M. STELVIO

 

M. STELVIO

(89a, 113a e 137a Compagnia)

ANNO 1916.

      Si sostituisce a Tirano il 1° gennaio con la 137a compagnia ed il comando di battaglione; il 7 aprile giunge a Jezerka, nel territorio del IV corpo d'armata; l'indomani prosegue per Ravna, ove è raggiunto dalle compagnie 89a e 113a, che dall'inizio della guerra avevano combattuto col "Tirano" e poi, alla dipendenza del comando gruppo alpini A.
     A detta unità, che in data 20 maggio assume la denominazione di 1° gruppo, viene assegnato il nuovo battaglione. Esso il 17 si trasferisce a Planina Za Kraju e nella notte sul 6 maggio si porta in prima linea a difesa delle trincee del cocuzzolo del Vrsic e del "Basso Costone", per poi, il 23, estendere l'occupazione sino al fondo valle Slatenik collegandosi con i riparti dislocati sulle pendici del Kraji Vrh.
     Alla sera del 25 maggio, gli Austriaci sferrano di sorpresa un violento attacco; mentre questo viene contenuto nelle trincee del "Basso Costone", riesce invece verso l'alto. Accorsi i rincalzi e riorganizzate le truppe, gli alpini si lanciano al ocntrattacco ed all'alba del 26, dopo lotta accanita, la posizione viene riconquistata.
     Nel settore, fino ai primi di settembre, non si hanno azioni di rilievo; le compagnie sono impiegate per la sistemazione difensiva delle posizioni che presidiano a turno, effettuando ricognizioni di pattuglie.
     Concretata l'azione per la conquista di M. Rombon, da parte delle truppe del settore Saga, al 1° gruppo è commesso il compito di impegnare l'avversario ed il battaglione opera contro le trincee del "Cocuzzolo austriaco" del Vrsic; sostituito in linea da riparti del 93° fanteria, si ammassa per l'azione ed alla sera del 16 settembre, mentre le artiglierie intensificano il fuoco, l'89a compagnia punta contro le posizioni nemiche. Per tre volte questa, rinforzata da due plotoni della 113a, tenta di superare le difese passive avversarie, ma decimata dal violento fuoco e dallo scoppio di mine sparse sul terreno, è obbligata a ripiegare.
     Al "M. Stelvio" sono affidate le trincee del "Cocuzzolo" e quelle dell' "Ex osservatorio austriaco" che vengono presidiate a turno da due compagnie, mentre la terza si porta a Planina Za Kraju, in riserva.
     Si giunge così, alla fine dell'anno e, se l'attività bellica è limitata ad azioni di pattuglie, disagiata è la vita dei riparti, obbligati a lavori difficoltosi, a causa delle abbondanti nevicate.

ANNO 1917.

      Per effetto della radunata nella zona di Tarcento dei gruppi alpini 1° e 2°, nei giorni dal 25 al 26 gennaio il "M. Stelvio", cedute le linee al 97° fanteria, si porta a Ravna, Magozd e Drezenca, per proseguire il 28 per S. Pietro al Natisone, Remanzacco e Reana del Rojale; il 17 febbraio si sposta a Conegliano, Montagnacco e Cassacco.
     Dopo un periodo di istruzioni, i gruppi, assegnati alla 52a divisione (XX corpo d'armata), si trasferiscono sull'altopiano dei Sette Comuni; il battaglione il 18 marzo è trasportato in ferrovia a Primolano, il giorno seguente prosegue per via ordinaria per Casare del Tombal, il 20 raggiunge Baita dell'Aja ed il 24 Costone del Pettine, Malga Pastori e Malga Moline. I riparti attendono allo sgombero della neve ed a lavori di sistemazione difensiva fino all'8 maggio, giorno nel quale ha inizio la sostituzione del "Ceva" nelle trincee della sottosezione nord della 2a sezione (rovescio q. 1864 - Costone del Pettine - linea di vigilanza tra Busa della Crea e Busa dell'Orco) che ha termine il giorno 10. Nelle nuove posizioni, il 13, gli alpini sono subito provati da un violento attacco nemico che viene nettamente respinto.
     Durante i primi giorni della battaglia dell'Ortigara, iniziata il 10 giugno, il "M. Stelvio" rimane nelle line che, il 17, cede al "M. Clapier" ed al "Val d'Ellero" per accampare prima a Busa Fonda di Moline poi il 18 a Crocetta.
     Ultimati i preparativi per la ripresa dell'azione, nella notte sul 19 si ammassa nella linea di vigilanza dei Ponari, pronto a seguire nell'avanzata il "Valtellina" ed il "M. Saccarello" che costituiscono le prime ondate. Sferrato l'attacco all'alba, il battaglione serra rapidamente sotto e scavalcando, poi, il "Saccarello", che ha subito gravi perdite, si porta sulla destra del "Valtellina". Mentre quest'ultimo occupa il costone fronte ad ovest, che scende dalla q. 2105, la 137a compagnia, con rapida avanzata, conquista la cresta  dela quota; seguono immediatamente la 113a e la 89a e le tre compagnie, completata l'occupazione, provvedono alla sistemazione difensiva.
     Ritirato sui Ponari nelle prime ore del 20, nella sera accorre nuovamente in linea, per respingere un violento attacco avversario.
     Nella giornata del 25, perduta la cresta del monte, lo "Stelvio" combatte strenuamente per arginare l'avanzata austriaca. Durante il contrattacco sferrato dalle nostre truppe, rimane in linea provvedendo al collegamento delle colonne avanzanti. A sera ripiega prima a Crocetta, poi a q. 1964 e, provveduto ad un sommario riordinamento, il 29 ritorna nelle posizioni da Cima del Campanaro a Pozza dell'Ortigara.
     Il 6 luglio, mentre la 137a compagnia rimane nella linea di vigilanza, le altre due presidiano quella di resistenza ed il 22 il battaglione si trasferisce sul rovescio di Cima della Campanella, impiegando i riparti in lavori vari.
     Dal 12 settembre al 18 ottobre compie un nuovo turno di trincea nelle posizioni di Cima del Campanaro, e, dopo un breve periodo trascorre dal 10 al 23 a Baita dell'Aja, il 24 sostituisce il "Verona" nella linea M. Lozze - selletta di Campoluzzo.
     In conseguenza degli avvenimenti della fronte Giulia, le truppe della 1a armata ripiegano sulle linee prestabilite. La 52a divisione dispone che il 1° gruppo, lasciato sulle trincee piccoli nuclei di copertura, si porti con due battaglioni allo sbarramento di La Grottella e con un terzo a Col Pieri ed a Col Moschin; queste ultime posizioni sono affidate al "M. Stelvio" che il 9 sosta a Pian dei Zocchi e, collegatosi per Col Moschin al 5° fanteria, il 12 occupa Costa Grigio sulla destra del Brenta, con una pattuglia a M. Spitz.
     Il 14, assegnato alla 29a divisione, raggiunge Foza e si porta subito in linea a M. Fior.
     La pressione nemica si fa sentire sempre più forte e nei giorni 15 e 16 la lotta si svolge accanita. La mattina del 19, la 137a prende parte all'azione svolta dal IX battaglione d'assalto per la conquista del "Torrione" (q. 1736 di M. Fior) e nella notte sul 20 la stessa compagnia, con riparti della "Perugia" che attacca le posizioni nemiche della testata della val Miela, passata sulla destra del torrente, riesce a sorpassare la linea di cresta del versante opposto ed a raggiungere le trincee nemiche, ma, più tardi, è costretta a ripiegare a pochi metri dalla cresta stessa.
     Fino al 28 il battaglione rimane nelle posizioni di M. Fior, il 29 si trasferisce a Villa Bordignone (Bassano) ritornando alla dipendenza del 1° gruppo (I raggruppamento - 52a divisione).
     Il 3 dicembre, è chiamato nuovamente in linea e, per "Il Merlo", raggiunge il 4 val Capra, passando a disposizione del 9° gruppo, da cui riceve incarico di presidiare la q. 1239 (pendici M. Miela) e di prendere collegamento con i riparti della 29 divisione. Gli Austriaci padroni di M. Badenecche, di M. Miela e di M. Spil, all'alba del 5, appoggiati da un forte bombardamento, sferrano un nuovo potente attacco contro tutta la nostra occupazione delle Melette, e, riusciti a soverchiare alcuni riparti, puntano lungo la valle Stunf minacciando d'accerchiamento il battaglione. Esso, costretto a ripiegare, riesce a stento a sottrarsi alla cattura portandosi per fondo val Vecchia sul Sasso Rosso, mentre parte dell'89a compagnia si getta in val Frenzela.
     Il "M. Stelvio", assegnato alla temporanea dipendenza tattica del 10° gruppo alpini, che ha il compito di sistemare a difesa lo sbarramento della sinistra della val Vecchia, prende posizione sui costoni della seconda galleria della strada Foza - Valstagna e roccioni di Sasso Rosso, ove provvede alla costruzione di trinceramenti.
     Nella notte sul 17, un plotone della 137a compagnia occupa, con ardita scalata, la q. 1048 del Cornone, scacciandone il presidio; il giorno seguente, unitamente a riparti del "Val d'Adige", inviati in rinforzo, viene respinto un contrattacco; altri tentativi vengono sventati nei giorni successivi. Il battaglione, continuando a presidiare le posizioni di val Vecchia, invia a turno riparti nelle trincee del Cornone, per cederle poi definitivamente il 27, al "Val d'Adige".

ANNO 1918.

      Il "M. Stelvio", sempre dislocato sulla linea di sbarramento della val Vecchia, attende alla sistemazione delle fortificazioni ed alla costruzione di ricoveri; il 6 gennaio una sua compagnia ritorna sul Cornone.
     Delineatosi il successo dell'azione iniziata dalla 52a divisione, in concorso alla 33a, contro le posizioni di Col del Rosso e Col d'Echele, il comandante del 10° gruppo riceve ordine di allargare la nostra occupazione sul Cornone. Il 28, la 113a e la 137a compagnia, validamente aiutate da nuclei del "Val Adige", con rapido sbalzo, raggiungono le qq. 1109 e 1705 e le pendici del Sasso Rosso. Organizzata la nuova linea, per tre giorni consecutivi oppongono una accanita resistenza, respingendo i continui e violenti contrattacchi nemici.
     Il bollettino di guerra cita l'eroico contegno degli alpini dello "Stelvio".
     Fino al 9 febbraio prosegue la vita di trincea nelle posizioni della val Vecchia e in quelle del Cornone, il 10, una decisa e violenta azione di riparti d'assalto austriaci, obbliga il presidio del Cornone a ripiegare sulla linea marginale; anche la 113a compagnia, dislocata nelle trincee di sinistra di detto monte, è costretta a cedere terreno, di cui solamente una parte riesce a riconquistare nella notte con un contrattacco.
     Fra il 15 ed il 18, il battaglione, ricevuto il cambio, si concentra a Campese ed il 27 ad Oliero, per poi trasferirsi a Maragnole, nella zona a sud di Marostica, ove si riunisce il I raggruppamento per riordinarsi i suoi riparti.
     Riorganizzatasi la divisione con i raggruppamenti I e II, il "M. Stelvio" continua a far parte del 1° gruppo, col quale divide le vicende sostando dall'11 al 26 marzo a Tavernelle; dal 27 marzo al 29 maggio a Rettorgole (Cresole), dal 31 maggio al 14 giugno a Schiavon.
     Iniziatosi la battaglia del Piave, il I raggruppamento si riunisce a Valle S. Floriano, per essere impiegato in appoggio al XX corpo d'armata. Il 15, il battaglione si porta a Casa Rolni, il 17 a Contrada Spin (Fellette) a nord di Bassano, da dove il 22 invia elementi sulla linea Torre - M. Bastia - La Gusella.
     Il raggruppamento si sposta nella zona a nord di Marostica; lo "Stelvio", dal 4 al 23 luglio rimane a Garibollo, poscia fino all'8 agosto a Colle Volpare, Case Minozzi, il 9 sulle falde nord di M. Campo Rossignolo, per tornare il giorno seguente nei precedenti accantonamenti.
     Durante il periodo in cui il raggruppamento è incaricato della difesa del settore Echar (22 settembre - 8 ottobre), il battaglione accampa, dapprima a Osteria Puffele, dal 24 al 4 ottobre si porta nella terza linea di resistenza in val Melago, e dal 5 all'8 ottobre presidia le posizioni di M. Melago, Cima Cischietto, Col del Rosso.
     Il. 9 ritorna a Schiavon (Marostica), il 17 si sposta a Contrada S. Croce nella zona di Bassano, ove si riuniscono i raggruppamenti in attesa della prossima offensiva.
     Iniziata la battaglia finale, i riparti si avvicanano al Piave per procedere, in concorso alle truppe della 23a divisione francese, all'occupazione delle colline di Valdobbiadene. Ritardato il passaggio del fiume, a causa delle cattive condizioni metereologiche, lo "Stelvio" accampa a C. Cantusso e nella valle del torrente Musone. Nella notte sul 26, due battaglioni del 9° gruppo riescono a portarsi sulla sinistra del Piave; mentre il 1° raggiunge Curogna.
     Il 27, il "M. Stelvio" tenta di passare il fiume poco a nord della stazione ferroviaria di Pederobba, ma la passerella gettata essendo stata distrutta dall'artiglieria nemica, solo all'alba del 28 il battaglione passa sulla sinistra ed entra subito in azione, concorrendo all'occupazione di Case Settolo Basso e di C. la Montagnola. Nella notte del 29 per Villanova si procede all'inseguimento del nemico e si occupa Case Pianezze, ove vengono catturati numerosi prigionieri, mentre il battaglione raggiunge S. Pietro di Barbozza. Il 30 lo "Stelvio" assieme al "Tirano" è su M. Barbaria ed il giorno successivo per M. Cesen prosegue per Col Moschér e M. Artent.
     Ai primi di novembre i riparti del 1° gruppo si portano nei dintorni di Canai, in detta località il battaglione si trova alla data dell'armistizio.

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 981 (30 gennaio 1918, ore 13).

     “Valorose truppe della Zona altopiani hanno felicemente coronata l'azione da esse iniziata il giorno 17 ad Est di Asiago, strappando al nemico posizioni ad occidente della val Frenzela.     Conquistati fin dal giorno 28 e mantenuti con grande valore il Col del Rosso ed il Col d'Echele, premuto e sospinto l'avversario nella regione di Sasso Rosso, ributtati all'arma bianca i numerosi suoi contrattacchi, nella giornata di ieri il successo venne ampliato con l'espugnazione del Monte di Valbella.
     Fortissime furono le perdite inflitte al nemico che ebbe due divisioni quasi completamente distrutte; notevole il bottino di guerra, non del tutto calcolato ma comprendente finora: otre 100 ufficiali e 2500 uomini di truppa prigionieri; 6 cannoni di vario calibro; 100 mitragliatrici; numerose bombarde; parecche migliaia di fucili; ingentissima quantità di munizioni e materiali di varia specie.
     Violenta fu la reazione dell'artiglieria nemica sulle posizioni conquistate: rapidi e potenti i concentramenti del nostro fuoco fin sui più lontani obiettivi. Numerosi i tentativi di ricognizione e d'offesa dei velivoli nemici; pronta l'aggressività dei nostri ed aggiustato il tiro antiaereo, che nelle due giornate abbatterono 17 apparecchi avversari.
     Durante le azioni dei giorni 28 e 29 l'eroica brigata Sassari (151° - 152°) ed in particolar modo il 151° regg. fanteria riconfermò il valore della sua gente e la gloria delle sue Bandiere; i riparti d'assalto I, II e XVI, la IV brigata bersaglieri, (regg. 14° e 20°) col suo reparto d'assalto (IV), il 5° reggimento bersaglieri, i battaglioni alpini Val d'Adige, M. Stelvio, M. Baldo e Tirano, assolsero magnificamente il loro compito e furono all'altezza del loro nome e delle proprie fulgide tradizioni".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1272 (7 novembre 1918, ore 13).

     “Sul fronte occidentale il nostro II corpo d'armata dal giorno 4 corrente partecipa brillantemente all'offensiva in corso.     Mosso dalla regione di Sissonne, superò formidabili sistemazioni nemiche tra Chivres e La Rochelle (nord - est di Sissonne) occupò le Thuel, vinse forti resistenze lungo il torrente Hurtant e nella giornata del 6 conquistò in lotta accanita Rozoy - sur - Serre.
     Sulla fronte italiana le nostre truppe, accolte ovunque col massimo entusiasmo, sono entrate in Merano e in Bolzano.
     Al glorioso elenco delle unità che hanno meritato l'onore dela citazione per l'ardimento e il valore dimostrato nella battaglia da tutte le loro truppe e dai comandi nel vincere tenaci resistenze nemiche e gravi difficoltà di terreno, debbono aggiungersi: il X corpo d'armata della 1 armata; la 54a divisione della 3a armata; il XXV corpo d'armata della 7a armata; il XIV corpo di armata britannico (7a - 23a divisione), il XVIII corpo di armata italiano (33a e 56a divisione), l'XI corpo di armata italiano con la sua 37a divisione, e con la 23a divisione della 10a armata; la 23a divisione di fanteria francese, le brigate Re (1° - 2°) e Trapani (149° - 150°) e il 1° raggruppamento alpini (battaglioni Bassano - Verona - M. Stelvio - Tirano - Morbegno - M. Baldo e 742a compagni mitragliatrici), della 12a armata".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Camperi Arturo Barge M. Vrsic 02-08-1916
2 Id. De Sisti Ettore Belluno M. Vrsic 30-06-1916
3 Id. Seganti Mario Savignano Col del Fenilon 20-12-1917
4 Id. Setti Iefte Correggio 17a Sez. Sanità 24-06-1918
5 Id. Tonolini Francesco Breno Valdobbiadene 28-10-1918
6 Tenente Cocchi Renzo Gazzaniga Osp. d. C. 077 17-11-1918
7 Id. Domenichini Mentino Suzzara M. Cornone 29-01-1918 
8 Id. *Gazzano Adriano Mondovì Soca, Tolmino (in prigionia) 19-09-1916
9 Id. Notti Giuseppe Alessandria M. Vrsic 08-05-1916
10 Id. Usai Paolo Ozieri M. Ortigara 20-06-1917
11 S. Ten. Bertarini Giovanni Varenna M. Vrsic 30-04-1916
12 Id. Bonelli Armando Genova C. Meletta Davanti 20-11-1917 
13 Id. Caccia Dominioni Francesco Milano Osp. d. C. 169 29-01-1918
14 Id. De Benedictis Vincente S. Iosé di Costarica Osp. d. C. 169 19-12-1917
15 Id. Gerosa Vittorio Milano M. Ortigara 25-06-1917
16 Id. Molteni Cesare Como M. Ortigara 19-06-1917
17 Id. Mucchetti Francesco Ghedi M. Vrsic 30-06-1917
18 Id. Panecaldo Gioacchino Cocullo M. Ortigara 25-06-1917
19 Id. Sertoli Antonio Sondrio M. Vrsic 26-05-1916
20 Id. Soprani Cesare Ravenna M. Vrsic 18-09-1916
21 Id. Ubertalli Paolo Gozzano 35a Rep. Somegg. 02-07-1916
22 Aspir. *Della Vedova Filippo Caprio d'Adda Osp. Bassano 21-12-1917
23 Id. Donadoni Vittorio Stezzano Cima della Campanella 23-10-1917
24 Id. Mazzocco Girolamo Quero M. Ortigara 18-06-1917
25 Id. Protti Adolfo Ivrea M. Ortigara 25-06-1917
26 Id. Tono Federico Milano M. Ortigara 19-06-1917

(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

Capitano TONOLINI FRANCESCO, da Breno (Brescia):

     "Ufficiale di conosciutissimo valore e di singolare ardire, sempre pronto ad ogni aspro cimento, animato da fede indomabile, che sapeva trasfondere in ufficiali e truppa, fu costantemente primo fra i primi di fronte al nemico. Nel difficile passaggio di un fiume, rivendicò per sè il compito più pericoloso. Trascinò imperterrito la compagnia sotto il fuoco intenso di mitragliatrici per la conquista di una importante posizione, agevolando l'azione dei reparti di un altro battaglione. Contro l'ostinata resistenza dell'avversario si slanciò intrepido con due plotoni sul margine di un ben munito costone, spezzando definitivamente la tenacia del nemico e volgendolo in fuga. Trovò eroica morte sul campo. - Montagnola di Valdobbiadene (Treviso), 28 ottobre 1918".

(Boll. Uff., anno 1919, Disp. 34)

Sottotenente SERTOLI ANTONIO, da Sondrio:

     "Comandante di una Sezione mitragliatrici in prima linea, durante un improvviso e violento attacco avversario, opponeva la più decisa ed eroica resistenza. Soverchiato da forze molto superiori e tratto prigioniero con una parte dei suoi soldati, riusciva a disarmare la scorta nemica e ritornare sul campo della lotta. Per circa tre ore guidò a continui contrattacchi un manipolo di prodi, e benchè sanguinante in più parti del corpo, rifiutò sempre di recarsi al posto di medicazione. Ferito poi gravemente da una fucilata, si gettò, ciò nonostante, un'ultima volta nella mischia, cadendo trafitto da più colpi di baionetta e di pugnale. - Cocuzzolo Ursic - Monte Nero, 25 - 26 maggio 1916".

(Boll. Uff., anno 1924, Disp. 23)

 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 Ufficiali, n. 16 — Truppa, n. 15. 

MEDAGLIA DI BRONZO.

 Ufficiali e militari di truppa, n. 100.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Cariati Aldo 01/01/16 ..............  
Capitano Camperi Arturo ..../07/16 02/08/16 Cad. sul campo.
Maggiore Bassignana Ettore 02/08/16 16/03/17 Ferito.
Capitano Calcaterra Carlo 16/03/17 25/03/17  
Id. Parolari Gabriele 26/03/17 27/03/17  
Id. Sibille Luigi 28/03/17 31/03/17  
Maggiore Faglia Umberto 01/04/17 17/11/17  
Capitano Carugati Serafino 18/11/17 29/11/17  
Id. Tonolini Francesco 30/11/17 07/12/17  
Id. Galletti Arturo 08/12/17 02/03/18  
Maggiore Marin Antonio 03/03/18 04/04/18  
Capitano Setti Iefte 05/04/18 07/04/18  
Maggiore Festa Cesare 08/04/18 12/06/18  
Capitano Setti Iefte 13/06/18 24/06/18 Cad. sul campo.
Id. Tonolini Francesco 24/06/18 20/07/18  
Maggiore Cagnolati Francesco 21/07/18 27/09/18  
Capitano Tonolini Francesco 28/09/18 02/10/18  
Maggiore Pagnini Oronzino 03/10/18  al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 6 maggio al 31 dicembre (Cocuzzolo Vrsic - Basso costone - Fondo valle Slatenik - Attacco contro il cocuzzolo austriaco del Vrsic - Trincee dell'ex osservatorio austriaco).

 Anno 1917

Dal 1° al 26 gennaio (M. Vrsic).

al 18 luglio (Val Chiese).

Dall'8 maggio al 25 giugno (Busa della Crea - Busa dell'Orco - Battaglia dell'Ortigara).

Dal 28 giugno al 21 luglio (Cima del Campanaro - Pozza dell'Ortigara).

Dal 12 settembre 
al 18 ottobre (Cima del Campanaro).

Dal 24 ottobre al 28 novembre (M. Lozze - Selletta di Campoluzzo. Ripiegamento: Pian dei Zocchi - Col Moschin - Costa Grigio - M. Spitz - M. Fior).

Dal 4 al 31 dicembre (Testata di val Capra - Val Miela - Q. 1239 - Sbarramento val Vecchia - Roccione di Sasso Rosso - Cornone).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 18 febbraio (Sbarramento val Vecchia - Cornone).
 
Dal 24 settembre all'8 ottobre (Val Melago - M. Melago - Cima Cischietto - Col del Rosso).

Dal 27 ottobre al 4 novembre (Passaggio del Piave al ponte di Molinetto - Case Settolo Basso - C. la Montagnola - Case Pianezze - S. Pietro di Barbozza - M. Barbaria - M. Cesen - Col Moschér - M. Artent - Canai).

 Anno 1916

Dal 7 aprile al 5 maggio (Jezerca - Ravna - Planina Za Kraju).

 

 Anno 1917

Dal 27 gennaio al 7 maggio (Ravna - Magozd - Drezenca - S. Pietro al Natisone - Reana del Rojale - Conegliano - Montagnacco - Casacco. Trasferimento sull'altopiano dei Sette Comuni: Primolano - Casere del Tombal - Baita dell'Aja - Costone del Pettine - Malga Pastori - Malga Moline).

Dal 26 al 27 giugno (Crocetta - Q. 1864).

Dal 22 luglio 
all'11 settembre (Rovescio di Cima della Campanella).

Dal 19 al 23 ottobre (Baita dell'Aja).

Dal 29 novembre al 3 dicembre (Villa Bordignone [Bassano] - Il Merlo). 

 



 Anno 1918

Dal 19 febbraio al 23 settembre (Campese - Oliero - Tavernelle - Rettorgole - Schiavon - Case Rolni [Valle S. Floriano] - Contrada Spin [Fellette] - Garibollo - Colle Volpare - Case Minozzi - M. Campo Rossignolo - Osteria Puffele).

Dal 9 al 26 ottobre (Contrada S. Croce - C. Cantusso - Torrente Musone - Curogna).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

8

29

/

/

Anno 1917

6

20

5

15

Anno 1918

2

13

7

25

TOTALI Mesi 18 e giorni 2 Mesi 13 e giorni 10

 

RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA BATTAGLIA
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916
M. Vrsic - Basso Costone - Ex osservatorio austriaco (6 maggio - 31 dicembre)

8

8

3

56

192

39

Totale anno 1916 8 8 3 56 192 39
 
1917
Zona e battaglia dell'Ortigara (8 maggio - 18 ottobre)

8

20

/

76

385

36

Ripiegamento: M. Fior - Val Capra - Val Miela - Sbarramento val Vecchia - Roccioni Sasso Rosso - Cornone (24 ottobre - 31 dicembre)

3

8

2

16

70

150

Totale anno 1917 11 28 2 92 455 186
 
1918
Sbarramento val Vecchia - Cornone (1° gennaio - 18 febbraio)

2

5

/

16

126

20

Val Melago - M. Melago - Cima Cischietto - Col del Rosso (24 settembre - 8 ottobre)

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11

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Battaglia di Vittorio Veneto (27 ottobre - 4 novembre)

3

1

/

12

66

12

Totale anno 1918 5 6 / 28 203 32
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916

8

8

3

56

192

39

Anno 1917

11

28

2

92

455

186

Anno 1918

5

6

/

28

203

32

TOTALE GENERALE 24 42 5 176 850 257

 

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