Brigata Bologna

(39° e 40° Fanteria)

Sede dei reggimenti in pace: 39° e 40° Fanteria, Napoli.

Distretti di reclutamento: Alessandria, Ancona, Benevento, Cremona, Cuneo, 
                                 Firenze, Girgenti, Milano, Perugia, Sacile, Sassari.

 

ANNO 1915.

      La brigata, partita il 4 giugno 1915 dalla sua sede ordinaria (Napoli), insieme alla 19a divisione, X Corpo d’Armata, si trasferisce nella zona di Talmassons (2a Armata).
     L’11 giugno, la brigata occupa la testa di Ponte di Pieris, ove organizza a difesa le alture che dominano i ponti sull’Isonzo e quelle che proteggono da nord l'importante ferrovia Turriaco - Ronchi.
     Il 22 giugno, all’inizio della 1a battaglia dell’Isonzo, nella quale la 3a Armata attacca il margine dell’Altipiano Carsico, alla 19a divisione è assegnata la fronte Redipuglia - Fogliano.
     La brigata Bologna, il mattino del 23 giugno, dopo aver riattati i ponti sul Canale Dottori (Zona di Fogliano), sebbene ostacolata dal fuoco della fanteria e artiglieria nemica, si riunisce sull’argine della ferrovia Ronchi - Sagrado e con celere avanzata occupa Fogliano.
     I battaglioni II e III/39° si slanciano all’attacco della q. 92 di Castelnuovo e la occupano sloggiandone l’avversario mentre
il IV/40° (I) s’impossessa di primo impeto delle posizioni di Chiesa Diruta e q. 64 di Castelvecchio. Affrontando la viva resistenza nemica, i fanti della Bologna incalzano il nemico: il giorno seguente le compagnie 6a e 8del 39° si spingono sino ai reticolati di Castelnuovo senza poterli oltrepassare, ma, nel mattino del 25, il I/40°, dopo essersi aperta la strada attraverso le mine di cui è cosparso il terreno, rinnova il tentativo e con brillante attacco di sorpresa s’impossessa di quella importante posizione.
     Conquistato Castelnuovo, il 40° fanteria concorre con le brigate Pisa e Siena all’attacco della ridotta nord del paese, mentre il 39° amplia e rafforza il possesso di q. 92.
     890 uomini, dei quali 24 ufficiali, costituiscono il tributo di sangue offerto dalla brigata in questa 1a battaglia dell’Isonzo.
     Già nella seconda metà di luglio il Comando della 3Armata riprende, senza ulteriori indugi, la propria azione offensiva per non dar tempo all’avversario di riaversi dalle perdite subite nella precedente battaglia e per migliorare la situazione delle truppe che aggrappate lungo le pendici del margine dell’Altipiano Carsico, sono continuamente soggette alle offese del nemico sovrastante.
     Obiettivo principale dell’azione è la conquista del M. S. Michele, posizione importante, il cui possesso avrebbe facilitata la caduta di tutto il Carso, a sud, e del campo trincerato di Gorizia, a nord. 
     La 19a divisione, provvisoriamente assegnata all’Xl Corpo d’Armata, attacca S. Martino del Carso: i battaglioni II e III/39°, dopo vari tentativi infruttuosi, la sera del 19 luglio, con aspra e cruenta lotta, s’impossessano della ridotta nemica ad est di q. 92 e subito ne rovesciano la fronte.
     Contrattaccati dal nemico, lo respingono sanguinosamente e alla loro volta lo incalzano alla baionetta, avanzando ancora, in quel difficilissimo terreno, di circa 400 metri. Nè il 40° fanteria rimane inattivo: assegnato provvisoriamente alla 21a divisione, concorre col I battaglione alle operazioni che la brigata Regina conduce contro le pendici di S. Martino, mentre il IV battaglione, nel pomeriggio del 18, con brillante attacco, conquista uno dei trinceramenti nemici del Bosco Cappuccio. Da questa posizione lo stesso battaglione, rincalzato dal II, nelle prime ore del pomeriggio del 25, collegato a sinistra col 29° fanteria e a destra col 30°, può occupare definitivamente e sistemare validamente a difesa tutto il margine meridionale del M. Cappuccio.
     Il 2 agosto la brigata, che anche in questa 2a battaglia ha subito sensibili perdite (875 uomini, dei quali 24 ufficiali), si riunisce a Villesse in zona di riposo e, sempre alla dipendenza della 19a divisione, tornata a far parte del X Corpo, provvede a ricostituire e riordinare i propri reparti.
     Fino alla metà di ottobre nessun avvenimento importante: la Bologna si alterna con la brigata Siena nelle posizioni di Castelnuovo, che rafforza con assiduo lavoro, e svolge frequenti ricognizioni e azioni dimostrative verso le posizioni nemiche.
     In questo settore la brigata si trova ancora all’inizio della battaglia autunnale, che ha per iscopo di completare la conquista del campo trincerato di Gorizia, prima che i rigori invernali vengano ad interrompere le operazioni offensive.
     Il X Corpo avanza contro il formidabile groviglio di trincee e di difese del cosidetto "Pentagono" (q. 121 - q. 118 - q. 101 e q. 93) che il nemico ha costruito da lunga mano, a sbarramento degli accessi di Doberdò. Il 39° fanteria, dopo alcune azioni dimostrative eseguite nei giorni 18 e 19 ottobre, nelle prime ore del 21, collegato a sinistra con la brigata Siena e a destra col 63° fanteria, si lancia all’attacco della trincea nemica delle "Celle" e la occupa col IV battaglione, catturando circa 500 prigionieri. I reparti laterali non possono però seguirne l’esempio, perchè arrestati dai reticolati nemici, ancora intatti. Sebbene isolati e colpiti di fianco e di rovescio dal fuoco nemico, i valorosi fanti per circa tre giorni resistono ai violenti e tenaci contrattacchi dell’avversario, cedendo solo nella notte del 23. Ma la brigata non rinunzia al raggiungimento del proprio obbiettivo: il mattino seguente il 39° fanteria, rinforzato dal 40°, il cui I battaglione già nella giornata del 23 ha completata la conquista della ben munita trincea ad Ipsilon, rinnova l’attacco, rioccupa definitivamente la contesa posizione e prontamente la organizza a difesa mediante due trincee di raccordo, a protezione dei fianchi.
     Ulteriori tentativi fatti sino al 28 ottobre per allargare l’occupazione con la conquista della trincea dei Morti, quantunque condotti con perizia ed ardimento, non hanno fortuna.
     Il 7 novembre, il XIII Corpo sostituisce il I sul fronte S. Martino - M. Sei Busi e la Bologna, consegnate alla brigata Macerata le proprie posizioni, con tanto valore conquistate e così tenacemente mantenute, si riunisce a riposo nei pressi di Campolonghetto. Vi rimane poco tempo, perchè, riordinati i reparti, già il 23 novembre passa alla dipendenza della 31a divisione del XIII Corpo. Il 40° reggimento sostituisce pertanto il 16° fanteria nelle trincee di M. Sei Busi e concorre con le altre truppe della divisione a ripetute azioni dimostrative, tendenti ad impedire all’avversario eventuali spostamenti di forze verso il M. S. Michele, che viene ancora una volta attaccato dal nostro XI Corpo d’Armata. Il 39° fanteria costituisce riserva alla diretta dipendenza del XIII Corpo e il 4 dicembre col suo III battaglione sostituisce nelle trincee ad est di Redipuglia il 13° fanteria.
     Finalmente il 14 dicembre la brigata, che dall’ottobre ha perduto 1960 uomini dei quali 48 ufficiali, riceve il cambio dalla Chieti e si riunisce con la 19divisione X (Corpo d’Armata) a Castions di Mure - Molin di Ponte e Campolonghetto in zona di riposo, col vanto di poter legare alla sua storia la motivazione delle medaglie d’argento al valor militare concesse alle Bandiere dei suoi reggimenti per il contegno eroico tenuto nelle quattro prime e difficili battaglie del Carso.

ANNO 1916.

      Dato vivo impulso ai lavori di sistemazione delle linee arretrate, rinsanguati i propri reggimenti, addestrati i reparti con proficue istruzioni, il 25 gennaio, per ordine del Comando Supremo, la brigata abbandona la fronte Giulia e si trasferisce nella zona della Ia Armata, dislocata sulla fronte Trentina, dallo Stelvio alla Croda Grande (testata del Cismon).
     Dopo una breve sosta a Vezza d’Oglio (39°) e a Pisogne (40°), durante la quale la brigata forma, con i rinforzi avuti, un battaglione complementare per ciascun reggimento, l’8 marzo il 39° fanteria sostituisce in prima linea, fra le nevi e le tormente del Tonale, le compagnie di M. M. del V alpini. La brigata entra così a far parte della 5divisione, III Corpo d’Armata, e col 39° fanteria assume il fronte da q. 2733 del Tonale a q. 2013 dell’Alpe Paiola, mentre il 40°, che già ha dislocato il IV battaglione in Val Chiese alla dipendenza della 6a divisione, rimane a riposo con gli altri reparti nella zona Pisogne - Lovere.
     Sino ai primi giorni d’agosto i reggimenti si alternano nelle posizioni avanzate, senza prendere parte ad alcun fatto di notevole importanza.
     Col ritorno di migliori condizioni atmosferiche si riaccende la lotta. Nella notte sull’8 agosto, dopo violento bombardamento, il nemico attacca con forze prevalenti le nostre posizioni della Sella Tonale. Respinto sanguinosamente dal I/39°, riesce solo ad occupare, con largo impiego di mezzi e sacrificio di uomini, il posto avanzato di q. 2100.
     Temporaneo successo: nelle prime ore del mattino successivo, un nostro contrattacco ci dà nuovamente il possesso della contesa posizione.
     Alla metà di novembre la Bologna riceve il cambio sulle proprie posizioni dai reggimenti della brigata Marche (55° e 56°) e ritorna alla fronte Giulia dove, già il 26 dello stesso mese, si trova in prima linea nei trinceramenti di q. 126 (pendici nord del Volkonjak) dopo di aver sostituita la brigata Pinerolo (13° e 14°). Fa parte organicamente della 4a divisione, XI Corpo d’Armata, ma dipende tatticamente dalla 49a divisione.

ANNO 1917.

      Dopo un turno di trincea, (19 gennaio - 7 febbraio), trascorso senza avvenimenti importanti nelle linee del Veliki Hriback - q. 376 e dopo un periodo di riposo passato a Peteano - Boschini, il 26 marzo la Bologna viene assegnata alla 31a divisione, XIII Corpo d’Armata; dà il cambio alla brigata Re (1° e 2°) nelle trincee di Oppacchiasella - Castagnevizza, e vi svolge attiva vigilanza con frequenti azioni di pattuglie e audaci colpi di mano contro le trincee nemiche. Ai primi di maggio, dopo un breve periodo di riposo nella zona di Villesse, sempre con la 31a divisione, si trasferisce nelle trincee di Hudi Log, sostituendovi la brigata Lombardia (73° e 74°).
     Nella seconda metà di maggio ha inizio la nostra 10a offensiva dell’Isonzo: dopo che, in primo tempo, le truppe della 2a Armata avranno attaccato la fronte della zona di Gorizia (M. Kuk - M. Santo - M. S. Gabriele - M. S. Marco), la massa principale delle artiglierie verrà trasportata nel territorio della 3a Armata, che svilupperà così l’attacco principale, con obbiettivo la linea Trstely - Hermada. La 31° divisione ha il compito di puntare con direzione generale nord-ovest-sud-est sulla fronte Voiscizza Inferiore - Krapenca per poter quindi, assieme alle altre truppe del XIII Corpo, attaccare l’Hermada, aggirandone le difese.
     Collegata a destra colla brigata Lombardia e a sinistra con la 35a divisione, il 23 maggio la Bologna si slancia all’attacco e ed i battaglioni I e III/40°, subito rincalzati dal II/40° e dal III/39° avanzano sulla fronte Korite - q. 244, conquistano la 1a linea, travolgono il nemico catturandogli 200 prigionieri e puntano decisamente sulla 2a linea avversaria. Contemporaneamente i battaglioni I e II/39°, con audace e rapida azione, oltrepassano il vertice del saliente di Hudi Log, prendono all’avversario 500 prigionieri e gran numero di mitragliatrici, e, sebbene accerchiati da tre lati, respingono all’arma bianca i contrattacchi nemici. Nella notte del 24, però, essendo fallita l’avanzata delle truppe laterali, i reparti della Bologna, che hanno perduto 1175 uomini, dei quali 64 ufficiali, hanno l’ordine di rientrare nelle posizioni di partenza. Il valore dimostrato in tale occasione dalla brigata è ricordato nella motivazione della medaglia di bronzo al valor miitare alle Bandiere dei due reggimenti.
     Sostituiti sulle posizioni dalla brigata Cosenza (243° e 244°), i reggimenti della Bologna vengono inviati dopo un breve periodo di riposo a Redipuglia; tornano in trincea, con la 20a divisione (VII Corpo d’Armata) nel tormentato settore di Flondar, il 13 giugno e vi rimangono fino al 7 luglio; il 16 agosto sono dislocati: il 39° fanteria nel Vallone (27a divisione) e il 40° a sud di Oppacchiasella (54a divisione), ove partecipano alla nuova battaglia che impegna il nemico dall’Idria al Timavo.
     Le divisioni 27a e 54a fanno parte del XIII Corpo d’Armata, che si propone la conquista della linea nemica di Voiscizza, a cavallo del vallone di Brestovica. Il 22 agosto il 39°, dopo essersi attestato avanti alla q. 232 di Versic, col III battaglione attacca e occupa le posizioni nemiche di q. 246 e si rafforza su di esse, mentre i battaglioni I e II/40°, che hanno il compito di mantenere il contatto fra la brigata Lazio e la 14a divisione, conquistano la q. 244 e stabiliscono una linea quasi continua a 4 m. circa ad oriente di Korite. Costretti nella notte a retrocedere, perchè attaccati sul fianco da prevalenti forze nemiche, il mattino seguente, collegati colle truppe della 14a divisione, riconquistano brillantemente la posizione e la organizzano saldamente a difesa. Anche in questa 11a battaglia la brigata subisce sensibili perdite (485 uomini, dei quali 26 ufficiali).
     Dopo un alterno periodo di riposo e di turni di servizio in prima linea, nelle trincee di Jamiano - Flondar, dove il 13 ottobre respinge un attacco nemico, la brigata, che nei mesi di settembre e ottobre viene a trovarsi successivamente alla dipendenza della 58a, 28a e 21a divisione, il 26 ottobre è dislocata, con la 33a divisione, sulla destra del torrente Stella, fra Titiano e Precenicco.
     Durante l’avanzata austriaca dall’Isonzo al Tagliamento, il 29 ottobre, con la 33a divisione entra a far parte del Corpo d’Armata speciale Di Giorgio e, rinforzata da un battaglione del 137° fanteria (brigata Barletta), si schiera lungo la linea Villuzza - Ragogna - Muris - Collo Lungo, col compito di coprire ad ogni costo il ponte di Pinzano
     In tali posizioni la brigata resiste tenacemente agli attacchi dei reggimenti di due divisioni nemiche, sino a che, interrotto nella giornata (ore 11,25) del 1° novembre il ponte di Pinzano, è costretta, dopo strenua resistenza a cedere; solo 800 uomini riescono a ripassare il Tagliamento.
     Attorno a tali residui della brigata (due compagnie per ciascun reggimento) si riuniranno i nuovi fanti della Bologna per prepararsi alle battaglie della riscossa e della vittoria; stremati residui, ma sufficienti però a consegnare ai nuovi compagni, coi gloriosi vessilli, la tradizione purissima che si riassume nel motto: "audaci nell’offensiva, eroici nella difesa". 

ANNO 1918.

      Completata e riorganizzata, alla dipendenza della 15a divisione, la brigata Bologna, il 21 e 22 gennaio col 39° fanteria dà il cambio al 14° Gruppo Alpino allo sbarramento di V. Damoro e col 40° sostituisce nelle trincee a sud di M. Asolone il 12° Gruppo Alpini, passando così a far parte della 47a divisione.
     Sostituita a sua volta dalla brigata Massa Carrara (251° e 252°), la brigata Bologna, dopo un breve riposo e un non lungo periodo di permanenza nelle trincee di M. Cosenet - Croce di Lebi - Malga Valpore di Cima e di Fondo e Col dell’Orso, dove l’11 maggio un gruppo di arditi del 40° fanteria si impossessa di un posto nemico catturando prigionieri ed armi, il 4 giugno, sempre con la 47a divisione, XXX Corpo d’Armata, occupa nel territorio della 8a Armata, in previsione di una eventuale offensiva nemica, i capisaldi della linea difensiva arretrata Venegazzù - La Contea - Postioma. Il 15 giugno infatti il nemico sviluppa nella zona montana, nel tratto V. Brenta - Grappa, e attraverso il Piave, nel territorio del Montello e di Zenson - S. Donà, tre attacchi convergenti che, secondo i suoi piani, avrebbero dovuto dargli, col completo crollo della nostra fronte, il sicuro possesso della pianura veneta e forse la vittoria decisiva.
     Il grande concentramento di forze e di mezzi gli consente nei primi giorni di battaglia di occupare, non senza grave sacrificio di uomini, la parte nord-occidentale del Montello dove, nella giornata del 18 giugno, si accinge a riordinare le proprie forze per puntare dall’alto su Treviso. La ferrea volontà dell’Esercito italiano vuole altrimenti e riesce ad imporsi al nemico. Il giorno 19, l’8a Armata italiana, col XXII e XXX Corpo, si lancia alla riscossa. Il 39° fanteria, provvisoriamente assegnato alla 50a divisione, occupa saldamente la trincea del Cavalletto sullle pendici nord-est del Montello, vi ferma il nemico, si spinge al contrattacco e avanza circa un chilometro, ricuperando ingenti materiali bellici, precedentemente abbandonati. Contemporaneamente i battaglioni II e III/40°, rimasti con la 47a divisione, insieme alla brigata Lombardia, con epico attacco occupano le posizioni di C. Bandiera, ma a sera, contrattaccati da prevalenti forze nemiche, debbono nuovamente abbandonarle. Ulteriori tentativi non hanno fortuna, ma il 23 giugno, i fanti della Bologna, incalzando il nemico in ritirata raggiungono completamente la linea marginale del Piave.
     Sostituita dalla brigata Pisa (29° e 30°), e nuovamente riunita alla dipendenza della 47a divisione, (XXX Corpo d’Armata, 4a Armata), dopo un breve periodo di riordinamento e completamento nella zona di Porcellengo, la Bologna, che in questa battaglia ha perduto 1349 uomini, dei quali 33 ufficiali, si alterna sino all’ottobre nelle posizioni di Malga Valpore, di Cima e di Fondo, Col dell’Orso e Alto Vallone di Boccaor con le brigate Ravenna (37° e 38°), Umbria (53° e 54°) ed Emilia (119° e 120°).
     Nella battaglia finale la 4a Armata deve agire fra Brenta e Piave con obbiettivo il corridoio Primolano - Arten - Feltre, per ottenere così la separazione delle masse austriache del Trentino da quelle del Piave. Il XXX Corpo d’Armata con la sua ala sinistra, formata dalla 47a divisione, deve raggiungere pertanto lo sbocco di V. Stizzon che domina appunto il solco Primolano - Feltre. Il 24 ottobre la Bologna si slancia all’attacco della fronte V. Stizzon - M. Forcelletta. Le posizioni, rafforzate da lunga mano, sono potenti e il nemico si difende disperatamente, ad oltranza. A sera, tuttavia, è occupata la cresta di M. Forcelletta, mentre, dopo tre giorni di incerta lotta, nel pomeriggio del 26, col concorso del battaglione Alpini M. Pelmo, anche tutte le posizioni del Col del Cuc sono in nostro possesso. I violenti contrattacchi nemici non hanno effetto: il 31 ottobre la brigata, travolte le ultime difese nemiche a Malga Fossa di Confin e Val di Pez, incalza il nemico, avanza in Val Stizzon ed occupa Feltre, catturando 963 prigionieri e grande quantità di materiale bellico; il 2 novembre si spinge sino al Col del Melone - Altin e al Col della Croce.
     Il 3 novembre questa zona viene assegnata alla 9a Armata e la brigata si riunisce con la 47a divisione a Feltre, dove si trova alla cessazione delle ostilità. 

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

 Alle Bandiere dei Reggimenti della Brigata Bologna (39° e 40° Fanteria):

      “Con superbo impeto di valore, primi occuparono l’orlo dell’Altopiano Carsico a Castelnuovo, e in successivi aspri e ripetuti cormbattimenti, spezzarono più volte l’ostinata resistenza nemica, conquistando fortissimi trinceramenti e agevolando, con la propria, l'avanzata di altri reparti (23 giugno - 31 luglio e 21 - 23 ottobre 1915)".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 66).

MEDAGLIA DI BRONZO.

 Alle Bandiere dei Reggimenti della brigata Bologna (39° e 40° Fanteria):

      “Dopo aver superato con slancio travolgente più ordini di trinceramenti nemici, contribuivano validamente alla conquista di una importante posizione avversaria, facilitando così, a prezzo di gravi sacrifici di sangue, il conseguimento della vittoria. (Carso - Saliente di Hudi Log, maggio 1917)".

(Boll. Uff., dell'11 novembre 1921, disp. 71).

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1262 (1° novembre 1918, ore 12).

     La battaglia continua e si estende. L’avversario mantiene intatta la resistenza dallo Stelvio all'Astico; vacilla sull’Altopiano di Asiago, è in rotta sul rimanente della fronte protetto più dalle numerose interruzioni stradali che dalle retroguardie irresistibilmente travolte dalle nostre truppe che si lanciano entusiaste al veloce inseguimento. Batterie nostre portate rapidamente avanti e artiglierie catturate battono intensamente l’avversario sfruttando tutta la gittata dei loro cannoni.
     Le divisioni di cavalleria, annientate resistenze nemiche sulla Livenza e ristabiliti i passaggi, marciano al Tagliamento.
     La 6a Armata, entrata ieri in azione con la brillantissima avanzata della brigata Ancona (69° - 70°) in fondo Val Brenta, ha fortemente attaccato l’avversario su tutta la fronte.
     La 4a Armata è padrona della depressione di Fonzaso. La brigata Bologna (39° - 40°) alle ore 18,30 di ieri sera è entrata in Feltre.
     La 12a Armata, sboccata dalla stretta di Quero e dai monti, si collega sul Piave colla 4a e coll’8a.
     L’8a Armata, scesa nella valle del Piave a sud di Belluno, ha reparti impegnati alla depressione di Fadalto che colonne leggere stanno brillantemente aggirando per Farra d’Alpago.
     All’ala destra della fronte la 3a Armata, prolungata verso la Costa dal reggimento Marina, ha occupato tutta la intricata zona litoranea che il nemico ha in parte allagata ingombrando il rimanente di reticolati e sbarramenti. Una pattuglia di marinai ha raggiunto Caorle.
     Stormi di aeroplani precedono le truppe nell’inseguimento bombardando e mitragliando le colonne nemiche.
     Il numero dei prigionieri catturati cresce continuamente, quello dei cannoni supera i 700.
     Il bottino è immenso; il suo valore potrà essere valutato in miliardi.

                                                                                                                            Generale DIAZ.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA.
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte

39° Reggimento Fanteria.

1 Ten. Col. Rodighiero Giovanni Asiago 19a Sez. San. Cassegliano 18-07-1915
2 Maggiore Civetta Grato S. Stefano 27a Sez. San. S. Pietro 23-08-1917
3 Id. Manzo Ignazio Milano Malga Valpore 06-05-1918
4 Id. Trinchieri Marco Casale Monf. Hudi Log 23-05-1917
5 Capitano Bartolotta Gaetano Aidone (C.) Montello 19-06-1918
6 Id. Bignozzi Adriano Modena Id. 20-06-1918
7 Id. Colotti Andrea Padova Col dell'Orso 13-07-1918
8 Id. De Cicco Giovanni Napoli Osp. d. c. 64, Cassegliano 19-07-1915
9 Id. Giordano Carlo Napoli Osp. d. c. 63 Turr. 24-06-1915
10 Id. Lombardi Carlo Airola Col de Cuk 25-10-1918
11 Id. Ricciardi Gennaro Napoli Osp. d. c. 64, Cassegliano 18-07-1915
12 Id. Rossetti Giuseppe Sassuolo Montello 19-06-1918 
13 Id. Sabatini Giuseppe Pistoia Hudi Log 23-05-1917
14 Tenente Alessi Giuseppe Roma Montello 19-06-1918
15 Id. Battista Giulio Cesare Napoli M. Sei Busi 21-10-1915
16 Id. Cannone Giuseppe Pistoia Q. Innomin., Carso 23-08-1917
17 Id. De Caro Domenico Noci Polazzo 18-07-1915
18 Id. De Socio Giovanni Campobasso Q. 200, Carso 02-12-1916
19 Id. Falugi Gino Figline Ambul. chirur. n°5 22-08-1917
20 Id. Fornaro Baldassarre Santorso Col del Cuk 26-10-1918
21 Id. Macchi Luigi Cassano Magnago Q. Innomin., Carso 22-08-1917
22 Id. Moriconi Romolo Camaiore Col del Cuk 26-10-1918
23 S. Ten. Baistrocchi Dino (d.) Pontevivo Hudi Log 24-05-1917
24 Id. Bertolucci Enrico Ponte S. P. Montello 20-06-1918
25 Id. Caccavalle Mario Napoli M. Sei Busi 28-10-1915 
26 Id. Caprioli Dino Napoli Id. 21-10-1915
27 Id. Chimenti Graziano Altopascio 31a Sez. San., S. Pietro Isonzo 23-08-1917
28 Id. Ciaramella Domenico Afragola Id. 24-05-1917
29 Id. Ciocca Enrico Avellino Castelnuovo 20-07-1915
30 Id. *Cotronei Valentino Messina Osp. di Imola 18-11-1915
31 Id. D'Agruma Antonio S. Marco L. Castelvecchio 25-06-1915
32 Id. De Arcangelis Achil. Arpino M. S. Michele 14-07-1915
33 Id. De Angelis Achille Bari S. Pietro Isonzo 22-10-1915
34 Id. Di Cesare Antonio Bari Q. Innomin., Carso 23-08-1917
35 Id. Fiormonti Roberto Collepardo Col del Cuk 30-10-1918
36 Id. Gallandi Carlo Roma S. Martino, Carso 23-07-1915
37 Id. Gilardi Luigi Cassano d'A. Cima Cajez, Tonale 26-04-1916
38 Id. Manganelli Achille Osimo Hudi Log 24-05-1917
39 Id. Marini Marco Cortiglione Id. 23-05-1917
40 Id. Migliori Luigi Milano Q. Innomin., Carso 23-08-1917
41 Id. Pedicini Silvio Napoli Montello 20-06-1918
42 Id. Piccione Enrico Taranto Castelnuovo 27-06-1915
43 Id. Rendina Federico Napoli Montello 20-06-1918
44 Id. *Russo Antonio Rocca Basc. In mare (pir. Minas) 15-02-1917
45 Id. Striano Francesco Caserta Castelnuovo 29-06-1915
46 Id. Tempesta Vittorio Roccasecca Osp. d. c. Cassegl. 29-07-1915
47 Aspir. Alberti Alberto  Cori Q. Innomin., Carso 23-08-1917
48 Id. Comi Luigi Milano Oppacchiasella 03-04-1917
49 Id. Cozzolongo Domenico Napoli Col del Cuk 24-10-1918
50 Id. Ferrari Bruno Langhirano Hudi Log 15-05-1917
51 Id. Ferrero Bernardino  Torino Q. 126, Carso 31-01-1917
52 Id. Galasso Nicola Barletta Boscomalo 23-05-1917
53 Id. Iacopini Pasquale Ponzano d. Montello 19-06-1918
54 Id. Scano Luigi Villamar Hudi Log 15-05-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 Maggiore Pascazio Francesco / / 23-07-1918
2 Capitano Gallo Alberto Castrovillari Napoli 04-02-1918
3 Id. Paolillo Vincenzo Napoli Id. 15-10-1917
4 Tenente Bello Vito Cellino Id. 05-02-1917
5 S. Ten. Tedeschi Alfonso Sepino Brescia 21-01-1918

40° Reggimento Fanteria.

1 Capitano Monti Paolo Rongio Paderno d'Asolo 20-08-1918
2 Id. Mucci Emilio Sepino M. Sei Busi 23-10-1917
3 Tenente Astarita Michele Gaeta M. S. Michele 04-07-1915
4 Id. Caropreso Rocco Paduli Montello 20-06-1918
5 Id. Cuppini Giovanni Ravenna Dolina Cesana 14-05-1917
6 Id. Fabbri Luigi Brisighella Castagnevizza 25-05-1917
7 Id. Fugazza Mario S. Giorgio Id. 23-05-1917
8 Id. Garau Giov. Cesare Cagliari Pod Koriti 23-05-1917
9 Id. Gargiulo Ernesto Napoli M. Tonale 19-06-1916
10 Id. Latesorina Antonio Ostuni Castagnevizza 23-06-1917
11 Id. Maresca Armando Napoli Id. 23-05-1917
12 Id. Mastri Paolo Pavullo Id.
13 Id. Ossorio Roberto Stilo Hudi Log 30-08-1917
14 Id. *Ricci Luigi Macerata Osp. Montagnana 15-11-1918
15 Id. Sanfelice Mario Viadana Castagnevizza 23-05-1917
16 Id. Scalvanti Carlo Pisa Osp. d. c. n° 48, Cresp. 25-07-1918
17 S. Ten. Adolia Arturo Avellino M. Forcelletta 28-10-1918
18 Id. Albuzzi Luigi Rocco Lentato S.S. Polazzo 21-10-1916
19 Id. Amodio Luigi Napoli Polazzo 23-10-1915
20 Id. Broso Amedeo Rosarno Boscomalo 23-05-1917
21 Id. Calascibetta Vincenzo Cefalù Korite, q. 244 23-08-1917
22 Id. Calienno Mario Napoli Bosco Cappuccio 25-07-1916
23 Id. Capobianco Crescenzo Napoli Sella Tonale 02-05-1916
24 Id. Cobelli Alfonso Nocera Bosco Cappuccio 25-07-1916
25 Id. Conte Guglielmo Napoli Castelnuovo 27-10-1915
26 Id. Frangipani Mario  Campobasso Bosco Cappuccio 19-07-1916
27 Id. Fusco Rocco Vitulano Bosco Cappuccio 14-07-1916
28 Id. Mancuso Fabrizio Cissone Castelnuovo 23-10-1915
29 Id. Mariconta Alberto Napoli Bosco Cappuccio 20-07-1916
30 Id. Martino Venceslao Sepino M. Forcelletta 25-10-1918
31 Id. Mattioli Luigi Viadana Sella Tonale 02-05-1916
32 Id. Moccia Giustiniano Campobasso Osp. d. c. 64, Pinzano 07-10-1917
33 Id. Molea Onofrio New York Stelvio 12-11-1916
34 Id. Nacchera Domenico Messina M. S. Michele 04-07-1915
35 Id. Pasquali Giulio Pietracat. Hudi Log 24-08-1917
36 Id. Pastore Narsete S. Leucio Bosco Cappuccio 13-07-1916
37 Id. Peralda Antonio Cagliari Id. 04-07-1916
38 Id. Risi Vincenzo Ortanova Korite 22-08-1917
39 Id. Rocchi Achille Orsago Trincea dei Morti 22-10-1916
40 Id. Schirru Pietro Cagliari S. Martino del Carso 27-07-1915
41 Id. Siervo Giuseppe Lagonegro M. S. Michele 21-07-1916
42 Id. Spagnoli Augusto Berceto M. Tonale 19-06-1916
43 Id. Tebaldi Alberto Berceto Volcovnjak 01-01-1917
44 Aspir. Bonelli Serafino (disp.) Torino Pinzano 01-11-1917
45 Id. De Angelis Ugo Napoli Polazzo 23-10-1917
46 Id. Lombardi Oreste (disp.) Morcone Pinzano (Piave) 31-10-1917
47 Id. *Mammolino Giuseppe Napoli In prigionia 28-05-1917
48 Id. Pace Nicola (disp.) Lanciano Castagnevizza 23-05-1917
49 Id. Prinetto Michele Torino Id.
50 Id. Rossi Giuseppe Caldiero Id. 26-05-1917
51 Id. Spaccamonti Alfredo Roma Korite 23-08-1917
52 Id. Tosto Salvatore Aci Catena Castagnevizza 23-05-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 S. Ten. Brin Carlo Napoli Cervignano 25-10-1917
2 Id. Pacilio Domenico Villapiana Osp. San Giovanni 30-11-1917

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

     

 39° REGGIMENTO FANTERIA.

Tenente ALESSI GUIDO, da Roma:

     "Volontario di guerra, prese parte ad importanti azioni, animato sempre da grande entusiasmo ed amor di Patria.
     Sebbene febbricitante, volle partecipare ad una importante azione ove, con sommo sprezzo del pericolo, fu sempre fra i combattenti nei momenti più pericolosi della lotta. Trovatosi presso una compagnia assai provata, della quale era caduto il comandante, assumeva il comando del reparto e ne incorava gli uomini, incitandoli a vendicare il loro capitano, poscia li lanciava all’attacco. Spintosi quindi arditamente in ricognizione fra le linee nemiche attraverso terreno insidiosissimo, fra il violento fuoco di numerose mitragliatrici, riusciva a segnalare in tempo un movimento aggirante sul fianco destro, sicchè fu possibile sventare la mossa. Ripetutamente co1pito da una raffica di mitragliatici, cadeva gloriosamente sul campo, gridando:"Non pensate a me, avanti sempre, per la grandezza d’Italia; compagni, oggi abbiamo vendicato Caporetto". — Montello, 19 giugno 1918.

(Boll. Uff., del 13 ottobre 1922, Disp. 61)

 

MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE.

MEDAGLIA D’ARGENTO.

 39° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 72 — Truppa, n. 73; 

40° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 43 — Truppa, n. 56.

MEDAGLIA DI BRONZO.

 39° Regg. Fanteria, n. 206 - 40° Regg. Fanteria, n. 151.

COMANDANTI DELLA BRIGATA.

Magg. gen. MARCHETTI Adolfo, dal 24 maggio al 15 luglio 1915.
Magg. gen. QUAGLIA Matteo, dal 29 luglio al 20 ottobre 1915 (ferito).
Magg. gen. VIGLIANI Alessandro, dal 6 novembre 1915 al 7 aprile 1917.
Colonnello brig. CORDERO MONTEZEMOLO Demetrio, dal 9 aprile al 24 maggio 1917 (ferito).
Magg. gen. TESEI Giuseppe, dal 5 giugno al 22 agosto 1917 (ferito).
Colonnello brig. ROCCA Carlo, dal 25 agosto al 1° novembre 1917.
Colonnello brig. PAGLIANO Camillo, dal 26 novembre 1917 al termine della guerra.

 COMANDANTI DEL 39° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello BERNARDI Alfonso, dal 24 maggio al 30 giugno 1915 (ferito).
Ten. colonnello RODIGHIERO Giovanni, dall'8 luglio al 18 luglio 1915 (caduto sul campo).
Colonnello CAMPOLIETI Nicola, dal 16 agosto al 16 ottobre 1915 (ferito).
Colonnello TRAMONTANO Pietro, dal 25 ottobre al 2 novembre 1915.
Colonnello RATI Giuseppe, dal 3 novembre 1916 al 10 febbraio 1917.
Colonnello FERRARIS Innocenzo, dal 20 febbraio al 4 settembre 1917.
Colonnello MAMELI Goffredo, dal 5 settembre all'11 novembre 1917.
Colonnello CANDINI Umberto, dal 27 novembre al 20 dicembre 1917.
Colonnello NAPOLETANO Gaetano, dal 20 dicembre 1917 al termine della guerra.
 COMANDANTI DEL 40° REGGIMENTO FANTERIA.

Colonnello VECCHIO Clemente, dal 24 maggio al 26 novembre 1915.
 Colonnello SALICE Francesco, dal 28 novembre 1915 all'11 luglio 1917.
Colonnello MARINI Edoardo, dal 12 luglio al 25 ottobre 1917.
Colonnello CALVI Guido, dal 25 ottobre al 31 novembre 1917.
Colonnello DI LABIO Domenico, dal 3 dicembre 1917 al 19 giugno 1918 (ferito).
Colonnello BLOISE Alessandro, dal 23 giugno al 31 ottobre 1918.
Colonnello MARTELOTTA Vito, dal 31 ottobre 1918 al termine della guerra.

 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

 

39° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Abolito Antonio 06/06/15 14/06/15  
Maggiore Cogorani Romolo 19/07/15 01/10/15  
Ten. Col. Speranza Vincenzo ottob. 1915 08/09/16  
Maggiore Anglois Federico 23/11/16 20/04/17  
Id. Trinchieri Marco aprile 1917 23/05/17 Caduto sul campo.
Id. Civetta Grato 30/07/17 23/08/17 Id.
Id. Manzo Ignazio 10/12/17 06/05/18 Id.
Id. Pascazio Francesco 21/05/18 23/07/18  
Capitano Castrignano Renato 24/07/18 30/10/18  
Ten. Col. Rosi Giulio 30/10/18 al termine della guerra.  

II° battaglione.

Maggiore De Florio La Roca Luigi 06/06/15 23/07/15 Ferito. 
Id. Di Bona Domenico 01/09/15 13/11/15  
Id. Ziccardi Pilado 02/03/16 29/04/16  
Ten. Col. Scotti Luigi 30/04/16 17/05/16  
Maggiore Paradissi Carosso 24/06/16 21/07/16  
Ten. Col. Provale Mario 27/07/16 29/08/16  
Maggiore Innocenti Pio 05/02/17 17/02/17  
Id. Dardano Silvio 18/07/17 21/08/17 Ferito.
Id. Lamberti Zanardi 28/08/17 12/09/17  
Id. Cocilovo Francesco 21/05/18 24/07/18 Ferito.
Capitano Lhiamard Luigi 10/10/18 al termine della guerra.  

III° battaglione.

Maggiore Pacelli Severo 06/06/15 10/12/15  
Id. Rega Cosimo 02/03/16 08/09/16  
Ten. Col. Antonietti Pietro 01/12/17 23/01/18 Ferito. 
Maggiore Tenca Luigi 05/02/18 al termine della guerra.  

40° REGGIMENTO FANTERIA.

I° battaglione.

Maggiore Iannaccaro Carlo maggio 1915 luglio 1915   
Capitano Raffa Vito luglio 1915 sett. 1915  
Maggiore Palumbo Antonio ottob. 1915 luglio 1917  
Ten. Col. Mameli Goffredo luglio 1917 sett. 1917  
Maggiore Donofrio Angelo sett. 1917 ottob. 1917  
Id. Bazzano Armando nov. 1917 marzo 1918  
Id. Mazzi Ildovaldo marzo 1918 giugno 1918  
Ten. Col. Brasioti Romolo giugno 1918 al termine della guerra  
Dal 1° novembre al 24 dello stesso mese il reggimento, riunito in unico battaglione, fu comandato dal Capitano Cerruti Guido.

II° battaglione.

Ten. Col. Magliulo Angelo maggio 1915 02/06/15  
Capitano Rocchetti Francesco giugno 1915 luglio 1915  
Maggiore Teggia Droghi Oreste agosto 1915 ottob. 1916 Ferito. 
Capitano Del Giudice Giovanni ottob. 1916 febbr. 1917  
Maggiore Principe Carlo Felice febbr. 1917 agosto 1917  
Capitano Vincitore Michele sett. 1917 ottob. 1917  
Id. Coppa Piero ottob. 1917 al termine della guerra.  

IV° battaglione (nel maggio 1917 assume la denominazione di III battaglione).

Ten. Col. Russo Adolfo maggio 1915 giugno 1915 Ferito. 
Capitano Lezzi Luigi giugno 1915 sett. 1915  
Maggiore Lezzi Luigi sett. 1915 agosto 1916  
Capitano Cagianelli Giuseppe agosto 1915 nov. 1916  
Ten. Col. Maenza Francesco nov. 1916 febbr. 1917  
Maggiore Salomone Felice febbr. 1917 maggio 1917 Ferito. 
Capitano Levi Giulio 23/05/17 luglio 1917  
Id. Moggio Teodoro luglio 1917 ottob. 1917  
Maggiore Mercurelli Alfredo ottob. 1917 maggio 1918  
Capitano Bonanno Nicolò maggio 1918 /  
Id. Civella Pietro / luglio 1918  
Id. Bonanno Nicolò luglio 1918 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 10 giugno al 1° agosto (S. Canziano - Castelnuovo - S. Michele - q. 92).

Dal 7 al 27 settembre (Castelnuovo).

Dal 7 ottobre all'8 novembre (Castelnuovo).

Dal 22 novembre al 14 dicembre (M. Sei Busi - Redipuglia - Turriaco).

 Anno 1916

Dall'8 marzo al 14 novembre (M. Tonale - Vezza d'Oglio - Vallarsa).

Dal 26 novembre al 31 dicembre (Volkovniack - Q. 126).

 

 Anno 1917

Dal 1° al 18 gennaio (Volkovniak).

Dal 19 gennaio al 7 febbraio (Veliki Hribak - q. 376).

Dal 23 marzo al 16 aprile (Oppacchiasella - Castagnevizza).

Dal 4 maggio al 25 maggio (Hudi Log).

Dal 13 giugno al 7 luglio (Settore di Flondar).

Dal 17 al 25 agosto (Hudi Log - Versic).

Dal 24 settembre al 18 ottobre (Settore Comarie - Roccione - Valle di Beistovizza).

Dal 29 ottobre al 14 novembre (M. Ragogna - Pinzano - Polcenigo - Vittorio).

 

 

 Anno 1918

Dal 22 gennaio al 2 marzo (Val Damoro - M. Asolone).
 
Dal 12 aprile al 30 maggio (Col dell'Orso - Malga Valpore - Croce di Lebi).

Dal 4 al 25 giugno (Venegazzù - Postioma - Cavalletto - Montello).

Dal 17 luglio al 21 agosto (Malga Valpore - Col dell'Orso - Alto Vallone di Boccaor).

Dal 5 ottobre al 4 novembre (M. Casonet - Malga Valpore - Croce di Lebi - Valle Stizzon - Feltre).

 Anno 1915

Dal 2 agosto al 6 settembre (Villesse - Campolongo).

Dal 28 settembre al 6 ottobre (Villesse - Fogliano).

Dall'8 novembre al 21 novembre (Campolonghetto - Armellino).

Dal 15 dicembre al 31 dicembre (Castion di Mure - Campolonghetto).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio all'8 marzo (Campolonghetto - Castion di Mure - Edolo - Vezza d'Oglio - Tirano).

Dal 15 novembre al 25 novembre (Santo Stefano - Sdraussina - Chiopris).

 

 Anno 1917

Dal 9 gennaio al 18 gennaio (Vallone - Peteano - Boschini).

Dall'8 febbraio al 22 marzo (Sdraussina - Gradisca - Clanjano).

Dal 17 aprile al 4 maggio (Fogliano - Villesse).

Dal 26 maggio al 12 giugno (Porpetto - Castions di Strada Redipuglia - Vermigliano).

Dall'8 luglio al 16 agosto (Papariano - Porpetto - Lestizza - San Pietro sull'Isonzo).

Dal 26 agosto al 23 settembre (Armellino - Mortesins - Romans).

Dal 19 al 28 ottobre (Fauglis - Porpetto - Latisana - Pinzano - Comino).

Dal 15 novembre al 31 dicembre (Zona Treviso).

 Anno 1918

Dal 1° al 21 gennaio (Zona Camposampiero - S. Giustina in Colle - Borghi - Carmignano di Brenta).

Dal 3 marzo all'11 aprile (Val dei Lebi - Serraglio).

Dal 31 maggio al 3 giugno (Crespano - Borgo - Spina - Bessica).

Dal 26 giugno al 16 luglio (Porcellengo - S. Floriano - Guardiaboschi).

Dal 22 agosto al 4 ottobre (Crespano - Vallà - Trevignano - Guardiaboschi).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

2

21

2

15

Anno 1916

9

18

2

17

Anno 1917

5

/

7

5

Anno 1918

5

28

4

10

TOTALI Mesi 23 e giorni 7 Mesi 16 e giorni 17
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA 39° REGGIMENTO 40° REGGIMENTO
Ufficiali Truppa Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
1a battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio)

4

10

/

46

353

/

3

7

/

99

391

15

S. Michele (8 - 17 luglio)

1

2

/

10

55

/

2

1

/

18

38

2

2a battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 1° agosto)

7

12

/

102

434

20

6

5

2

32

201

54

Castelnuovo (7 settembre - 17 ottobre)

/

3

/

30

251

/

/

3

/

29

251

/

3a battaglia dell'Isonzo (18 ottobre - 3 novembre)

4

21

3/3

106

802

168

7

10

/

53

451

74

M. Sei Busi (5 novembre - 13 dicembre)

/

/

/

3

27

/

/

/

/

13

71

/

Totale anno 1915 16 48 3/3 297 1922 188 19 26 2 244 1403 145
 
1916
Tonale (8 marzo - 14 novembre)

1

1

/

70

51

38

5

1

/

11

19

/

Volkovniak (26 novembre - 31 dicembre)

1

/

/

13

32

/

/

3

/

10

30

/

Totale anno 1916 2 1 / 83 83 38 5 4 / 21 49 /
 
1917
Volkovnjak - Hudi Log (1° gennaio - 11 maggio)

2

2

/

36

149

/

1

2

/

16

80

/

10a battaglia dell'Isonzo (12 - 26 maggio)

9

25

1/1

101

801

219

13

28

9/9

299

805

50

Flondar (13 giugno - 8 luglio)

/

1

/

4

91

/

/

1

/

6

100

/

11a battaglia dell'Isonzo (19 - 26 agosto)

8

24

2/2

75

623

158

4

25

4/4

41

496

151

Dal 24 settembre al 18 ottobre

/

/

1/1

/

15

/

1

/

/

2

32

/

Battaglia dall'Isonzo al Piave (24 ottobre - 5 novembre)

/

/

67/58

/

/

2302

2

/

69/53

/

/

2565

Totale anno 1917 19 52 71/52 216 1679 2679 21 56 82/66 364 1513 2766
 
1918
Val Damoro - Col dell'Orso (22 gennaio - 24 maggio)

1

9

/

18

90

1

/

5

/

15

73

/

Battaglia del Piave (15 - 24 giugno)

8

11

3/3

378

838

166

2

9

1/1

30

344

/

Col dell'Orso (18 luglio - 23 ottobre)

1

4

/

21

87

/

2

1

/

10

29

/

Battaglia di Vittorio Veneto (24 - 31 ottobre)

5

8

/

54

155

21

1

12

2/1

37

263

42

Totale anno 1918 15 32 3/3 471 1170 188 5 27 3/2 92 709 42
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

16

48

3

297

1922

188

19

26

2

244

1403

145

Anno 1916

2

1

/

83

83

38

5

4

/

21

49

/

Anno 1917

19

52

71

216

1679

377

21

56

82

364

1513

2766

Anno 1918

15

32

3

471

1170

2679

5

27

3

92

709

42

TOTALE GENERALE 52 133 77/68 1067 4854 3282 50 113 87/68 721 3674 2953

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