Brigata Pistoia
(35° e 36° Fanteria)
Sede dei reggimenti in pace: 35° Fanteria, Bologna - 36° Fanteria: Modena.
Distretti di reclutamento: Arezzo, Barletta, Benevento, Bologna, Campobasso, Como,
Macerata, Massa, Modena, Napoli, Novara, Pavia, Siracusa, Trapani.
ANNO 1915. |
Da Bologna e Modena, sedi ordinarie di pace dei suoi reggirnenti, la brigata Pistoia si trasferisce sin dal 13 maggio alla frontiera e si disloca nella zona Percotto - Pavia d’Udine, alle dipendenze della IIa divisione.
Iniziatesi le ostilità, la divisione, dopo aver passato il confine il 24 maggio, procede verso la testa di ponte di Gorizia, ove è fermata dal nemico schierato su quelle alture, già organizzate a difesa. Alla Pistoia è affidato l’attacco del Podgora: il 10 giugno il 35° fanteria inizia con slancio l’assalto, ma il nutrito fuoco di fucileria ed il tiro aggiustato delle artiglierie avversarie arrestano le truppe del reggimento ai reticolati intatti, infliggendo loro perdite gravi (26 ufficiali e 600 uomini di truppa). L’abnegazione e lo spirito di sacrificio attestati con tanto tributo di sangue son ricompensati colla concessione della medaglia d’argento al valor militare alla Bandiera del 35°.
Riusciti vani i primi assalti, le nostre truppe si afforzano nelle posizioni raggiunte e si dispongono ad un investimento metodico della testa di ponte di Gorizia. Compiuti i preparativi, con gli scarsi mezzi disponibili, si inizia, lungo tutta la linea dell’Isonzo, la serie degli attacchi per superare le difese avversarie. Ha luogo così fra il 23 giugno e il 7 luglio, la 1a battaglia dell’Isonzo, durante la quale l'assalto al Podgora (q. 240) è tentato dal 36° fanteria con un battaglione del 35° in rincalzo; ma anche questa volta l'insufficienza di mezzi per aprirsi i varchi attraverso le difese accessorie e la robustezza delle posizioni avversarie rendono vano ogni ardimento e gli attaccanti sono costretti a ripiegare nelle trincee di partenza, con sensibili perdite.
Nella seconda metà di luglio l’azione offensiva contro la q. 240 del Podgora viene ripresa (2a battaglia dell’Isonzo: 19 luglio - 10 agosto); l’assalto, eseguito dal reggimento CC. RR., che ha in rincalzo il II/36°, frutta risultati di poco rilievo in confronto delle gravi perdite.
Fra l’agosto e l’ottobre le nostre truppe, mettendo a profitto l’esperienza acquistata a prezzo di tanto sangue nei primi mesi della campagna, apprestano con rinnovata fede nuovi mezzi per il proseguimento delle operazioni offensive necessarie per impadronirsi della linea dell’Isonzo. Nella seconda metà di ottobre si svolge la 3a battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre) e la brigata Pistoia, alla dipendenza della 12a divisione, attacca con 4 battaglioni in prima linea e 2 (I e II del 36°) in riserva divisionale le posizioni del Podgora fra Calvario - Cappelletta - q. 240. Dopo qualche azione dimostrativa, fra il 25 e il 29 ottobre, vengono condotti decisi assalti, che permettono ad arditi reparti del 35° fanteria di irrompere nelle trincee nemiche; queste, però, più volte prese e perdute nel corso di combattimenti accaniti, battute dal tiro violento dell’artiglieria nemica, debbono alfine essere abbandonate. Il 30 ottobre gli Austriaci attaccano alla loro volta le nostre posizioni sul Calvario, ma sono respinti. Nuovi assalti eseguiti dai fanti della Pistoia ai primi di novembre permettono loro di impadronirsi, il giorno 2, di qualche elemento di trincea. Rilevanti sono le perdite della brigata Pistoia durante la 3a battaglia dell’Isonzo: (2000 uomini e 8 ufficiali fuori combattimento). Fra il 10 novembre e il 10 dicembre (4a battaglia dell’Isonzo), con azione metodica e tenace si tenta di nuovo di avanzare, sgretolando gradatamente le difese nemiche; ma a malgrado dello spirito di sacrificio e della incrollabile tenacia che le anima, le truppe, stanche della lotta, che dura quasi ininterrotta dal luglio, ed avversate da condizioni atmosferiche pessime, conseguono solo lievi progressi, dopo aver sacrificato circa 1500 uomini dei quali 50 ufficiali.
Dopo un breve periodo di riordinamento nella zona di Pradis, la brigata rientra in linea ad Oslavia, il 10 dicembre.
ANNO 1916. |
In gennaio, durante un turno di trincea nelle linee di Oslavia, la brigata respinge brillantemente un attacco tentato dal nemico il 14 e 15 contro le posizioni di q. 133. Inviata a riposo il 26 gennaio nella zona fra Prì Fabrisu e Valerisce e viene poi trasferita il 10 febbraio nei pressi di Codroipo, alla dipendenza della 2a divisione.
Iniziatasi frattanto nel Trentino l’offensiva austriaca, la Pistola viene chiamata in quella zona per concorrere ad arginare l’irruzione del nemico che, superate le nostre linee avanzate, minaccia d'irrompere nella pianura Veneta: il 22 maggio la brigata inizia il trasferimento portandosi a Verona, il 26 raggiunge la destra dell’Astico; il 29 è nella zona di Thiene; il 2 giugno trovasi schierata a cavaliere dell'Astico, fra Rocchette e Caltrano, a sbarramento della valle, ed il 4 si sposta verso la linea Schiri - M. Cengio, ove il nemico è penetrato, fin dalla sera precedente, nelle nostre posizioni.
Ivi, appena giunti, due battaglioni del 36° prendono parte al contrattacco, ma l’azione non ha completo successo e, soltanto il 9 giugno, la brigata con un nuovo attacco, riesce ad occupare Schiri ed a progredire sul margine est di M. Cengio; in fine, il 25 giugno, avendo il nemico iniziata la ritirata, reparti del 35° reggimento, unitamente ad altri della 33a divisione (brigate Udine e Padova), rioccupano il pianoro del Cengio. Il 29 giugno la Pistoia, che ha subito in queste azioni perdite notevoli (circa 800 uomini dei quali 21 ufficiali), scende a riordinarsi nella zona di Cogollo, rimanendovi in riposo fino al 24 luglio.
Ritornata in Prima linea il 26 ed occupate le posizioni dalle pendici del Tonezza alle pendici di Rotzo, a sbarramento della valle d’Astico, il 29 luglio, mentre la 9a divisione svolge un attacco tendente alla conquista del M. Cimone, la brigata fa eseguire, da piccoli reparti, vivaci azioni offensive che portano all'occupazione di alcuni trinceramenti avanzati del nemico (osteria del Vento - C. Pierini) sulla strada di Tonezza. La Pistoia rimane poi in linea anche nei mesi successivi senza prendere parte ad avvenimenti notevoli, eccettuato un attacco tentato dal nemico contro le posizioni di Pedescala, nella notte del 21 agosto; questo periodo è tuttavia contraddistinto da attività di pattuglie, intensificata dal 10 al 12 ottobre per assecondare una operazione intrapresa dal V Corpo nella zona del Pasubio.
Dall’11 al 21 dicembre viene inviata nella zona tra Caltrano e Cogollo per riordinarsi, ed il 22 ritorna in linea nello stesso settore.
ANNO 1917. |
Nei mesi di gennaio, febbraio, marzo e fino al 19 aprile la brigata alterna i suoi reparti nel servizio di prima linea nel settore di Val d’Astico; fra il 9 e il 10 di maggio viene inviata per ferrovia nei pressi di Udine. Destinata al settore di Monfalcone, nella notte sul 22 maggio inizia il trasferimento alla fronte assegnatale (Flondar, q. 145) per prendere parte alla 10a battaglia dell’Isonzo (12 maggio - 8 giugno). Dalle nuove posizioni intraprende l’attacco dell’Hermada tra q. 289 e q. 234, nella direzione Flondar - Medeazza; ma il mattino del 26 il nemico, tentando prevenire la nostra azione, attacca la linea fra q. 146 e Flondar, presidiata dal 36° fanteria, il quale non solo resiste saldamente, ma contrassalta l’avversario e lo respinge, catturandogli 150 prigionieri. L’indomani (27) un violento fuoco nemico di sbarramento arresta i reparti della brigata, che tentano l’occupazione di q. 175; dopo una fiera lotta i fanti della Pistoia riescono solo a progredire di poco sulle pendici della contrastata quota. Nuovi tentativi, eseguiti nelle giornate del 28 e 29 non hanno miglior fortuna e i reparti, decimati dal tiro delle artiglierie, debbono infine ripiegare sulle posizioni di partenza, dopo aver perduto in quattro giorni di lotta ininterrotta più di un terzo dei loro effettivi (54 ufficiali ed oltre 2000 uomini di truppa). Nei giorni seguenti la brigata viene ritirata in 2a linea come riserva, ed il 13 giugno inviata a riposo, prima a Selz - Ronchi e poi nella zona Bertiolo - Lestizza (Udine).
Ma all’inizio dell'11a battaglia dell'Isonzo (17 agosto - 12 settembre) la Pistoia è chiamata a novelle prove. Inviata nel settore di Hudi Log, fra il 22 agosto e l’8 settembre, essa sostiene aspri combattimenti, riportando sensibili perdite (oltre 1000 uomini, dei quali 28 ufficiali); passa quindi a S. Pietro dell’Isonzo, quale riserva di Corpo d’Armata.
Ritorna in trincea nello stesso settore il 23 settembre e vi rimane fino a che, il 17 ottobre, non viene mandato a riposo a Villa Vicentina - Codroipo; il 27 ottobre è in Carnia nel settore Val Resia, allorchè si manifesta la pressione del nemico che, fin dal 24, ha sfondate le nostre linee, incuneandosi profondamente nella fronte della 2a Armata.
L’avanzata nemica in val Raccolana mette in critica situazione le due divisioni schierate in quella zona (36a e 63a) ed il ripiegamento reso ormai inevitabile, viene effettuato sotto la protezione della brigata Pistoia, schierata sulle importanti posizioni di M. Sflincis.
Il 29 ottobre, abbandonata Resiutta e le difese di M. Sflincis, i fanti della Pistoia si ritirano in Perfetto ordine verso Stazione per la Carnia, facendo saltare gallerie ferroviarie, ponti e fronteggiando validamente l’avanzata nemica. Il giorno 30 essa è schierata sulla destra del Tagliamento dalla depressione di Mena a Bordano, a cavallo di M. Festa e M. S. Simeone; ivi fra il 31 ottobre e il 3 novembre reparti rapidamente riordinatisi, si oppongono efficacemente ai ripetuti tentativi compiuti dal nemico per passare il fiume, ed il 4 novembre proteggono la ritirata della 36a e 63a divisione, che ripiegano nella conca di S. Francesco, in Valle Arzino.
Intanto gli Austro-tedeschi, superate le nostre difese sul Tagliamento a Pinzano, rimontano la valle Arzino alle spalle delle divisioni 36a e 63a; altre truppe nemiche, scese nel canale di Socchieve (Tagliamento) superano le difese di M. Verzegnis e per Val Preone, giungono da nord in Valle Arzino. Circondate da ogni parte, le due divisioni cercano il 5 novembre di aprirsi un varco combattendo: il 36° fanteria ed elementi della brigata Parma costituiscono la colonna di avanguardia, diretta su Clauzetto; mentre il Comando della brigata, col 35° fanteria ed altri elementi, forma la retroguardia nella conca di S. Francesco.
In questa tragica situazione il 36°, quantunque assottigliato e privo di rifornimenti da qualche giorno, trova ancora l’energia di attaccare con vigore a Pielungo; sopraffatto da forze superiori, riceve l’ordine di ripiegare e di avviarsi per la mulattiera di S. Vincenzo (Canale di Cina) verso Tramonti in Val Meduna, ove intanto era stato avviato il grosso delle due divisioni; ma inseguito e avviluppato da ogni parte, sprovvisto di munizioni, con le truppe stanchissime, viene quasi totalmente catturato.
Il Comando della brigata ed il 35°, in condizioni analoghe a quelle del 36°, sostituiti nella conca di S. Francesco da elementi della brigata Lombardia, si avviano pure il mattino del 6 per la mulattiera di S. Vincenzo, ma il nemico stringe da ogni parte i valorosi reparti, così che anche i resti del 35° e il Comando della brigata vengono sopraffatti e catturati dopo strenua resistenza.
Le Bandiere dei due reggimenti, il carreggio, parte delle salmerie, già inviate per il piano verso Maniago, sino dal 31 ottobre, vengono per via raccolti, assieme ad altri elementi, dal Comando del XII Corpo d’Armata ed inviati a Treviso e, successivamente, Cittadella, a Bolzano Vicentino.
Il 24 novembre gli ultimi supestiti della brigata iniziano per via ordinaria, il movimento per trasferirsi nella zona di Parma ed il 6 dicembre si stabiliscono a Monticelli, Villanova, Marano (Parma).
Un mese dopo, con complementi forniti dalla brigata Venezia, con battaglioni di marcia avuti dal reparto mitraglieri Fiat e dai depositi dei reggimenti, la brigata è ricostituita.
ANNO 1918. |
Dopo un lungo periodo di riordinamento e di istruzione la brigata, assegnata alla 26a divisione, ritorna in prima linea, fra il 26 aprile e il 4 maggio, nel settore di M. Altissimo (fra il Garda e la Val Lagarina); ivi trovasi allorchè il nemico nel giugno 1918 sferra l’ultima grande offensiva dall’Astico al mare (15 - 24 giugno) che avrebbe dovuto annientare, nell’intenzione del comando nemico, l’Esercito Italiano ed obbligare l’Italia a ritirarsi dal conflitto. Il mattino del 15 giugno reparti d’assalto avversari, preceduti da un intenso tiro di preparazione di artiglieria, attaccano e conquistano la posizione di q. 703 (nord di Dosso Casina) tenuta da reparti del 36° fanteria. I difensori vengono in gran parte uccisi e catturati e solo il pronto accorrere dei rincalzi impedisce al nemico ulteriori progressi. Nella notte sul 18 il XXIX Reparto d’assalto tenta, col concorso di alcuni elementi della brigata, la riconquista della q. 703, ma l’azione, benchè energicamente condotta, non riesce (viene poi rinnovata con successo il 4 agosto dall’anzidetto reparto d’assalto).
Il 18 luglio la brigata si reca per un periodo di riposo nella zona M. Postemone - M. Vignola e vi rimane fino ai primi di settembre; inviata poi, nel settore di Brentonico, si schiera col 35° a sinistra (sottosettore Castione) ed il 36° a destra (sottosettore Coste di Tierno). La monotonia del servizio di trincea viene frequentemente interrotta in questo periodo da continua attività di pattuglie: fronteggiano la brigata truppe di cavalleria appiedate, fra le più solide dell’Impero, e le difese nemiche su tutta la fronte sono rafforzate da reticolati percorsi da corrente elettrica, che rendono arduo ogni colpo di mano. Malgrado ciò il nemico viene continuamente molestato dai nostri, che frequentemente irrompono nelle sue posizioni. Infatti il 14 ottobre, in pieno giorno, una pattuglia del 35° fant. penetra nel villaggio di Sano, distante mezz’ora di cammino dalle nostre linee, e cattura una mitragliatrice: all'alba del giorno successivo il villaggio viene attaccato da un plotone del 36° e da un plotone del XXIX Reparto d'assalto: il presidio avversario è sopraffatto e i nostri, a malgrado del fuoco di sbarramento delle artiglierie nemiche, rientrano incolumi con 16 prigionieri.
Il 23 ottobre la brigata estende la sua occupazione anche al settore Fortini sulla sinistra Adige (da Serravalle al pianoro Fortini verso q. 1352), mandandovi il III/36°.
Il giorno seguente ha inizio la battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 4 novembre): durante la prima fase della battaglia, che si compendia nella asprissima lotta svoltasi sul massiccio del Monte Grappa per attirarvi le riserve nemiche, la Ia Armata dispone che i reparti in linea mantengano costantemente il contatto con l’avversario, per evitare che questo cerchi, con una ritirata improvvisa, di sottrarsi alla pressione dei nostri.
Pertanto all’alba del 27 ottobre i due plotoni d’assalto della brigata (8 ufficiali, 100 uomini) scavalcando il reticolato, non percorso in quel momento, a causa di un guasto, dalla corrente elettrica, piombano sul vasto abitato di Tierno, ne vincono l'ostinata resistenza e scacciano il nemico dalla metà occidentale del paese. I due plotoni rientrano quindi nelle linee di partenza, portando indietro i loro morti ed i loro feriti. Il diario del Comando del XXIX Corpo d’Armata e della 1a Armata notano concordi "il contegno degli ufficiali e della truppa è stato ammirevole). Perdite : 3 militari di truppa morti; feriti: 2 ufficiali e 30 uomini di truppa.
Anche il 1° novembre la linea nemica viene energicamente attaccata alle pendici di M. Giovo.
Infine il 2 la brigata riceve l’ordine di attaccare alle 15 la fronte fra Tierno e Villa Salvotti col concorso di una compagnia del XXIX Reparto d’assalto, che deve agire lungo la riva destra dell'Adige verso Villa Salvotti.
Dopo brevissima preparazione d’artiglieria, alla quale il nemico vivacemente risponde, viene sferrato l'assalto. Il 35° occupa Sano e Tierno, catturando una cinquantina di prigionieri: una compagnia entra anche in Mori, ma, contrattaccata, deve ripiegare. Durante la notte l’oscurità assoluta impedisce di conseguire, in quel terreno rotto ed intricato, altri progressi; ma al primo albeggiare del 3, il 36° occupa, sulla linea di resistenza principale del nemico, Villa Salvotti, e vi cattura 200 prigionieri, un’altra cinquantina sono catturati a Mori Vecchio; la brigata avanza ancora, insieme col 17° gruppo da montagna, e raggiunge col grosso Villa Lagarina e con pattuglie Trento. Vengono catturati senza resistenza altre centinaia di prigionieri. Le truppe combattono e marciano senza tregua dal pomeriggio del 2; tuttavia un ordine del Comando del XXIX Corpo d’Armata richiede loro "un altro sforzo supremo", raggiungere cioè Trento per le undici dell'indomani: per l'ora stabilita la brigata, senza incontrare resistenza, occupa le alture di Piè di Castello (destra Adige) oltre Trento.
RICOMPENSE. |
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Alla Bandiera del 35° Reggimento Fanteria: | |
“Attaccando i fortissimi trinceramenti nemici del Podgora (Gorizia) fu eroico nello slancio, tenace nel respingere i contrattacchi, impavido nel sopportare gravissime perdite (10 giugno 1915)”. (Boll. Uff., del 12 agosto 1916, disp. 66). |
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA. | ||||
N° | Grado | Cognome e Nome | Luogo di nascita | Luogo e data di morte |
35° Reggimento Fanteria. |
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1 | Maggiore | Ricci Giovanni | Asti | Podgora 16-06-1915 |
2 | Capitano | Alessandrini Amedeo | Torino | Oslavia 25-01-1916 |
3 | Id. | Bagolini Bruno | Ancona | Podgora 10-06-1915 |
4 | Id. | Fanti Luigi | Roma | Q. 145, Carso 23-05-1917 |
5 | Id. | Sacchetti Sisto | Orte | Podgora 10-06-1915 |
6 | Id. | Susi Leopoldo | Introdacqua | Id. 28-10-1915 |
7 | Tenente | Anzalone Domenico | S. Cataldo | Thiene 10-08-1916 |
8 | Id. | Bellavita Emilio | Perugia | Podgora 10-06-1915 |
9 | Id. | Berardi Francesco | Palo del C. | Q. 145, Carso 23-05-1917 |
10 | Id. | Cacciarru Emilio | Iglesias | Osp. di Castel S. Pietro 30-04-1918 |
11 | Id. | Comparetto Antonio | Prizzi | M. Cengio 10-06-1916 |
12 | Id. | Conti Gino | Empoli | Podgora 03-06-1915 |
13 | Id. | Ippolito Nicola | Poggio Reale | Q. 145, Carso 26-05-1917 |
14 | Id. | Vignoli Guido | Arezzo | M. Cengio 08-06-1916 |
15 | S. Ten. | Barocchi Luigi | Firenze | Podgora 28-10-1915 |
16 | Id. | Barbanti Guido | Pesaro | S. Floriano 21-11-1915 |
17 | Id. | Battaglioni Giuseppe (disp.) | Monteveglio | Oslavia 12-12-1915 |
18 | Id. | Bellini Sante | Fiorenzuola | Osp. Vicenza 26-11-1915 |
19 | Id. | Benso Cesare | Voghera | Oslavia 14-01-1916 |
20 | Id. | Buganelli Mario | Bologna | Podgora 23-10-1915 |
21 | Id. | Curile Luigi | Finale Borgo | Q. 145, Carso 06-06-1917 |
22 | Id. | D'Amato Giuseppe | S. Angelo (Avellino) | Podgora 21-11-1915 |
23 | Id. | Dellavalle Federico | Genova | Id. 19-06-1915 |
24 | Id. | Di Carpegna Pietro | Roma | Id. 21-11-1915 |
25 | Id. | Faietti Ermes | Milano | Besagno 01-11-1918 |
26 | Id. | Fedeli Vittorio | Melzo | Podgora 20-10-1915 |
27 | Id. | Filosi Vincenzo (disp.) | Caltanissetta | Q. 145, Carso 29-05-1917 |
28 | Id. | Friggeri Arrigo | S. Agostino | Podgora 20-10-1915 |
29 | Id. | Gambara Guido | Palermo | Id. 27-11-1915 |
30 | Id. | Greco Nicola | Napoli | Oslavia 16-01-1916 |
31 | Id. | Grifalconi Narciso | S. Giorgio in Bosco | Podgora 02-11-1915 |
32 | Id. | Maiolatesi Amedeo | Corinaldo | M. Cimon 29-07-1916 |
33 | Id. | *Nicolari Pantaleo | Firenze | Osp. Vicenza 22-12-1915 |
34 | Id. | Pasciucco Rocco | Stigliano | Podgora 26-10-1915 |
35 | Id. | Raspanti Giuseppe (disp.) | Urbino | Podgora 13-11-1915 |
36 | Id. | Rosso Ubaldino | S. Cipriano | Id. 10-06-1915 |
37 | Id. | Saint Cyr Carlo | Roma | Id. 28-10-1915 |
38 | Id. | Tamagnini Mario | Reggio E. | M. Giove 14-09-1918 |
39 | Id. | Tastel Giuseppe | Cormor | Podgora 28-10-1915 |
40 | Id. | Tonesi Alfredo | Salerno | Id. 10-06-1915 |
41 | Id. | Tovini Guido | Cividate C. | Id. 03-11-1915 |
42 | Id. | Ugolotti Aurelio | Langhirano | Id. 22-11-1915 |
43 | Id. | Vantadori Alfredo | Cremona | Id. 09-06-1915 |
44 | Id. | Zuppa Manlio | La Maddalena | Osp. Mossa 22-11-1915 |
45 | Id. | Zurlo Vincenzo | Campobasso | M. Cimon 29-07-1916 |
46 | Aspir. | Borghi Aldo (disp.) | Bologna | Malga Sorgente 04-05-1918 |
47 | Id. | Ferrari Giuseppe | Roma | 12a Sez. San. 27-10-1915 |
48 | Id. | Libertini Vincenzo | Caivano | Vipulzano 18-01-1916 |
49 | Id. | Palmerini Ottorino | Granaglione | Selo 05-09-1917 |
50 | Id. | Raffa Cesare (disp.) | Milano | Podgora 20-11-1915 |
51 | Id. | Sabaino Pietro | Castelnovo | Osp. Mossa 13-11-1915 |
Ufficiali morti per malattia. |
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1 | Tenente | Bellini Emilio | Chiari | Osp. d. c. 240, 17-10-1918 |
2 | Id. | Luciani Tito | Viterbo | Trento 15-11-1918 |
3 | S. Ten. | Pompilio Mario | S. Martino | Osp. d. c., Ollo 23-12-1915 |
4 | Id. | Rossi Ulderico, (med.) | / | Osp. d. c. 48, 27-09-1918 |
5 | Id. | Scapelliti Attilio | Palizzi | Osp. Palizzi 04-04-1916 |
6 | Id. | Speranzon Arturo | Treviso | Osp. n° 129, 01-10-1917 |
7 | Aspir. | Tartarini Giulio | Roma | Osp. Roma 04-03-1917 |
36° Reggimento Fanteria. |
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1 | Maggiore | Costa Carlo | Sorgono | 27a Sez. San., Ferleti 22-08-1917 |
2 | Id. | Gabutti Ettore | Fossombrone | Selo (Carso) 22-08-1917 |
3 | Capitano | Gianfelici Gino | Torino | 2° osp. chir. C.R.I., Pieris 27-05-1917 |
4 | Id. | Soleri Guido | Fossano | Cerovo di Sotto 10-06-1915 |
5 | T. Capp. | Beccari Giacomo | Modena | Versic (Carso) 31-08-1917 |
6 | Tenente | Giovannetti Oreste | Montegibbio | Flondar (Carso) 26-05-1917 |
7 | Id. | Spadola Giorgio | Messina | Flondar 29-05-1917 |
8 | Id. | Tinti Pietro | Roma | Podgora 05-07-1917 |
9 | Id. | Volterri Arturo | Volterra | Hermada 22-10-1917 |
10 | Id. | Zottoli Donato | Salerno | 2a Sez. san., Piovene 10-06-1916 |
11 | S. Ten. | Agostini Mario Vittorio | Granaglione | Q. 244, Carso 04-09-1917 |
12 | Id. | Caprile Luigi | Voghera | Oslavia 14-01-1916 |
13 | Id. | Carrera Francesco | Caserta | Podgora 19-07-1915 |
14 | Id. | Casari Italo | Concordia | Id. 01-11-1915 |
15 | Id. | Del Gatto Emidio | Spinetoli | Id. 11-11-1915 |
16 | Id. | Ciliberti Pasquale | Santomenna | Passo Capra (Garda) 09-05-1918 |
17 | Id. | Gregnanin Domenico | Rovigo | Q. 208, Carso 26-08-1917 |
18 | Id. | Liverani Giuseppe | Predappio | Costone S. Zeno 09-06-1916 |
19 | Id. | Martini Guglielmo | Piacenza | Oslavia 28-12-1915 |
20 | Id. | Matera Ulderico | Napoli | Osp. d. C. 64, Piovene 15-06-1916 |
21 | Id. | *Menzione Michele | Marsico N. | Osp. Napoli 03-03-1918 |
22 | Id. | Montanari Ettore | Fano | Osp. d. C. 46, Ronchi 27-05-1917 |
23 | Id. | Ottani Guglielmo | Cento | Podgora 06-07-1915 |
24 | Id. | Pacher Gastone | Gerusalemme | M. Cengio 16-06-1916 |
25 | Id. | Paglia Angelo | Bologna | Oslavia 26-12-1915 |
26 | Id. | Passerini Vittorio | Cento | V. Blanchis, Podgora 03-11-1915 |
27 | Id. | Puzzovio Oronzo | Maglie | M. Cengio 15-06-1916 |
28 | Id. | Ranzi Armando | Massa Sup. | Podgora 02-11-1915 |
29 | Id. | Scampini Angelo | Milano | Dol. Woghel (Carso) 04-09-1917 |
30 | Id. | Soave Domenico | Castelnu. B. | Oslavia 15-01-1916 |
31 | Id. | Tomaino Camillo | Decollatura | Podgora 21-11-1915 |
32 | Id. | Vannini Vannino | Sesto Fior. | Id. 11-11-1915 |
33 | Aspir. | Alvaro Giuseppe | Giffone | V. D'Astico, C. Rossa 24-01-1917 |
34 | Id. | *Antolini Vittorio | Panicale | M. Altissimo, (Trentino) 23-08-1916 |
35 | Id. | Giacik Ezio | Monfalcone | Oslavia 14-12-1915 |
36 | Id. | Manfredini Domenico | Formigine | Selo (Carso) 23-08-1917 |
37 | Id. | Marino Ferdinando | Roma | Podgora 02-11-1915 |
38 | Id. | Moschini Giacomo | Palmanova | Cametta 06-11-1917 |
39 | Id. | Penitenti Giacomo (disp.) | Torino | Flondar 24-05-1917 |
40 | Id. | Rivani Gaetano | Molinella | Pielungo (Carnia) 05-11-1917 |
41 | Id. | Vicari Salvatore | Palermo | M. Cengio 10-06-1916 |
42 | Id. | Zanetti Giuseppe | Modena | Flondar (Carso) 26-05-1917 |
Ufficiali morti per malattia. |
||||
1 | Tenente | De Gaetani Paolo | Catania | Catania 06-10-1918 |
2 | Id. | Dell'Uva Carlo | Lecce | Osp. c. 085, 27-10-1918 |
3 | Id. | Paganella Gino | Mantova | Osp. Modena 23-12-1915 |
4 | S. Ten. | Selmi Giulio | Terni | Osp. d. C. 230, Cormons 25-08-1915 |
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE. |
36° REGGIMENTO FANTERIA. |
Capitano CIANCABILLA FULVIO, da Modena:
“Mutilato del braccio sinistro, resogli inerte da ferite riportate in combattimento, e non ancora del tutto guarito, volontariamente ritornava al proprio reggimento, abbandonando il luogo di cura in cui trovavasi ricoverato, e per nove mesi teneva in linea il comando di un reparto. In una grave circostanza, in cui un improvviso e poderoso attacco nemico minacciava seriamente di travolgere la difesa di una nostra vicina ed importante posizione, per primo accorreva con la propria compagnia a prevenire su quella l’avversario. Ferito durante l’avanzata da un proiettile che gli rendeva inservibile anche il braccio destro, continuava con eroica fermezza nell'impresa ed occupava l'obiettivo, donde validamente cooperava poi, con le sopraggiunte compagnie del battaglione, a respingere ripetuti attacchi. Sospinto infine dal suo generoso impulso, nonostante le condizioni fisiche in cui era ridotto, dando fulgido esempio delle più alte virtù militari, slanciavasi per primo all'inseguimento, trascinando i dipendenti entusiasmati dal suo insigne valore, ma colpito gravemente nella regione cervica1e da una fucilata sparatagli a bruciapelo da nemici sbucati all’improvviso da un cespuglio, veniva raccolto dai suoi uomini paralizzato in ogni movimento — Flondar (Monfalcone) 26 maggio 1917".
(Boll. Uff., anno 1920, disp. 70).
MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D’ARGENTO E DI BRONZO AL VALOR MILITARE. |
MEDAGLIA D’ARGENTO. |
35° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 55 — Truppa, n. 69;
36° Regg. Fanteria: Ufficiali, n. 29 — Truppa, n. 13.
MEDAGLIA DI BRONZO. |
35° Regg. Fanteria, n. 181 - 36° Regg. Fanteria, n. 80.
COMANDANTI DELLA BRIGATA. |
Magg. gen. COCO Francesco, dal 24 maggio 1915 al 24 gennaio 1916.
Magg. gen. BARONIS Luigi, dal 24 maggio 1916 al 4 febbraio 1916.
Magg. gen. PIRZIO BIROLI Luigi, dall'8 febbraio al 12 agosto 1916.
Magg. gen. RICCIARDI Marino, dal 18 agosto 1916 al 7 febbraio 1917.
Colonnello brig. PETRACCHI Aurelio, dal 15 febbraio al 12 maggio 1917.
Magg. gen. GIANNUZZI SAVELLI,Alfredo, dal 16 luglio al 6 ottobre 1917.
Colonnello brig. BUCALO Giuseppe, dal 7 ottobre al 6 novembre 1917.
Colonnello brig. DANISE Adolfo, dal 22 novembre 1917 al 25 luglio 1918.
Colonnello ALBERTI Adriano, dal 31 luglio 1918 al termine della guerra.
COMANDANTI DEL 35° REGGIMENTO FANTERIA. |
Colonnello AVETA Eugenio, dal 24 maggio al 5 luglio 1915.
Ten. colonnello DE ANGELIS Ciro, dal 6 luglio al 26 luglio 1915.
Colonnello ROSELLI Enrico, dal 15 agosto al 19 ottobre 1915.
Colonnello BERTONE Camillo, dal 19 ottobre al 14 dicembre 1915.
Ten. Colonnello CECCHI Americo, dal 15 dicembre 1915 all'8 febbraio 1916.
Colonnello AZZONI Bernardo, dal 14 aprile al 15 luglio 1916.
Ten. colonnello FASOLIS Nestore, dal 23 luglio 1916 al 21 maggio 1917.
Ten. colonnello FIORE Basilio, dal 25 maggio al 21 novembre 1917.
Colonnello GIBELLI Vincenzo, dal 22 novembre 1917 al termine della guerra.
COMANDANTI DEL 36° REGGIMENTO FANTERIA. |
Colonnello PUCCI Giulio, dal 24 maggio al 22 giugno 1915.
Colonnello STANZIANI Carlo, dal 22 giugno al 1° dicembre 1915.
Colonnello TODISCO Giuseppe, dal 5 dicembre 1915 al 20 ottobre 1916.
Ten. colonnello TRIONFI Agostino, dal 3 novembre 1916 al 5 novembre 1917.
Colonnello CARACCIOLO Carmine, dal 29 novembre 1917 al 9 luglio 1918.
Ten. colonnello MICHELIS Attilio, dal 10 luglio 1918 al termine della guerra.
UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE |
||||
35° REGGIMENTO FANTERIA. |
||||
I° battaglione. |
||||
Grado | Casato e Nome | Data di assunzione | Data di Cessazione | Annotazioni |
Ten. Col. | Azzoni Bernardo | maggio 1915 | giugno 1915 | Ferito. |
Maggiore | Pirisi Ettore | giugno 1915 | dicem. 1915 | |
Capitano | Zagari Ezzelino | dicem. 1915 | genn. 1916 | |
Maggiore | Pavone Giuseppe | luglio 1916 | agosto 1917 | |
Capitano | Battaglia Francesco | agosto 1917 | nov. 1917 | |
Maggiore | Berrino Giovanni | nov. 1917 | al termine della guerra. | |
II° battaglione. |
||||
Maggiore | Ricci Giovanni | maggio 1915 | 16/06/15 | Caduto sul campo. |
Id. | Levi Giusto | giugno 1915 | agosto 1916 | |
Id. | Azzi Angelo | agosto 1916 | giugno 1917 | Ferito. |
Id. | Rosso Firminio | giugno 1917 | nov. 1917 | |
Maggiore | Parodi Silvio | genn. 1918 | al termine della guerra. | |
III° battaglione. |
||||
Ten. Col. | Bianchi Augusto | maggio 1915 | luglio 1915 | |
Maggiore | Presbitero Giuseppe | luglio 1915 | dicem. 1916 | |
Id. | Amabile Gaetano | dicem. 1916 | agosto 1917 | |
Id. | La Gala Gino | agosto 1917 | nov. 1917 | |
Id. | Zorzi Marino | dicem. 1917 | marzo 1918 | |
Ten. Col. | Miglio Giuseppe | marzo 1918 | al termine della guerra. | |
36° REGGIMENTO FANTERIA. |
||||
I° battaglione. |
||||
Maggiore | Roncaglia Angelo | maggio 1915 | ottob. 1915 | |
Id. | Lugli Giuseppe | ottob. 1915 | 15/11/16 | |
Id. | Nesseglio Fedele | dicem, 1916 | sett. 1917 | |
Capitano | Borghi Carlo | sett. 1917 | 06/11/17 | |
Maggiore | Martinelli Renato | genn. 1918 | sett. 1918 | |
Capitano | Albergo Ruggiero | sett. 1918 | al termine della guerra. | |
II° battaglione. |
||||
Ten. Col. | Stanzani Carlo | maggio 1915 | luglio 1915 | |
Maggiore | Andreoli Zefrido | luglio 1915 | 10/11/15 | |
Id. | Duranti Antonio | dicem. 1915 | 26/03/16 | |
Maggiore | Salvaneschi Carlo | 04/04/16 | 04/06/16 | Ferito. |
Id. | Bondi Leonida | agosto 1916 | 26/05/17 | Id. |
Capitano | Gabucci Ettore | luglio 1917 | 22/08/17 | Caduto sul campo. |
Id. | Borghi Carlo | agosto 1917 | sett. 1917 | |
Maggiore | Bondi Leonida | sett. 1917 | 06/11/17 | |
Ten. Col. | Niccolini Emanuele | febb. 1918 | al termine della guerra. | |
III° battaglione. |
||||
Maggiore | Piccirilli Nicola | maggio 1915 | luglio 1915 | Fereito. |
Capitano | Ranga Armando | luglio 1915 | agosto 1915 | |
Maggiore | Duranti Antonio | agosto 1915 | nov. 1915 | |
Capitano | Ranga Armando | 01/11/15 | 03/11/15 | |
Id. | Cavalli Molinelli Pietro | 03/11/15 | 17/01/16 | Ferito. |
Ten. Col. | Camisa Alfredo | 02/03/16 | 24/04/16 | |
Maggiore | Andreoli Zefrido | aprile 1916 | 22/02/17 | |
Id. | Niccolini Emanuele | febb. 1917 | magg. 1917 | |
Id. | Costa Carlo | 01/07/17 | 22/08/17 | Caduto sul campo. |
Ten. Col. | Tozzoli Claudio | sett. 1917 | 06/11/17 | |
Maggiore | Alberghini Francesco | febb. 1918 | maggio 1918 | |
Ten. Col. | Giaj-Via Domenico | magg. 1918 | al termine della guerra. |
SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO |
Permanenza in linea |
Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc. | ||||||||
Dal 24 maggio al 30 novembre (Passaggio del confine - Cormons - Torrente Versa - Podgora). Dall'11 al 31 dicembre (Fronte di Oslavia).
Dal 1° al 25 gennaio (Fronte di Oslavia). Dal 27 maggio al 29 giugno (Posizioni destra dell'Astico - Il 29 a Salcedo [Zona di Thiene] il 2 giugno per Rocchette e Caltrano [Altopiano di Asiago] - Linea M. Cengio - Schiri). Dal 25 luglio al 10 dicembre (Pendici M. Cimone - Fronte nord sbarramento Pedescala - Posizioni dell'Assa).
Dal 1° gennaio al 19 aprile (Pendici M. Cimone - Fronte nord sbarramento Pedescala - Posizioni dell'Assa). Dal 26 maggio al 3 giugno (Fronte dell'Hermada). Dal 7 al 13 giugno (Settore di Flondar). Dal 23 agosto all'8 settembre (Settore di Hudi Log). Dal 23 settembre al 17 ottobre (Settore di Hudi Log). Dal 26 ottobre al 23 novembre (Resiutta - Val Fella - Settore Val Resia - Il 30 ottobre ripiegamento sulla destra del Tagliamento - M. Festa - M. S. Simeone - Conca di San Francesco - Cittadella - Bolzano Vicentino).
Dal 26 aprile al 18 luglio (Nel settore M. Altissimo [Garda]). |
Dal 1° al 10 dicembre (Pardis [Cormons]).
Dal 26 gennaio al 26 maggio (fra Pri Fabrisu e Valerisce - Il 10 febbraio zona Rivignano - Codroipo - Il 22 maggio trasferimento a Verona - Il 25 a Caldiero - Il 26 zona di Thiene). Dal 30 giugno al 24 luglio (Cogollo). Dall'11 al 21 dicembre (Cogollo - Chiuppano - Caltrano).
Dal 20 aprile al 25 maggio (Zona Piangrande - Cogollo poi a Due Ville - Villanova [sud di Thiene] - Il 10 maggio zona Pradamano [Udine]). Dal 4 al 6 giugno (Zona di S. Valentino - Selz). Dal 14 giugno al 22 agosto (Selz - Ronchi - Il 29 giugno a Terzo - Scodovacca - Il 17 luglio Bertiolo - Lestizza - Il 20 agosto zona carsica [Vallone fra Ferleti - Boneti]). Dal 9 al 22 settembre (S. Pietro dell'Isonzo). Dal 18 al 26 ottobre (Villa Vicentina - Codroipo). Dal 24 novembre al 31 dicembre (Zona di Parma).
Dal 1° gennaio al 25 aprile (Zona di Parma - Il 12 febbraio a Solferino - Il 5 aprile nella zona di Custoza). |
RIEPILOGO | ||||
Linea | Riposo | |||
Mesi | Giorni | Mesi | Giorni | |
Anno 1915 |
6 |
28 |
/ |
10 |
Anno 1916 |
6 |
22 |
5 |
8 |
Anno 1917 |
6 |
10 |
5 |
20 |
Anno 1918 |
4 |
23 |
5 |
11 |
TOTALI | Mesi 24 e giorni 23 | Mesi 16 e giorni 19 |
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO | ||||||||||||
LOCALITA' E DATA | 35° REGGIMENTO | 36° REGGIMENTO | ||||||||||
Ufficiali | Truppa | Ufficiali | Truppa | |||||||||
Morti | Feriti | Dispersi | Morti | Feriti | Dispersi | Morti | Feriti | Dispersi | Morti | Feriti | Dispersi | |
1915 | ||||||||||||
Podgora (3 - 22 giugno) |
9 |
24 |
/ |
90 |
449 |
100 |
1 |
1 |
/ |
6 |
40 |
/ |
1a battaglia dell'Isonzo (23 giugno - 7 luglio) |
/ |
/ |
/ |
1 |
4 |
/ |
2 |
6 |
/ |
55 |
213 |
14 |
2a battaglia dell'Isonzo (18 luglio - 3 agosto) |
/ |
/ |
/ |
15 |
55 |
3 |
1 |
2 |
/ |
3 |
24 |
/ |
Dal 4 agosto al 17 ottobre |
/ |
/ |
/ |
2 |
26 |
/ |
/ |
/ |
/ |
10 |
66 |
/ |
3a battaglia dell'Isonzo (18 ottobre - 4 novembre) |
11 |
19 |
1/1 |
94 |
715 |
234 |
4 |
28 |
/ |
259 |
799 |
62 |
4a battaglia dell'Isonzo (10 novembre - 29 novembre) |
10 |
29 |
2/2 |
89 |
555 |
358 |
3 |
2 |
4/4 |
42 |
156 |
174 |
Oslavia (11 - 31 dicembre) |
1 |
1 |
/ |
9 |
37 |
/ |
3 |
3 |
/ |
42 |
125 |
/ |
Totale anno 1915 | 31 | 73 | 3/3 | 300 | 1841 | 695 | 14 | 42 | 4/4 | 417 | 1423 | 250 |
1916 | ||||||||||||
Oslavia (1 - 25 gennaio) |
4 |
5 |
1/1 |
30 |
90 |
62 |
2 |
15 |
3/3 |
90 |
155 |
74 |
Offensiva austriaca e controffensiva italiana nel trentino (2 giugno - 4 luglio) |
2 |
9 |
/ |
30 |
231 |
8 |
6 |
11 |
/ |
50 |
546 |
68 |
Val d'Astico (25 luglio - 31 dicembre) |
3 |
10 |
/ |
39 |
296 |
48 |
/ |
2 |
/ |
25 |
180 |
37 |
Totale anno 1916 | 9 | 24 | 1/1 | 99 | 617 | 118 | 8 | 28 | 3/3 | 165 | 881 | 179 |
1917 | ||||||||||||
Val d'Astico (1° gennaio - 7 maggio) |
/ |
/ |
/ |
9 |
46 |
/ |
1 |
/ |
/ |
5 |
19 |
6 |
10a battaglia dell'Isonzo (20 maggio - 9 giugno) |
5 |
21 |
5/5 |
68 |
764 |
533 |
6 |
29 |
2/2 |
81 |
710 |
566 |
Settore di Flondar (10 - 13 giugno) |
/ |
1 |
/ |
4 |
16 |
/ |
/ |
/ |
/ |
/ |
11 |
/ |
11a battaglia dell'Isonzo (20 agosto - 8 settembre) |
1 |
17 |
1/1 |
78 |
544 |
159 |
7 |
22 |
2/2 |
59 |
595 |
118 |
dal 22 settembre al 23 ottobre |
/ |
/ |
/ |
6 |
6 |
/ |
1 |
5 |
/ |
9 |
58 |
/ |
Dall'Isonzo al Piave (24 ottobre - 24 novembre) |
/ |
/ |
62/62 |
/ |
/ |
2010 |
2 |
/ |
77/77 |
/ |
/ |
2098 |
Totale anno 1917 | 6 | 39 | 68/68 | 165 | 1376 | 2702 | 17 | 56 | 81/81 | 154 | 1393 | 2788 |
1918 | ||||||||||||
1° gennaio - 4 novembre |
4 |
6 |
1/1 |
20 |
99 |
34 |
1 |
7 |
1/1 |
15 |
77 |
57 |
Totale anno 1918 | 4 | 6 | 1/1 | 20 | 99 | 34 | 1 | 7 | 1/1 | 15 | 77 | 57 |
RIEPILOGO GENERALE | ||||||||||||
Anno 1915 |
31 |
73 |
3 |
300 |
1841 |
695 |
14 |
42 |
4 |
417 |
1423 |
250 |
Anno 1916 |
9 |
24 |
1 |
99 |
617 |
118 |
8 |
28 |
3 |
165 |
881 |
179 |
Anno 1917 |
4 |
39 |
68 |
165 |
1376 |
2702 |
17 |
56 |
81 |
154 |
1393 |
2788 |
Anno 1918 |
6 |
6 |
1 |
20 |
99 |
34 |
1 |
7 |
1 |
15 |
110 |
57 |
TOTALE GENERALE | 50 | 142 | 73/73 | 584 | 3933 | 3549 | 40 | 133 | 89/89 | 751 | 3807 | 3274 |