTURO, da Siena:

     "Durante un improvviso attacco nemico con gas venefici, rimasto solo, al posto del comando del settore per essere ogni altro militare del posto stato colpito da asfissia, tratto in salvo il proprio colonnello asfissiato, sebbene in preda ad atroci sofferenze, di null’altro preoccupavasi che di porre in salvo la bandiera del reggimento. Semisvenuto, col glorioso vessillo alla mano, coadiuvò, con mirabile sforzo il comandante interinale durante tutta l’azione, e benchè sempre più le sue condizioni si aggravassero, tanto che ne moriva quattro giorni dopo, non volle lasciare il suo posto finchè non vide la bandiera al sicuro e saldamente riprese le posizioni momentaneamente occupate dal nemico. — S. Martino del Carso, 29 giugno 1916".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 74).

Tenente CAPASSO PAOLO, da Agerola (Napoli):

     "Durante un improvviso attacco nemico con gas asfissianti, rimasto separato dal suo reggimento, ponevasi a disposizione del comandante di un reggimento vicino, e, sebbene già soffrisse dell’avvelenamento dei gas, alla testa di pochi uomini, si slanciava contro il nemico, arrestandolo ed incalzandolo, finchè morente, cadeva per non più rialzarsi, dando fulgido esempio di valore e di eroico sentimento del dovere". — Groviglio (Carso), 29 gugno 1916 .

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 74).

Soldato SETTINO LUIGI, da Cosenza:

     "Privato delle gambe e delle braccia dallo scoppio di una granata che gli produceva anche una larga ferita alla faccia incitava calorosamente i compagni a scagliarsi contro il nemico per respingerlo. Rifiutava ogni soccorso per non sottrarre soldati al combattimento. Respinto l’attacco non volle essere asportato dalla trincea, chiedendo all’ufficiale di poter restare in linea contento di morire fra i suoi compagni per la grandezza del Paese". — Dosso Fajti, 14 maggio 1917".

(Boll. Uff., anno 1917. disp. 75).

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

 COMANDO DI BRIGATA.

 GANDOLFO ASCLEPIA, maggior generale — cavaliere -  Altopiano Carsico, marzo - ottobre 1916.

 30° REGGIMENTO FANTERIA.

SEVERINI ROMUALDO, colonnello - cavaliere - Altopiano di Asiago, 10, 11, 12, 13 novembre 1917.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 29° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 55 — Truppa, n. 58; 

30° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 101 — Truppa, n. 81.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 29° Regg. Fanteria, n. 191 - 30° Regg. Fanteria, n. 310.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. D'AGATA Tommaso, dal 24 maggio al 23 giugno 1915.
Magg. gen. PETILLI Giuseppe, dal 29 giugno al 28 luglio 1915.
Magg. gen. FORMENTINI Dante, dal 29 luglio al 23 novembre 1915
Magg. gen. VECCHIO Clemente, dal 27 novembre 1915 al 20 maggio 1916.
Colonnello BRIGANTI Fileno, dal 22 maggio al 29 giugno 1916.
Magg. gen. GANDOLFO Asclepia, dal 5 luglio 1916 al 12 giugno 1917.
Magg. gen. BERTOLINI Francesco, dal 13 giugno al 3 settembre 1917.
Magg. gen. BREGANZE Giovanni, dal 4 settembre al 3 novembre 1917.
Colonnello brig. CORNARO Paolo, dal 4 novembre al 6 dicembre 1917.
Magg. gen. CORRADI Giulio, dal 7 dicembre 1917 all'11 gennaio 1918 (ferito).
Colonnello brig. JORI Illio, dal 23 gennaio al 23 maggio 1918.
Colonnello brig. CASTELLI Riccardo, dal 24 maggio al 19 settembre 1918.
Brigadiere gen. GABRIELLI Alfredo, dal 20 settembre al 28 ottobre 1918 (ferito).
Colonnello PERRONE Ariberto, dal 29 ottobre 1918 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 29° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello CARTELLA Nicola, dal 24 maggio al 28 luglio 1915.
Colonnello OTTINI Balbo, dal 13 agosto 1915 al 20 maggio 1916.
Colonnello FACCINI Cesare, dal 24 maggio 1916 al 17 maggio 1917.
Colonnello LUGLI Giuseppe, dal 1° giugno 1917 al 19 giugno 1918 (caduto sul campo).
Colonnello DELLA CHIESA Giorgio, dal 22 giugno al 27 giugno 1918.
Colonnello PETRALI Ettore, dal 2 luglio 1918 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 30° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello MANGIAROTTI Onorato, dal 24 maggio al 12 giugno 1915.
 Colonnello RONCHI Francesco, dal 13 giugno al 29 giugno 1915 (colpito da gas asfissianti).
Colonnello INGAMI Filippo, dal 2 luglio 1915 al 30 settembre 1916.
Colonnello SEVERINI Romualdo, dal 1° ottobre 1916 al 14 maggio 1918.
Colonnello SANNITI Casto, dal 15 maggio 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

 

29° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Danise Adolfo 24/05/15 24/11/15  
1° Capit. Cuboni Ettore 30/11/15 04/04/16  
Maggiore Montanari Marino 04/04/16 17/08/16 Ferito. 
Capitano Roissard Di Bellet V. 17/08/16 14/06/17  
Maggiore Ponzo Enrico 05/11/17 30/04/18  
Ten. Col. Serloreti Corrado 19/05/18 al termine della guerra.  

II° battaglione

Ten. Col. Ottini Balbo 25/05/15 maggio 1915  
Maggiore Ribet Giovanni maggio 1915 13/08/16 Caduto sul campo. 
Id. Dutto Ferdinando 05/09/16 19/10/17  
Ten. Col. Boscaglia Girolamo 13/11/17 al termine della guerra.  

III° battaglione

Maggiore De Maria Paolo 24/05/15 15/06/15  
!° Capit. Runcini Romolo 15/06/15 25/07/15 Caduto sul campo. 
Id. De Maria Attilio 27/07/15 25/01/16  
Ten. Col. Cantin Adolfo / 06/08/16 Ferito. 
Maggiore Martelletti Emidio 07/12/16 12/08/17  
Ten. Col. Fulvio Enrico 04/11/17 13/10/18  
Id. Vergani Pietro 24/10/18 al termine della guerra.  

30° REGGIMENTO FANTERIA.

II° battaglione.

Ten. Col. Ruggeri Carlo 24/05/15 07/07/15  Ferito. 
Maggiore Gottardi Albano 23/02/16 /  
Id. Fischietti Domenico / 15/05/16 Caduto sul campo. 
Ten. Col. Durante Antonio 16/05/16 15/10/16  
Id. Giavelli Pietro / 10/06/17  
Maggiore Pascale Renato 19/09/18 al termine della guerra.  

III° battaglione.

Maggiore Labrano Carlo 24/05/15 22/07/15 Caduto sul campo. 
Ten. Col. Russo Ernesto 08/01/16 01/05/16  
Id. Guerra Giovanni 11/05/16 22/06/16  
Maggiore Cadioli Amedeo 18/08/16 17/09/16 Caduto sul campo. 
Id. Vestrini Piero 22/09/16 22/05/18  
Id. Giannuzzi Ettore 14/09/18 al termine della guerra.  

IV° battaglione ( dal settembre 1917 assume la denominazione di I° battaglione).

Maggiore Perris Carlo 24/05/15 06/08/16  
Id. Ruggiero Pietro 06/08/16 25/08/16  
Id. Galdi Michele 03/10/16 nov. 1916  
Id. Crapanzano Giuseppe 25/11/16 12/04/18  
Id. Schreiter Ottavio / al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 9 luglio (Gradisca - Sagrado - Sdraussina - Settore di S. Michele - S. Martino - Bosco Lancia - Bosco Cappuccio).

Dal 19 luglio al 5 agosto (Settore Castelnuovo - S. Martino - S. Michele).

Dal 24 ottobre al 28 dicembre (Filanda di Sdraussina - Fortin - Molamatta - Trivio a sud di S. Martino - Cappella di S. Martino - Saliente Groviglio).

 

 Anno 1916

Dal 14 gennaio al 5 luglio (1° settore S. Michele - S. Martino - Groviglio).

Dal 24 luglio al 14 agosto (S. Martino - Groviglio).

Dal 27 agosto al 14 ottobre (Stesso settore).

Dal 4 al 26 novembre (Stesso settore [doline di Cisterna, di q. 278 e 308]).

Dal 12 al 31 dicembre (Come sopra). 

 Anno 1917

Dal 6 al 21 febbraio (settore di Volkovniak).

Dal 5 al 20 marzo (Settore di Volkovnjak).

Dal 6 al 20 aprile (Settore di Volkovnjak).

Dal 5 al 20 maggio (Settore di Volkovnjak).

Dal 24 luglio al 31 dicembre (Settore Camporovere - Roccolo di M. Catz, S. Gallio - Capitello Pennar - Ronco di Carbon - Turcio da Val Barenthal a q. 1322 di Costalunga - M. Sprunch - M. Nasa - Cima Echar - Valbella - Bertigo - Sisemol).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 17 febbraio (Dislocazione invariata).
 
Dal 13 al 20 marzo (Settore M. Corno - M. Mosca - M. Bertiga - Val del Buso).

Dal 17 giugno al 3 agosto (Settore Montello Orientale).

Dal 5 settembre al 2 ottobre (Settore Montello Sponda del Piave).

Dal 24 ottobre al 4 novembre (Vittorio Veneto - Montello - Marcador - Farra).

 Anno 1915

Dal 10 al 18 luglio (Versa - Fratta - Romans).

Dal 6 agosto al 23 ottobre (S. Vito al Torre - Versa - Romans).

Dal 29 al 31 dicembre (Romans - Fornaci di Romans).

 

 Anno 1916

Dal 1° al 13 gennaio (Romans - Fornaci di Romans).

Dal 6 al 23 luglio (Romans).

Dal 15 al 26 agosto (Borgo Pisa - Villaggio Catanzaro).

Dal 15 ottobre al 3 novembre (Chiopris e Viscone).

Dal 27 novembre all'11 dicembre (Vallone).

 

 

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 5 febbraio (Chiopris).

Dal 22 febbraio al 4 marzo (Peteano).

Dal 21 marzo al 5 aprile (Peteano).

Dal 21 aprile al 4 maggio (Peteano).

Dal 21 maggio al 23 luglio (Levoriano - Cuccano [trasferimento di settore] - Altopiano di Asiago).

 

 Anno 1918

Dal 18 febbraio al 12 marzo (M. Tondo - Camporossignolo - Fontanelle).

Dal 21 marzo al 16 giugno (Cavazzale - Monticello - trasferimento al Montello).

Dal 4 agosto al 4 settembre (Volpago).

Dal 3 al 23 ottobre (Signoressa e la Contea [Montebelluna]).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

6

27

/

11

Anno 1916

10

1

1

29

Anno 1917

7

9

4

19

Anno 1918

5

2

5

3

TOTALI Mesi 29 e giorni 9 Mesi 12 e giorni 3
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 29° REGGIMENTO 30° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Settore S. Michele (2 - 22 giugno)

/

2

/

7

54

/

1

3

3/3

47

220

295

1a battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio)

3

14

1/0

95

508

77

1

3

/

13

281

10

2a battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 3 agosto)

7

7

6/1

34

388

201

7

11

/

93

420

151

3a battaglia dell'Isonzo (24 ottobre - 4 novembre)

2

3

/

13

91

/

/

2

/

13

88

7

Dal 5 al 9 novembre

1

21

/

5

33

1

2

1

/

13

35

/

4a battaglia dell'Isonzo (10 novembre - 5 dicembre)

3

1

1/1

45

383

29

5

24

4/4

207

715

77

Dal 6 al 31 dicembre

/

3

/

27

105

2

1

2

/

10

85

/

Totale anno 1915 16 51 8/7 226 1562 310 17 46 7/7 396 1844 540
 
1916
Settore S. Michele (10 gennaio - 10 marzo)

2

2

/

21

129

/

1

/

/

42

174

5

5a battaglia dell'Isonzo (11 - 29 marzo)

5

6

/

30

142

8

2

10

1/0

38

288

20

Settore S. Michele (30 marzo - 5 agosto)

9

23

1/1

116

1231

436

44

52

2/2

329

789

513

Battaglia di Gorizia (6 - 14 agosto)

12

29

/

69

594

99

6

8

/

90

435

357

Settore Lokvica (21 agosto - 13 settembre)

/

4

/

26

132

/

4

1

/

10

71

/

7a battaglia dell'Isonzo (14 - 18 settembre)

5

11

/

37

310

24

5

22

/

64

457

/

Dal 19 settembre all'8 ottobre

1

9

/

13

79

/

1

2

/

48

138

/

8a battaglia dell'Isonzo (9 - 12 ottobre)

4

1

3/3

13

166

22

1

5

/

26

241

34

Dal 13 ottobre al 31 dicembre

7

3

/

69

279

/

2

5

1/1

112

241

/

Totale anno 1916 45 88 4/4 394 3062 589 66 105 4/3 759 2834 929
 
1917
Sett. Volkovnjak - Dosso Faiti (5 febbraio - 11 maggio)

1

1

/

38

179

/

1

/

/

34

149

/

10a battaglia dell'Isonzo (12 - 20 maggio)

2

11

/

32

287

241

4

6

6/6

57

479

378

Settore Asiago (10 giugno - 31 dicembre)

/

1

4/4

15

74

/

4

7

/

50

186

69

Totale anno 1917 3 13 4/4 85 540 241 9 13 6/6 141 814 447
 
1918
Costone Val Bella (1° gennaio - 14 giugno)

/

/

/

13

40

/

2

/

/

4

18

/

Battaglia del Piave (19 - 24 giugno)

5

11

/

40

304

43

3

8

/

24

202

130

Dal 25 giugno al 5 ottobre

1

/

/

2

14

/

/

/

/

3

33

/

Battaglia di Vittorio Veneto (27 - 31 ottobre)

/

5

/

16

167

42

3

6

/

36

157

63

Totale anno 1918 6 16 / 71 525 85 8 14 / 67 410 193
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

16

51

8

226

1562

310

17

46

7

396

1844

540

Anno 1916

45

88

4

394

3062

589

66

105

4

759

2834

929

Anno 1917

3

13

4

85

540

241

9

13

6

141

814

447

Anno 1918

6

16

/

71

525

85

8

14

/

67

410

193

TOTALE GENERALE 70 168 16/15 776 5689 1225 100 178 17/16 1363 5902 2109

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