Brigata Veneto

(255° e 256° Fanteria)

Costituita il 12 marzo 1917:
Il Comando di Brigata ed il 255°, dal deposito del 2° Fanteria; il 256°, dal deposito dell'11°.

ANNO 1917.

     Nella zona fra Merlengo, Volpago, Selva, Povegliano, Villorba, Paderno e Postioma affluiscono, verso la metà di febbraio, i vari battaglioni destinati a costituire la brigata Veneto, assegnata alla 57a divisione. Dal 15 al 18 aprile è trasferita, per via ordinaria, nella zona di Asiago, fra Conco, Costa, Crosara, Tortina e Vallonara, per portarsi nei giorni 2 e 3 maggio, in quella fra Stoccaredo, Zaibena e Campi di Mezzavia, ove è adibita a lavori di fortificazione.
     Il 3 giugno la brigata è inviata fra Campo Cavallo e Pian di Ronchetto, passando alla dipendenza della 13a divisione, cui è affidato il compito di impadronirsi delle posizioni nemiche di pianoro dello Zebio. La "Veneto" dovrà col 255° impadronirsi del ciglio di Val Galmanara a sud di q. 1778, collegandosi a sinistra con truppe della 25a divisione ed a destra con quelle della brigata Catania; il 256° sarà in riserva. Il giorno 8 il 255° assume il suo schieramento con il III battaglione a Croce S. Antonio, e gli altri due rispettivamente ad ovest (I) e a sud (II) del fortino "Sassari"; il 256° si porta nel bosco di S. Antonio ed il 9 si disloca a sud-ovest di Croce S. Antonio. Sferrato il giorno 10, l'attacco, riparti del I battaglione si lanciano con impeto verso le posizioni nemiche, ma le accidentalità del terreno rendono l'avanzata difficile e danno modo all'avversario di rendere più efficace la sua azione difensiva. La lotta s'impegna accanita, accorre in rincalzo il II battaglione, ma la reazione non scema d'intensità, sì che i riparti avanzati sono costretti a sostare ed a rafforzarsi sulle posizioni raggiunte, che il nemico tenta invano di riprendere il giorno successivo. Il 255° ha perduto 16 ufficiali e 245 militari di truppa. La notte sul 14 è sostituito in prima linea dal 256° e si porta a Pian di Ronchelle, per costituire poi rincalzo a Croce S. Antonio il giorno 16, in vista della nostra ripresa offensiva. Il 19, dopo conveniente preparazione di artiglieria, il I 256° inizia il suo attacco, ma è anch'esso colpito da nutrite scariche di mitragliatrici provenienti dalle quote 1706 e 1673. Ciò nonostante i suoi riparti e quelli del III, accorso in rincalzo, riescono a portarsi fin sotto la trincea avversaria, parando un vivace contrattacco nemico, ma più tardi la violenta reazione obbliga i nostri a ripiegare sulla linea di partenza, dopo aver perduto 21 ufficiali e 648 gregari quasi tutti del 256°.
     Nè esito favorevole riesce ad avere un colpo di mano tentato il 22 da due riparti arditi del 255° sul posto avanzato nemico collocato al vertice dell'imbuto prodotto dalla eslosione di una mina.
     Il 23 giugno la brigata, rilevata dalla "Pesaro", scende a riposo fra Campomulo e Passo Stretto, ove attende al suo riordinamento e compie lavori di sistemazione difensiva.
     Il 4 luglio il comando di brigata ed il 256° sono inviati a Campo Cavallo, ove il 9 si trasferisce anche il 255°. Il giorno 10 la "Veneto" è trasferita a C. Cornetta (sud di Enego). L'indomani inizia, dalla stazione di Cismon, il trasferimento per Strassoldo proseguendo di lì per Villanova dell'Iudrio, ove arriva il 13, alla dipendenza della 10a divisione.
     Nei giorni 19 e 20 riprende la marcia e per Campolongo si porta a Staranzano (34a divisione).
     Destinata a sostituire la "Mantova" sulla fronte dal mare a q. 89, esegue il movimento tra il 27 ed il 29.
     Nei giorni 14, 15 e 16 agosto è inviata nei pressi di Pieris (16a divisione) per proseguire il 22 per la zona Campolonghetto - Castions di Mure. Il 26 parte, per ferrovia, da Torre di Zuino il 256° diretto a Ronchi. Il 1° settembre sono inviati, con automezzi, a Pieris, il comando di brigata ed il 255°. La brigata, ripassata alla dipendenza della 34a divisione, assume, il 3 settembre, il comando dello sbarramento del vallone di Brestovizza, dalle falde di q. 146 al ciglione che va da q. 219 a Selo e le è commesso il compito della polizia del fondo di Val Brestovizza; deve inoltre consolidare con azioni metodiche e progressive, il possesso della linea marginale difensiva. Intanto la notte sul 4 il nemico, preceduto da intenso fuoco di artiglieria e di mitragliatrici, attacca ed occupa, dopo viva lotta, le quote 146 e 146 bis, minacciando di aggiramento la linea tenuta dal 256°, che è costretto a sgombrarla in parte.
     Sferrato il nostro contrattacco, in concomitanza di quello svolto dalle truppe operanti a destra, contro la q. 146, il 256° riesce, vincendo gravi ostacoli, a rioccupare la linea "1a" ove aveva lasciato alcuni suoi nuclei. La "Veneto", che ha perduto in detta operazione 15 ufficiali e 598 gregari, compresi i dispersi, è sostituita in linea dalla "Murge" il giorno 5 ed inviata nella zona di Pieris (28a divisione) per proseguire, il 9, per quelle di Terzo, S. Martino, Polzin e Malborghetto.
     Fra il 25 ed il 26 settembre essa ritorna a Ronchi (33a divisione) e nei due giorni successivi rileva in linea la "Murge" e qualche riparto della "Cosenza".
     Dopo un avvicendamento in trincea dei suoi battaglioni, la brigata il 15 ottobre è ritratta dalla prima linea ed inviata fra Mortesins (255°) e Saciletto (256°) ove intraprende un periodo d'istruzione e di allenamento.
     Il 26 passa alla dipendenza della 4a divisione ed è incaricata della sistemazione a difesa delle rive del Torre nei pressi di Viscone. Il 255° disloca, fra il 26 ed il 27, un battaglione a Visco, uno a Jalmicco ed il terzo sulla riva destra del Torre da Nogaredo fino alla confluenza del Torre col Natisone; il 256° lascia due battaglioni a Salicetto in riserva ed uno nelle trincee ad est di Ruda.
     Il 28, in seguito all'offensiva austro-tedesca, la brigata inizia il ripiegamento sulla linea del Cormor seguendo l'itinerario S. Vito, Visco, Privano, Bagnaria Arsa, Fauglio, Porpetto, Corniolo, Paradiso. Il 29 raggiunge il Cormor e si schiera per ala: il 255°, a sinistra, fino a 400 metri a sud di S. Andrat; il 256°, a destra, fino ad occupare Paradiso.
     Il 30 ottobre la "Veneto" riprende la marcia verso il Tagliamento ed il 31 è a Morsano, passando alla dipendenza della 45divisione. Il 1° novembre ha ordine di presidiare con un battaglione la linea del Tagliamento da Carbona a S. Paolo, tenendo gli altri nei pressi di Ramuscello. Il nemico apre il fuoco su Varmo ed in attesa di un suo attacco tutto il 256° si schiera, mentre il 255° si ammassa fra Saletto e Gavuzze. Il 5 novembre si riprende il ripiegamento e la brigata raggiunge la Livenza. Il 6, seguendo l'itinerario Lorenzaga, Motta di Livenza, ponte di Redigole, Brunesca, Piavon, Rustigne, Fagarè, S. Bartolomeo, si porta sulla destra del Piave ed il 17 si schiera da Salettuol sino a Casa Onesti col 255° in prima linea ed il 256° in seconda a Maserada.
     Il 10 le è affidata la difesa della Grave di Papadopoli e le sono assegnate una batteria da montagna, una compagnia pontieri ed il XIX battaglione d'assalto che è schierato nell'isola delle Grave.
     Il giorno 13 il nemico attacca di fronte alla Grave, obbligando la compagnia di testa del battaglione di assalto a ripiegare; più tardi il resto del battaglione è ritirato dall'isola; è tolto il ponte di Salettuol e sono ritirati i riparti inviati nell'isola per lavori di disboscamento. Il 16, alcune nostre pattuglie e riparti lavoratori ritornano alle Grave, ma sono di nuovo ritirati in vista di un'azione nemica. Il 256° è inviato temporaneamente a Pero alla dipendenza della brigata Caserta. Il 21 novembre i due reggimenti si sostituiscono nelle rispettive posizioni. Continuano le azioni di pattuglia ed i piccoli colpi di mano fatti dai riparti di linea, come quello dell'occupazione dell'isolotto "senza nome" a sud dell'isola di Murano avvenuto il 3 dicembre.
     Il 5 ed il 15 i reggimenti si scambiano nuovamente. Il 27 la "Veneto" assume la difesa di tutto il settore della divisione, rilevando i riparti in linea della "Cosenza" e schierandosi con tre battaglioni in 1a linea, due in 2a ed uno in riserva.                              

ANNO 1918.

     Il 6 gennaio la brigata, sostituita in linea dalla "Cosenza", si reca presso Treviso per un periodo di riposo e di riordinamento. Il 15 passa alla dipendenza della 31a divisione. Nelle notti sul 30 e sul 31 ritorna sulla consueta fronte al posto della "Cosenza". Fino al 14 giugno la "Veneto" si alterna con altre unità nella difesa del Piave, tenendo a bada il nemico colla solita attività delle sue pattuglie e con qualche ardito colpo di mano.
     Sferratosi, il 15, l'offensiva nemica preceduta da intensissimo tiro di preparazione, l'avversario, protetto dal denso fumo, riesce a porre piede sulle isole "Stromboli" e "Maggiore", dirigendosi verso Salettuol, costringendo i riparti ivi schierati ad un parziale ripiegamento. Altri nuclei nemici riescono ad avvicinarsi alla nostra linea verso Fontebasso e verso casa Pozzobon. Accorsi in linea i rincalzi e operato il nostro contrattacco con violenza pari all'immanenza del pericolo, il nemico, dopo lotta accanita e stretto in una morsa, è ricacciato al di là del fiume, dopo aver perduto 1037 prigionieri dei quali 30 ufficiali, cannoni, armi portatili e munizioni. Le perdite della brigata sono di 10 ufficiali e 280 gregari.
     Sostituita dalla "Puglie" e da altri riparti, nei giorni 21 e 23 giugno, si porta nella zona fra Villorba e Pezzan di Melma. Il suo contegno nella battaglia, oltre ad essere menzionato nella motivazione della medaglia d'argento al valor militare concessa alle sue Bandiere, è citato anche nel bollettino di guerra del Comando Supremo. Dal 14 al 16 agosto la brigata torna nel consueto settore ove riprende la sua attività. Il 28 settembre entra in linea, alla dipendenza tattica del 256° ed a sinistra della strada Maserada - Salettuol, il II battaglione del 332° reggimento di fanteria americano, che era stato dislocato nella zona di Varago fin dal giorno 14. Il 15 e 16 ottobre la brigata, sostituita dalla "Macerata", va a riposo nei pressi di Treviso. Il battaglione americano è ritornato a Varago fin dal 14. Il 19 la "Veneto" è spostata nella zona fra Casale sul Sile (255°) e Melma (256°), il 29 nei pressi di Varago ed il 30, iniziatasi la nostra vittoriosa avanzata, passa il Piave e sosta fra Rai e Fontanelle. Prosegue poi verso Visna ed il 31 giunge a Gaiarine, ove arrivano anche i due battaglioni del 256° che erano stati dislocati a sud di Campomolino, alla dipendenza della brigata Caserta. Il 2 novembre la "Veneto" prosegue per Prata di Pordenone, il 3 per Pescincanna e Fiume Veneto ed il 4 per Casarsa della Delizia, ove è fermata dall'armistizio "Badoglio".                 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

Alle Bandiere dei Reggimenti della Brigata Veneto (255° e 256° Fanteria):
     “Dopo fulgide prove di valore date a M. Zebio (giugno 1917) ed a Brestovizza (settembre 1917), nel ripiegamento dal Carso al Piave, con la salda disciplina ed il generoso eroismo, ricordarono all'imbaldanzito nemico la gloria del loro nome e le virtù dei fanti d'Italia. Al formidabile urto dell'avversario irrompente dal Piave, opposero, pronto e sanguinoso baluardo, il petto dei loro fieri soldati, potentemente contribuendo a contenere prima, e a infrangere poi, l'offensiva nemica. (Salettuol - Candelù, 15 - 22 giugno 1918)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

 BOLLETTINO DI GUERRA N. 1120 (18 giugno 1918, ore 13).

      "Nella giornata di ieri la 3a Armata ha sostenuto il poderoso sforzo nemico con l'usato valore.
     Di fronte a Maserada e a Candelù rinnovati tentativi di stabilire nuovi sbocchi sulla destra del fiume sono stati sanguinosamente respinti. Da Fossalta a Capo Sile la lotta ha imperversato fierissima e senza posa. Formidabili attacchi nemici si sono alternati con nostri contrattacchi; inizi di vigorose avanzate sono stati frantumati dalla nostra resistenza o arrestati da nostre azioni controffensive.
     La lotta ha sostato soltanto a tarda notte, le valorose truppe dell'Armata sono state strenuamente provate, ma l'avversario non ha potuto aumentare la breve profondità della fascia entro la quale da quattro giorni il combattimento imperversa. 1550 prigionieri sono restati nelle nostre mani.
     Gli aviatori hanno continuato a prodigarsi instancabili intervenendo efficacemente nella battaglia sotto la pioggia dirotta.
     Sul margine settentrionale del Montello rinsaldammo la nostra occupazione sul fiume fino a Casa Serena. Nel pomeriggio il nemico, dal saliente nord-orientale del monte, sferrò due attacchi in direzione di sud-ovest e di sud-est: il primo venne nettamente arrestato ad oriente della linea Segnale 279-nord-est di Giavera; il secondo fu contenuto immediatamente a sud della ferrovia S. Mauro - S. Andrea.
     Nella regione del Grappa respingemmo attacchi parziali nemici ed eseguimmo riusciti colpi di mano. Venne preso un centinaio di prigionieri.
     In fondo Val Brenta e ad oriente della Val Frenzela puntate nemiche furono prontamente arrestate.
     Al margine orientale dell'Altopiano di Asiago truppe nostre strapparono all'avversario il Pizzo Razea e le alture a sud-est di Sasso prendendovi circa 300 prigionieri; riparti nostri e del contingente francese attaccarono fortemente, guadagnando terreno, il Costone di Costalunga e vi catturarono alquanti nemici. Numerosi altri prigionieri vennero fatti più ad occidente da truppe britanniche.
     Il contegno delle truppe nostre ed alleate nella battaglia è ammirevole.
     Dallo Stelvio al Mare ognuno ha compreso che il nemico non deve assolutamente passare; ciascuno dei nostri bravi che difendono il Grappa ha sentito che ogni palmo dello storico monte è sacro alla Patria.
     Per le grandi giornate del 15 e del 16 giugno e per l'attacco al Tonale del giorno 13, fallito tentativo d'inizio dell'offensiva nemica, meritano speciale menzione ad esponente di tutti gli altri riparti: la 45a divisione di fanteria, le brigate di fanteria Ravenna (37°, 38°), Ferrara (47°, 48°), Emilia (119°, 120°), Sesia (201°, 202°), Bari (139°, 140°), Cosenza (243°, 244°), Veneto (255°, 256°), Potenza (271°, 272°); la 6a brigata bersaglieri (8°, 13°); il 78° reggimento di fanteria francese e particolarmente il primo battaglione; i reggimenti britannici Northumberland Fusiliers, Sherwood Foresters, Royal Warwick, Oxford and Bucks Light Infantry; il 13° reggimento di fanteria italiano (brigata Pinerolo); il 117° (brigata Padova); il 266° (brigata Lecce); il 2° battaglione del 108° fanteria francese; il 9° reparto d'assalto, i battaglioni alpini M. Clapier, Tolmezzo e M. Rosa e la 178° compagnia mitragliatrici.
     A tutte le artiglierie nostre ed alleate spetta particolarmente il vanto di avere spezzata la prima foga dell'assalto nemico. Speciale onore va reso alla 7a e 8a batteria del nostro 56° reggimento da campagna che, restate imperterrite sul Col Moschin circondato, si opposero al nemico sopra un'unica linea nella quale, a lato dei cannoni, artiglieri e fanti gareggiarono in bravura".

                                                                                                      Generale DIAZ.  

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
255° Reggimento Fanteria.
1 Capitano Albini Pietro Lungavilla Candelù, Piave 19-06-1918
2 Id. Sormano Umberto Biella M. Zebio 18-06-1918
3 Tenente Modenini Ismaele  Sanguinetto Osp. d. c. 5, 07-02-1918
4 Id. Sanguinetti Irmo Carrara Osp. d. c. 107, 22-10-1918
5 S. Ten. Stingone Francesco Mugnano del Cardinale Salettuol, Piave 15-06-1918
6 Aspir. Lazzaro Salvatore Davoli M. Zebio 10-06-1917
Ufficiali morti per malattia.
1 Capitano Vannelli Dr. Enrico (med.) Villafranca Lunigiana Osp. Chir. C.R.I. 08-10-1918
256° Reggimento Fanteria.
1 Maggiore Citro Vincenzo Montoro Inferiore Salettuol, Piave 15-06-1918
2 Capitano Cariati Francesco Melfi S. Paolo Marsiano, Tagliamento 03-11-1917
3 Id. Rovatti Antonio Carpi Brestovizza 02-09-1917
4 Tenente Prisco Michele  Torre Annunziata 34° Rep. Somegg. 01-09-1917
5 S. Ten. Barani Gaetano Spoleto M. Zebio 17-06-1917
6 Id. Castelli Teresio Alessandria Brestovizza 02-09-1917
7 Id. Ferranti Alfredo  Viterbo Id. 04-09-1917
8 Id. Langhi Giulio Borgomanero Salettuol, Piave 15-06-1917
9 Aspir. Angelini Tommaso Russi M. Zebio 19-06-1917
10 Id. Panizza Luigi ............... Id.
11 Id. *Rampone Filippo Altiano In prigionia 06-09-1917
12 Id. Urbani Luigi Venezia M. Zebio 19-06-1917
13 Id. Valdinoci Oreste Cesena Osp. Chir. N. 2, 31-08-1917
 

MILITARI DECORATI CON L’ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

COMANDO DI BRIGATA.

SCIPIONI SCIPIONE, maggior generale - commendatore – Zona di guerra, ottobre 1917 - novembre 1917.

256° REGGIMENTO FANTERIA.

MOGNO DOMENICO, colonnello - cavaliere – Salettuol (Treviso) 15 giugno 1918.

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

 

MEDAGLIA D’ARGENTO.

255° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 16 - Truppa, n. 26.

256° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 17 - Truppa, n. 12.

MEDAGLIA DI BRONZO.

255° Regg. Fanteria, Ufficiali e militari di truppa, n. 68.

256° Regg. Fanteria: Ufficiali e militari di truppa, n. 43.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. BURANDO Leopoldo, dal 18 febbraio al 15 ottobre 1917.
Magg. gen. SCIPIONI Scipione, dal 16 ottobre 1917 al 14 gennaio 1918.
Brig. gen. DE MARIA Nicola, dal 15 gennaio 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 255° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello CARRARA Carlo, dal 12 al 16 marzo 1917.
Colonnello CAPRA Gualtiero, dal 28 marzo al 5 maggio 1917.
Colonnello FONTE Roberto, dal 29 maggio al 17 giugno 1917.
Colonnello PONZINI Alighiero, dal 18 giugno al 23 settembre 1917.
Colonnello DE MARIA Nicola, dal 25 settembre 1917 al 14 gennaio 1918.
Colonnello MANENTI Luigi, dal 16 gennaio 1918 al termine della guerra.

COMANDANTI DEL 256° REGGIMENTO FANTERIA.

 Colonnello CAVERZANI Costantino, dal 12 marzo al 29 giugno 1917.
Colonnello ROTELLI Cesare, dal 1° luglio al 9 settembre 1917.
Colonnello MOGNO Domenico, dal 10 novembre 1917 al 24 giugno 1918.
Colonnello MANTELLINI Zoilo, dal 25 giugno 1918 al termine della guerra.

 
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.
255° REGGIMENTO FANTERIA
I° battaglione.
Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Romano Edoardo  06/03/17 11/06/17 Ferito.
Id. Caputo Vincenzo 25/07/17 26/10/17  
Ten. Col. Chiericati Giuseppe 27/10/17 13/05/18   
II° battaglione.
Maggiore Bucci Carlo 16/04/17 30/06/17  
Id. Camuzzi Alberto 23/07/17 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Capitano Forte Giovanni 16/04/17 31/07/17  
Maggiore Cicognani Clodio 09/11/17 21/04/18  
Id. Revoire Giovanni 27/07/18 12/08/18  
Id. Cicognani Clodio 13/08/18 al termine della guerra.  
256° REGGIMENTO FANTERIA.
I° battaglione.
Ten. Col. Lauretani Leopoldo 12/03/17 27/11/17  
Id.  Di Giovanni Carlo 28/11/17 18/02/18  
Maggiore Cerboneschi Cerbonesco 01/03/18 al termine della guerra.  
II° battaglione.
Capitano Tolino Giov. Battista 12/03/17 30/08/17  
Maggiore Jurle Vincenzo 01/09/17 19/11/17 Ferito.
Id. Citro Vincenzo 27/11/17 15/06/18 Caduto sul campo.
Ten. Col. Chiericati Giuseppe 17/10/18 al termine della guerra.  
III° battaglione.
Capitano Bartolo Vladimiro 12/03/17 12/12/17  
Maggiore Sammartino Federico 13/12/17 24/12/17   
Id. Barbolini Roberto 02/01/18 al termine della guerra.  
 

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1917

Dall'8 al 23 giugno (Settore M. Zebio [Croce di S. Antonio - Q. 1591] - Azione per l'occupazione del Ciglio di Val Galmarara).

Dal 3 al 4 settembre (Vallone di Brestovizza - QQ. 146 - 219 - Selo - Q. 144 - Azione a q. 146).

Dal 26 settembre al 14 ottobre (Flondar - Q. 97 - "Dolina Napoli" - Sablici - Q. 100).

Dal 27 ottobre al 31 dicembre (Offensiva austro-tedesca - Difesa del T. Torre [da sud di Nogaredo fino alla confluenza col Natisone] - Visco - Ialmicco - Ruda - Operazioni di ripiegamento: S. Vito - Visco - Privano - Bagnaria Arsa - Fauglio - Porpetto - Corniolo - Paradiso - Difesa sul Cormor - Ripiegamento verso il Tagliamento [Torsa - Ariis - Rivignano - Varmo - Madrisio - Morsano al Tagliamento] - Livenza - Piave [Salettuol - C. Onesti] - Difesa delle Grave di Papadopoli e Lovadina - Occupazione dell'"isolotto senza nome").

 Anno 1918


Dal 1° al 6 gennaio (Piave - Salettuol - C. Onesti - Grave di Papadopoli).

Dal 31 gennaio al 23 giugno (Piave - Salettuol - C. Onesti - Grave di Papadopoli - Battaglia del Piave).

Dal 14 agosto al 16 ottobre (Piave - Salettuol - Grave di Papadopoli - Palazzon - C. Rizzi - C. Rossi - C. Sgabello).

Dal 28 ottobre al 4 novembre (Borgo Furo - Vascon - Varago - Rai - Fontanelle - Visnà - Gaiarine - Prata di Pordenone - Fiume Veneto - Pescincanna - Casarsa della Delizia).

 Anno 1917

 Dal 12 marzo al 7 giugno (Merlengo - Volpago - Selva - Povegliano - Villorba - Paderno - Postioma. Trasferimento: Montebelluna - Roggia - S. Zenone degli Ezzelini - Onè - Vallonara - Marsan - Marostica - Conco - Crosara - Tortina - Stoccaredo - Zaibena - Campi di Mezzavia - Val Melago - Campo Cavallo - Pian di Ronchetto - Casare di Sotto).

Dal 24 giugno al 27 luglio (Campomulo - Passo Stretto - Campo Cavallo - C. Cornetta. Trasferimento: Cismon - Strassoldo - Villanova dell'Iudrio - Campolongo - Staranzano).

Dal 16 agosto al 2 settembre (Pieris - Campolonghetto - Castions di Mure - Villa Codis - Ronchi).

Dal 5 al 25 settembre (Pieris - Tezzo - S. Martino - Polzin - Malborghetto - Ronchi).

Dal 15 al 26 ottobre (Mortesins - Saciletto).

 

 Anno 1918

Dal 7 al 30 gennaio (Treviso).

Dal 24 giugno al 13 agosto (Villorba - Pezzan di Melma).

Dal 17 al 27 ottobre (Treviso - Casale sul Sile - Melma).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1917

4

1

5

19

Anno 1918

7

10

2

24

TOTALI Mesi 11 e giorni 11 Mesi 8 e giorni 13
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 255° REGGIMENTO 256° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1917

Settore M. Zebio - Azione per l'occupazione del Ciglio di Val Galmarara (8 - 23 giugno)

1

19

/

42

298

18

4

18

1

227

382

54

Settore Monfalcone - Viadotto [Compartimento Sambuco - QQ. 89 - 75 - 58 - 50 - 57 - 77] (28 luglio - 15 agosto)

/

/

/

8

18

/

1

1

/

6

86

/

Vallone di Brestovizza - Azione a q. 146 (3 - 4 settembre)

/

3

1

16

118

47

4

6

5

39

146

234

Flondar - Q. 97 - Sablici - Q. 100 (26 settembre - 14 ottobre)

/

1

/

4

8

/

/

/

/

/

16

/

Offensiva austro-tedesca - Operazioni di ripiegamento. Difesa sul T. Torre e sul Cormor - Ripiegamento verso il Tagliamento - Livenza - Piave - Salettuol - C. Onesti - Grave di Papadopoli e Lovadina (27 ottobre - 31 dicembre)

/

5

/

9

40

204

1

1

/

6

43

137

Totale anno 1917 1 28 1 79 482 269 10 26 6 278 673 425
 
1918
Piave - Salettuol - Grave di Papadopoli - C. Onesti - Battaglia del Piave (31 gennaio - 23 giugno)

4

15

/

28

236

61

2

8

/

47

151

72

Piave - Salettuol - Grave di Papadopoli (14 agosto - 16 ottobre).

1

1

/

1

17

1

/

/

/

/

14

/

Battaglia di Vittorio Veneto (28 ottobre - 4 novembre)

/

/

/

/

/

/

/

/

/

/

1

/

Totale anno 1918

5

16

/ 29 253 62 2 8 / 47 166 72

 

 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1917

1

28

1

79

482

269

10

26

6

278

673

425

Anno 1918

5

16

/

29

253

62

2

8

/

47

166

72

TOTALE GENERALE 6 44 1 108 735 331 12 34 6 325 839 497

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