VAL CAMONICA

VAL CAMONICA

(250a, 251a e 252a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      All'inizio delle ostilità, il battaglione, dislocato ad Edolo, attende a lavori stradali, alla dipendenza della brigata Palermo, poi della 5a divisione, nel settore Valtellina - val Camonica (III corpo d'armata).
     Il 25 maggio, distacca la 250a compagnia a Ponte di Legno, ove si trasferisce il 29. Fino al 2 giugno i riparti sono adibiti a lavori vari, mentre una compagnia disimpegna il servizio di avamposti a Cima Meda, al Mulino ed a q. 1306 sulla strada Ponte di Legno - Zoanno. Il 3, sostituisce il "Morbegno" nelle posizioni di Cima Sorti - M. Tonale - Cima Bleis - sella del M. Tonale - Cima di Cady ed il 7 allarga l'occupazione, presidiando M. Serodine e tenendo i posti in rio Vallassa.
     Nella notte sul 9 svolge un'azione dimostrativa in concorso all'attacco svolto dal "Morbegno" nella conca dei laghi di Presena; il 16 riduce la sua occupazione ai soli posti del Tonale e di Cima di Cady, per poi, il 22, scendere a riposo a Ponte di Legno.
     Il 28, per Vescasa alta, ritorna in linea nelle posizioni di Roccolo Beltracchi e del rio Vallassa, rimanendovi fino al giorno 8 luglio. Sostituito da riparti del 68° fanteria, si trasferisce quindi a Zoanno.
     Il 15, la 250a compagnia occupa il costone che da Punta Venezia scende alla vedretta del Pisgana a sbarramento della testata di val Naccarello, per impedire infiltrazioni del nemico che attacca i nostri posti ai passi del Venerocolo, di Garibaldi e di Brizio; il 16 il "Val Camonica" si sposta a Poja, dove viene raggiunto dalla 250a compagnia, il 19 è in conca Montozzo, in rinforzo all' "Edolo". Il 20, lasciata la 252a alla forcellina di Montozzo, si trasferisce a Precasaglio, il 21 a Vescasa, per poi, nella notte, dare il cambio al III/68° fanteria nelle posizioni di Roccolo Beltracchi, rio Vallassa, "Ridotta Garibaldina".
     Il 23 la 252a rientra al battaglione che il 5 agosto si porta in seconda linea a Case di Viso. Dopo una breve permanenza dei suoi riparti a Punta di Ercavallo ed al passo dei Contrabandieri, dal 16 al 22, il 23 si riunisce a Zoanno.
     Il 24 ha inizio un'operazione per la conquista della conca dei laghi di Presena e del Monticello; al "Val Camonica", rinforzato dalla 244a compagnia del "Val d'Intelvi", è affidato il compito di occupare la linea dall'Osteria Locatori alla mulatteria che rasenta l'Alpe di Pajole, per proteggere l'avanzata del "Morbegno" che attacca di rovescio il Monticello.
     All'alba il battaglione raggiunge la base di partenza e schiera le quattro compagnie; la 244a "Val d'Intelvi" incontra qualche resistenza che supera arditamente, ma l'azione non riesce, alla sera il "Val Camonica" ritorna a Zoanno.
     Trasferitosi, il 30, in conca di Montozzo, il 2 settembre invia la 250a al passo dei Contrabandieri, il 4 due plotoni della 251a alla forcellina di Montozzo, ed il 5 la 252a alla conca Ercavallo, ove il 12 si porta anche il comando del battaglione.
     Il 14, la 251a è inviata a Bocchetta Casamadre in rincalzo ai riparti che operano contro il Monticello, il 18 nella conca di Montozzo ed il 23 a Punta di Albiolo, per rinforzare l'occupazione della forcellina di Montozzo e del passo dei Contrabandieri.
     Dal 27 ottobre al 29 dicembre il battaglione presidia le posizioni del 3° settore di avamposti di Montozzo: conca di Montozzo, passo dei Contrabandieri, forcellina di Montozzo, conca di Ercavallo; il 30, sostituito dal "Val d'Intelvi", si porta a Vezza d'Oglio.

ANNO 1916.

      Il 24 gennaio, il "Val Camonica" è destinato in riserva a Vescasa ed all'Albergo Faustinelli, ove rimane fino al 7 marzo impiegando le sue compagnie in trasporti e lavori vari. Il giorno seguente si trasferisce a Vezza d'Oglio ed il 10 da Edolo per ferrovia a Cividale; per via ordinaria il 13 raggiunge Caporetto e Saga, il 14 Goricica Planina ed il 15 presidia i trinceramenti del Cukla, alla dipendenza del comando truppe del Rombon (36a divisione).
     Il 26 aprile forti nuclei austriaci tentano un colpo di mano sulle nostre linee, ma tempestivamente scorti dalle vedette, vengono ricacciati dopo violento combattimento. Il 4 maggio un nuovo tentativo nemico è ancora frustrato.
     Decisa l'azione per la riconquista della cresta di M. Cukla, al battaglione è affidato il compito di tenere impegnato l'avversario, per poi, in un secondo tempo, conquistare la q. 1583.
     La sera del 10 gli alpini del Rombon sferrano l'attacco e, con rapido sbalzo, il "Saluzzo" e la 62a compagnia del "Bassano" raggiungono la cima del monte. Entra allora in azione il "Val Camonica" occupando un primo ordine di trincee, e successivamente altre con un nuovo intenso sforzo.
     Per due giorni, il nemico alterna violenti bombardamenti a sanguinosi contrattacchi che si infrangono contro la tenace nostra resistenza.
     Il 16 maggio, sostituito da un battaglione del 2° bersaglieri, il "Val Camonica" scende a Krnica Planina e la sera del 18 si sposta a Serpenizza per fruire di un periodo di riposo.
     Il 5 giugno, ritorna nelle trincee di q. 1583 di M. Cukla ed il 3 agosto occupa anche quelle di q. 1300, da dove svolge una intensa attività di pattuglie.
     Il 16 settembre, ha inizio l'azione per la conquista di M. Rombon ed il battaglione, a cui è commesso il compito di completare il possesso della q. 1583, al mattino si lancia all'attacco riuscendo in parte ad oltrepassare i reticolati, però il violento fuoco nemico lo obbliga ad arrestarsi. Sopraggiunta, con i rincalzi, la 53a compagnia del "Vestone", viene tentato un nuovo sforzo, ma la situazione diventa insostenibile a causa del fuoco che procura gravi perdite e pertanto, a sera, gli alpini ripiegano sulla base di partenza.
     La reazione nemica si esplica nel giorno seguente con un tentativo d'attacco prontamente respinto e con furiosi bombardamenti.
     Il 19, il battaglione limita la propria occupazione alle trincee delle quote 1300 e 1400, permanendovi fino al giorno 8 ottobre.
     Dopo un periodo di tempo passato a Kuntri (Serpenizza) ove le compagnie, inquadrati i nuovi complementi, vengono impiegate in lavori e servizi vari, il "Val Camonica" il 17 novembre, si porta a Pluzne ed il 19 ritorna in linea nelle trincee del Palica, del Romboncino, della colletta e dei roccioni del M. Cukla.

ANNO 1917.

      Fino al 28 gennaio il battaglione rimane a presidio delle trincee del sottosettore Rombon, dove l'inverno rigidissimo, le valanghe e la tormenta concorrono a rendere maggiormente pesante il servizio di vigilanza.
     Il 29, sostituito dal "Dronero", scende al Villaggio Alpino (Serpenizza); il 2 febbraio si mette in movimento e per Caporetto, S. Pietro al Natisone, Remanzacco il 5 raggiunge Cassacco.
     Dopo una breve sosta che consente ai riparti di riorganizzarsi, nelle giornate del 15 e 16 è trasportato in ferrovia a Feltre, il 17 passa a far parte dell'11° gruppo alpini provvisorio (III raggruppamento - 56a divisione) ed il 19 è dislocato tra Canale S. Bovo, Cainari e Ronco.
     Il 29, la 250a presidia Col S. Giovanni, il giorno seguente la 252a si porta in rincalzo a q. 1304 ed alla stazione bassa della teleferica di val Cia. Il Comando del battaglione, con la 251a, si sposta il 3 marzo a Gardellin e l'8 a Caoria. In seguito le compagnie si alternano nelle trincee di prima linea.
     Il 24 maggio il "Val Camonica" passa a difesa delle posizioni da q. 1990 a q. 2049 (regione Col San Giovanni), compiendo lavori di sistemazione difensiva e mantenendo attiva la sorveglianza a mezzo di pattuglie.
     Degno di nota è il colpo di mano eseguito, il 13 luglio, da un nucleo di arditi che, raggiunto di sorpresa il piccolo posto nemico di q. 2238 (costone sud - ovest di Cima di Lagorai), lo distruggono, catturando prigionieri e materiale di guerra. L'audacia degli alpini è citata nel bollettino di guerra del Comando Supremo.
     L'offensiva austro tedesca dell'autunno trova il "Val Camonica" nelle predette posizioni.
     Deciso il ripiegamento della 4a armata, in seguito agli avvenimenti sulla fronte Giulia, nella notte del 4 novembre, il battaglione inizia il suo movimento a scaglioni e prende posizione fra forcella Magna (esclusa) - Cima d'Asta - la Banca - forcella di val Regana con posti avanzati a M. Spiadon ed a Scaltridi, in collegamento con gli altri riparti del gruppo. Il 9, sempre alla dipendenza dell'11° gruppo che costituisce un nucleo di riserva della divisione, per Malene, passo del Brocon, S. Donato, val Sinalga, raggiunge Fonzaso, mentre la 252a compagnia rinforza il "Val Cismon" fortemente impegnato in regione Brocon. Il giorno seguente, per M. Roncone, M. Fredina e M. Prassolan, il battaglione raggiunge Osteria del Forcelletto ove accampa, distaccando due compagnie a M. Pertica. Il 12, un nuovo ordine, però, lo avvia per Col dell'Orso, M. Solarolo e val Cinespa, a Schievenin con il compito di occupare Monte d'Avien, Costa Caorera, Dosso delle Brandese (a sbarramento della testata di val Brenta) e M. Tusno. La 250a compagnia, il 14, accorre in rinforzo ai riparti impegnati a M. Santo ed a M. Tomatico per rientrare a sera al battaglione.
     Il 15, in seguito al ripiegamento delle retroguardie, il "Val Camonica", al quale si riunisce anche la 252a compagnia, che fino a quel giorno è stata impiegata dal 4° gruppo, occupa la linea M. Fontana Secca - val Cinespa con elementi avanzati a M. D'Avien, a Colle delle Capre, a M. Primion ed a forcella S. Daniele; nella notte sulla sua destra si schiera il "Feltre".
     Pattuglie nemiche vengono respinte, mentre le compagnie lavorano alacremente per la sistemazione delle trincee.
     Il 20, il plotone distaccato a M. D'Avien è costretto a ripiegare.
     La pressione nemica si fa sentire violenta, pertanto una compagnia dell' "Arvenis" rinforza la linea tenuta dal battaglione. Il 21 un primo attacco viene respinto, poco più tardi però, gli Austriaci, dopo nuovo e più violento bombardamento, ritornano all'assalto; sopraffatto il presidio di M. Fontana Secca ne occupano la cima e piazzate numerose mitragliatrici prendono d'infilata le nostre linee.
     Il "Val Camonica" reagisce con violenti contrattacchi, ma deve, in seguito, cedere alla superiorità numerica.
     Sotto la protezione della 251a compagnia, che resiste tenacemente contrastando l'avanzata all'avversario, messi in salvo i numerosi feriti, il battaglione ripiega sul M. Fontanel, ove accorre il "Cividale", e, riorganizzati alla meglio i suoi riparti, vi resta di rincalzo fino al 24, per poi il 25 portarsi in trincea a Monte e colletta Solarolo.
     Il giorno seguente, viene ritirato dalle linee per riordinarsi ed accampa a Cason del Sol; il 6 dicembre è nuovamente chiamato in rincalzo ai riparti del 4° gruppo in regione Solarolo.
     Il giorno 11, il "Val Camonica" pur non essendo impiegato, subisce gravi perdite per il violento bombardamento nemico; il 13, la 250a è inviata a sostegno dell' "Arvenis" a q. 1601 e le altre due accorrono ad arginare l'avanzata del nemico che, occupato il M. Fontanel, tenta di aggirare il "Feltre" a M. Valderoa. Sistemata una nuova linea, lungo il versante del predetto monte, si provvede a prendere il collegamento sulla destra con riparti di fanteria.
     Il 14, dopo un nuovo bombardamento, gli Austriaci ritornano all'attacco. La 251a, fortemente provata, perde il collegamento sulla sua destra; con i rincalzi giunti più tardi si cerca di ristabilire la linea. Anche la 252a al Valderoa, attaccata violentemente è obbligata a cedere terreno, ma un pronto intervento della 63a compagnia del "Feltre" riesce a mettere in fuga l'avversario e la cima del monte ritorna in nostro possesso. Giunge intanto in linea un plotone dal "Val Cenischia", che accorre sulla fronte della 251a per completare la riconquista del tratto di trincea perduto sul costone del monte, viene anche impiegata una compagnia del 45° fanteria. Ristabilita la situazione, gli avanzi del battaglione, sostituiti da riparti di detto reggimento, si portano alla selletta Solarolo - Valderoa, il 15 scendono a Cason del Sol, dove, riorganizzati in una compagnia, rinforzano temporaneamente le file del "Val Maira" e del "Val Cenischia", portandosi in riserva a Col dell'Orso. Il valore e la tenacia degli alpini del "Val Camonica" meritano l'onore della citazione sul bollettino di guerra del Comando Supremo.
     Il 19 il raggruppamento riunisce i suoi riparti nei dintorni di Paderno d'Asolo ed il battaglione si porta a C. Sgionfet dove rimane fino al 31 dicembre, giorno in cui si trasferisce a Caozocco, C. Favretto, Case Cavasotto.

ANNO 1918.

      Il 28 gennaio, l'11° gruppo sostituito il 4° che è ritornato in prima linea sin dal 12 gennaio; il "Val Camonica" per S. Liberale e vallone Boccaor, nella sera del 28, rileva il "Val Cenischia" nelle trincee di M. Valderoa e costone del Solarolo (q. 1672), che presidia fino al 14 febbraio. Raggiunti il giorno seguente gli accantonamenti di Case Nogarazze, Case Cavasotto, C. Nuova, Caozocco e Carinato vi permane fino al giorno 28. Dal 1° al 5 marzo, rinforzato dalla 236a del "Val Canischia", accampa a Malga Solarol ed impiega le compagnie in lavori difensivi ai trinceramenti del costone di q. 1672 (val Calcino).
     Alterna in seguito i propri reparti in trincea, fino al 14 aprile, il giorno successivo raggiunge a Paderno d'Asolo il raggruppamento che si va colà concentrando.
     Fino al 22 maggio il battaglione rimane nella predetta località e dal 23 al 25 si sposta a Fabbri, Torre degli Ezzelini, Liedolo, M. Gallo per lavori di sistemazione difensiva e traino d'artiglierie. Il 26, inizia la marcia per il trasferimento in Valtellina, ove il raggruppamento si reca, trasferito alla 7a armata, e per Acque Minerali (Onè) raggiunge Fontaniva da dove, il 28, parte in ferrovia alla volta di Villa Tirano; il 30 prosegue per via ordinaria per Grossotto.
     Il 3 giugno per il Mortirolo passa in val Camonica (5a divisione) ed il 5 accampa in val d'Avio. Il 7, messo alla temporanea dipendenza del 16° gruppo alpini, si trasferisce in val di Pezzo accampando a Precasaglio ed a Zoanno. Nella sera del 9 sostituisce il "M. Clapier" nelle posizioni di Cima di Cady - M. Tonale, tenendo una compagnia in riserva a M. Serodine.
     Il mattino del 13, il nemico, dopo un violento fuoco d'artiglierie concentrato su Cima di Cady, lancia le sue fanterie che obbligano il presidio del piccolo posto n. 13 a ripiegare; un contrattacco sferrato dalla 114a compagnia del "M. Clapier" e da nuclei della 251a non riesce; più tardi però, rinforzati i nostri da una sezione mitragliatrici e da un plotone della 250a, il nemico è completamente respinto perdendo uomini e materiale. A mezzogiorno, dopo violenta ripresa di fuoco d'artiglieria, gli Austriaci ritornano all'attacco e, infiltrandosi fra i posti avanzati, riescono a mettere piede nelle nostre linee. Un preciso fuoco di repressione lo arresta e, non appena le nostre artiglierie allungano il tiro, la 250a, rinforzata da elementi della 251a e della 114a, appoggiata dal tiro di mitragliatrici in posizione, rioccupa le posizioni perdute, catturando prigionieri, sei mitragliatrici e numerosi fucili.
     Provveduto alla sistemazione delle posizioni sconvolte dai bombardamenti, il 16 giugno la linea è affidata a due compagnie, mentre la terza si porta in rincalzo. Nei giorni 22 e 23 il battaglione, sostituito dal "Pallanza", ritorna alla dipendenza del proprio gruppo (11°) ed accantona a Valbione, ove rimane fino al 7 luglio.
     Dal giorno 8 al 23 agosto, presidia le posizioni di Cima di Cady e M. Tonale, il 24 è dislocato a Zoanno ed a Case Talasso, il 28, per i passi di Gavia e dell'Alpe si trasferisce a le Prese in Valtellina ed il 5 settembre a S. Antonio di Morignone e Cepina, dove inizia un periodo di addestramento tattico; la 251 il 1° ottobre è distaccata ad Aquilone.
     L'11° gruppo cessa di far parte del III raggruppamento e riceve ordine di trasferirsi per ferrovia in val Giudicarie; il "Val Camonica" il 27 ottobre raggiunge Tirano, da dove in ferrovia è trasportato a Vobarno, il 29 prosegue per via ordinaria per Idro ed il 30 per Riccomassimo e Cerreto.
     Il 2 novembre, il gruppo, passato alla dipendenza della 4a divisione, concentra i suoi riparti a Storo, per poi seguire il movimento della III brigata bersaglieri, che avanza in val Chiese. Iniziata la marcia per Condino, la sera del 3, il battaglione riceve ordine di sostare ai forti di Por, di M. Corno e di Cardaro per provvedere al recupero del materiale bellico abbandonato. Il 4 si trasferisce a Tione, ove si trova alla data dell'armistizio.

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 781 (14 luglio 1917, ore 16).

     “La notte sul 13 nell'alta val Cia (T. Vanoi) un reparto del Battaglione Alpini Val Camonica sorprese e distrusse un posto avanzato nemico a 2338 metri, riportando nelle nostre linee prigionieri e materiali.     Durante la giornata di ieri la lotta delle artiglierie fu vivace fra Adige e Astico. Sulla rimanente fronte: la nostra disturbò movimenti nemici sul nevaio di Cima Cece (Val di Travignolo), in val Galmarara, sul M. Zebio e sulla rotabile Chiapovano - S. Lucia; quella avversaria battè di preferenza nostre posizioni sul medio Isonzo e sul Carso.
     L'attività aerea fu ovunque notevole durante l'intera giornata. Tutti i nostri velivoli rientrarono felicemente; un'avversario, abbattuto in combattimento aereo, precipitò fra Miramare e Triestre".

                                                                                                                                    Generale CADORNA.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 935 (15 dicembre 1917, ore 13).

     “Nella giornata di ieri, la battaglia tra Brenta e Piave è continuata accanita. La lotta delle artiglierie, che nella notte si era ripetuta ad intervalli, all'alba venne ripresa violenta e continuò ininterrotta; nelle prime ore del pomeriggio l'avversario lanciò all'attacco le sue masse di fanteria.     In regione di Col della Berretta, per quanto una nostra controffensiva locale di alleggerimento, riuscita a raggiungere due volte la cima di M. Pertica, avesse richiamato numerose forze nemiche da quella parte, l'urto avversario si abbattè violentissimo su Col Caprile e sul versante Sud del Col della Berretta; venne sostenuto dai nostri e nettamente respinto con contrattacco con gravi perdite per il nemico. L'avversario, che non aveva mai rallentato l'intenso bombardamento dei rovesci delle nostre posizioni, rifatta la preparazione d'artiglieria e rinnovate le forze, verso sera ripeteva l'attacco riuscendo a raggiungere Col Caprile. Le nostre truppe si affermavano su posizioni di poco retrostanti. La notte arrestava il combattimento.
     Alla testata del saliente di M. Solarolo, l'avversario attaccò in forze alle 12,30 appoggiato da azione secondaria diretta sul Col dell'Orso e sostenuto da grande spiegamento di fuoco d'artiglieria avviluppante la nostra linea. Venne respinto con contrattacco che gli inflisse gravi perdite. Riattaccò alle ore 16 con truppe fresche, ma un nuovo nostro contrattacco l'obbligò ad indietreggiare ed a sospendere per la giornata le azioni di fanteria.
     Il contegno delle nostre truppe della 4a Armata nella lotta che da quattro giorni si svolge asprissima e cruenta fra Brenta e Piave è pari alla grandezza dell'ora. Nella resistenza opposta al nemico al saliente del M. Solarolo si distinsero i riparti delle brigate Ravenna (37° - 38°), Umbria (53° - 54°), Campania (135° - 136°) e del 3° Raggruppamento Alpini (Battaglioni Val Maira - Monte Pavione - Monte Arvenis - Val Cismon - Val Camonica - Val Cenischia - Feltre - Cividale). Fra essi meritano l'onore di speciale menzione il II Battaglione Alpini Monte Pavione, ed il Battaglione Alpini Val Maira che sul fondo di Val Calcino sbarrando la via la nemico col glorioso sacrificio, ha affermato ancora una volta l'eroico motto: "di qui non si passa" insegna e vanto degli alpini nostri".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Alebardi Giuseppe Bergamo M. Fontana Secca 21-11-1917
2 Id. Profili Ubaldo (disperso) Gubbio M. Solarolo 13-12-1917
3 Tenente Canova Giuseppe (cappellano) Castions Pressolana Cima di Cady 13-06-1918
4 Id. Coisson Felice Inverso Pinasco M. Solarolo 13-12-1917
5 Id. Krentzlin Gabrio Casinetta di Lugagnano M. Fonatanel 11-12-1917
6 Id. Opezza Giuseppe Vercelli Cima di Cady 19-07-1918
7 Id. Perucca Coletti Carlo Roma Cima di Cady 13-06-1918 
8 Id. Ripa Ezio Milano M. Fontana Secca 21-11-1917
9 S. Ten. Lucioni Giovanni Milano Osp. d. C. 109 21-12-1917
10 Id. Pola Alberto Marter di Roncegno M. Fontanel 11-12-1917
11 Id. Salvatori Medardo Borgo San Donnino Dosson di Genova 12-04-1916
12 Id. Serra Giov. Battista Sampierdarena M. Cukla 16-09-1916 
13 Id. Vitali Carlo Dervio M. Cukla 12-05-1916
14 Aspir. Caffa Gian Carlo Cortemiglia M. Fontanel 11-12-1917
15 Id. Cagnoli Diego Massa Carrara Cima di Cady 13-06-1918
16 Id. Cavallo Giuseppe Rivara Canavese M. Cukla 10-08-1916
17 Id. Fagiolini Guido Sondrio M. Cukla 16-08-1916
18 Id. Furlani Tito Verona M. Cukla 28-04-1916
19 Id. Maggi Giuseppe Ghedi M. Cukla 28-04-1916
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Ufficiali, n. 4 — Truppa, n. 3. 

MEDAGLIA DI BRONZO.

 Ufficiali e militari di truppa, n. 4.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Franceschi Temistocle 24/05/15 04/08/15  
Capitano Tonelli Giuseppe 05/08/15 13/08/15  
Ten. Col. Galletti Maurizio 14/08/15 16/05/16  
Capitano Da Lisca Giorgio 17/05/16 01/06/16  
Maggiore Benussi Francesco 02/06/16 24/10/17  
Id. Caletti Arturo 25/10/17 05/01/18  
Capitano Canider Lio 06/01/18 22/01/18  
Maggiore Picella Isidoro 23/01/18 29/10/18  
Capitano Calevi Santo 30/10/18 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 3 al 21 giugno (Cima Sorti - M. Tonale - Cima Bleis - Sella del Tonale - Cima di Cady - M. Serodine - Rio Vallassa).

Dal 28 giugno al 7 luglio (Vascasa - Roccolo Beltracchi - Rio Vallassa).

Dal 19 luglio al 4 agosto (Conca Montozzo - Forcellina di Montozzo - Roccolo Beltracchi - Rio Vallassa - Ridotta Garibaldina).

Dal 16 al 22 agosto (Punta di Ercavallo - Passo dei Contrabandieri).

Il 24 agosto (Azioni contro il Monticello).

Dal 30 agosto al 29 dicembre (Conca Montozzo - Passo dei Contrabandieri - Forcellina di Montozzo - Conca Ercavallo - Bocchetta Casamadre - Punta di Albiolo
).

 Anno 1916

Dal 16 marzo al 15 maggio (Pendici di M. Cukla - Q. 1583).

Dal 5 giugno all'8 ottobre (Trincee di Q. 1583 - QQ. 1300 e 1400).

Dal 19 novembre al 31 dicembre (Sottosettore Rombon: Palica - Romboncino - Colletta e roccioni di M. Cukla).

 Anno 1917

Dal 1° al 28 gennaio (Sottosettore di M. Rombon).

Dal 29 febbraio al 25 novembre (Col S. Giovanni - Q. 1304 - Q. 1990 - Q. 2049 - Ripiegamento: Forcella Magna - Cima d'Asta - La Banca - Forcella di Val Regana - M. Spiadon - Scaltridi - Malene - Passo del Brocon - S. Donato - Val Sinalga - Fonzaso - M. Roncone - M. Fredina - M. Prassolan - Osteria del Forcelletto - M. Pertica - Col dell'Orso - M. Solarolo - Val Cinespa - Schivenin - M. D'Avien - Costa Caorera - Dosso delle Brandese - M. Tusno - M. Fontana Secca - Val Cinespa - Monte D'Avien - Colle delle Capre - M. Primion - Forcella S. Daniele - M. Fontanel - Monte e colletta Solarolo).

Dal 6 al 14 dicembre (Regione Solarolo - M. Valderoa).

 Anno 1918

Dal 28 gennaio al 14 febbraio (M. Valderoa - Costone di M. Solarolo [Q. 1672]).
 
Dal 1° al 12 marzo (Malga Solarolo - Q. 1672 [Val Calcino] - M. Valderoa).

Dal 28 marzo al 14 aprile (M. Solarolo [Q. 1601]).

Dal 9 al 22 giugno (Cima di Cady - M. Tonale).

Dall'8 luglio al 23 agosto (Cima di Cady - M. Tonale).

Dal 2 al 4 novembre (Condino - Forti di Por, di M. Corno e di Lardaro - Tione).

 Anno 1915

 Dal 24 maggio al 2 giugno (Edolo - Ponte di Legno).

Dal 22 al 27 giugno (Ponte di Legno).

Dall'8 al 18 luglio (Zoanno - Poja - Cimitero di Pontagna).

Dal 5 al 15 agosto (Case di Viso).

Il 23 agosto (Zoanno).

Dal 25 al 29 (Zoanno).

Dal 30 al 31 dicembre (Vezza d'Oglio
).

 


 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 14 marzo (Vescasa - Albergo Faustinelli - Vezza d'Oglio - Edolo. Trasferimento: Cividale - Caporetto - Saga - Goricica Planina).

Dal 16 maggio al 4 giugno (Krnica Planina - Serpenizza).

Dal 9 ottobre al 18 novembre (Kuntri - Pluzne). 

 Anno 1917

Dal 29 gennaio al 28 febbraio (Villaggio alpino [Serpenizza]. Trasferimento: Caporetto - S. Pietro al Natisone - Remanzacco - Casacco - Feltre - Canale S. Bovo - Cainari - Ronco).

Dal 26 novembre al 5 dicembre (Cason del Sol).

Dal 15 al 31 dicembre (Cason del Sol - Col dell'Orso - C. Sgionfet [Paderno d'Asolo] - Caozocco - C. Favretto - Case Cavasotto).

 

 

 

 Anno 1918

Dal 1° al 27 gennaio (Caozocco - C. Favretto - Case Cavasotto).

Dal 15 al 28 febbraio (Case Nogarazze - Case Cavasotto - C. Nuova - Caozocco - Carinato).

Dal 13 al 27 marzo (Case Nogarazze - Caozocco - Onè - Carinato - Crespano).

Dal 15 aprile all'8 giugno (Paderno d'Asolo - Fabbri - Torre degli Ezzelini - Liedolo - M. Gallo - Acque Minerali [Onè] - Fontaniva. Trasferimento: Villa Tirano - Grossotto. Trasferimento in val Camonica: Monno - Val d'Avio - Val di Pezzo - Precasaglio - Zoanno).

Dal 28 giugno al 7 luglio (Valbione).

Dal 24 agosto al 1° novembre (Zoanno - Case Talasso. Trasferimento in Valetellina: S. Antonio di Morignone - Cepina - Aquilone - Tirano. Trasferimento in val Giudicarie: Vobarno - Idro - Riccomassimo - Cerreto - Storo).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

25

1

16

Anno 1916

7

21

4

14

Anno 1917

10

8

1

28

Anno 1918

3

22

6

16

TOTALI Mesi 27 e giorni 16 Mesi 14 e giorni 14
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Val Camonica (24 maggio - 31 dicembre)

/

1

/

6

26

/

Totale anno 1915 / 1 / 6 26 /
 
1916
Val Camonica (1 gennaio - 9 marzo)

1

/

/

8

1

/

Sottosettore di M. Rombon: Trincee del Cukla (15 marzo - 31 dicembre)

6

17

/

42

308

23

Totale anno 1916 7 17 / 50 309 23
 
1917
Sottosettore di M. Rombon (1 - 28 gennaio)

/

/

/

3

4

/

Col S. Giovanni - QQ. 1990 - 2049 (29 febbraio - 3 novembre)

/

/

/

8

14

/

Ripiegamento: M. Fontana Secca (4 - 26 novembre)

/

8

5

8

17

444

M. Solarolo - M. Valderoa (6 - 14 dicembre)

8

8

3

90

200

84

Totale anno 1917 8 16 8 109 235 528
 
1918
M. Valderoa - M. Solarolo (28 gennaio - 14 aprile)

/

5

/

3

14

/

Cima di Cady - M. Tonale - Battaglia di Vittorio Veneto (9 agosto - 4 novembre)

4

4

/

16

96

24

Totale anno 1918 4 9 / 19 110 24
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

1

/

6

26

/

Anno 1916

7

17

/

50

309

23

Anno 1917

8

16

8

109

235

528

Anno 1918

4

9

/

19

110

24

TOTALE GENERALE 19 43 8 184 680 575

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