BASSANO

 

BASSANO

(62a, 63a, 74a e 94a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      Il "Bassano", dislocato, in previsione delle ostilità, lungo il confine nord dell'altopiano di Asiago, il 24 maggio rinforza i posti d'osservazione stabiliti a Cima Manderiolo - Cima Larici - Porta Renzola, alla testata della val d'Assa, e spingendosi successivamente verso le opere di Cima di Vezzena, occupa le posizioni di q. 1982 - q. 1796, costone tra Costa di sopra e Costa di sotto, Marcai di sopra e Marcai di sotto (24a divisione - V corpo d'armata). Nostre pattuglie si avvicinano alle linee nemiche e nella notte sul 30, la 63a compagnia avanza su Cima di Vezzena; giunta però a ridosso del reticolato ed iniziatone il taglio, viene poderosamente colpita dal fuoco di mitragliatrici avversarie.
     Fallita così la sorpresa e dopo aver subito ingenti perdite, la compagnia ripiega nelle posizioni di partenza.
     Durante le giornate del 7 e dell'8 giugno è occupato permanentemente il fortino di q. 1857, abbandonato dal nemico, e tutto il costone tra Marcai di sopra e Marcai sotto; seguono, sino alla metà di luglio, azioni di pattuglie mentre i vari riparti attendono al rafforzamento delle posizioni occupate.
     Dal 18 luglio al 1° agosto, il battaglione si porta ad Asiago, il 2 fa ritorno in linea, prendendo parte, nei giorni 25 e 26, unitamente al "Val Brenta", alle azioni svolte dalla 34a divisione a nord della strada di Vezzena. La 63a compagnia, che era invece rimasta ad Asiago, si trasferisce il 16 a Porta Manazzo ed il 26, cooperando all'azione delle altre truppe, tenta invano l'aggiramento di M. Calmo.
     Fino al 20 ottobre il "Bassano" rimane in trincea, poscia per Gallio ed Osteria alla Barricata scende, il 22, a Strigno, in val Sugana, alla dipendenza della 15a divisione.
     Risale l'8 novembre la val Campelle (torrente Maso) sino a Malga Cenon per operare con la brigata Venezia sul M. Montalon - M. Valpiana, ma, rimandata l'azione, si trasferisce a Grigno (18 novembre) ed il 19, per ferrovia, raggiunge Cividale (IV corpo d'armata).
     Per Svina, Serpenizza e Pluzne, il 25 risale le pendici di M. Rombon ed alla dipendenza del comando truppe del Rombon, presidia, sino alla fine dell'anno, le trincee del Cukla senza che si verifichino avvenimenti degni di rilievo, in condizioni però penose per l'abbondanti nevi, per il freddo e per il tiro di molestia del nemico.

ANNO 1916.

      Il 1° gennaio, dopo aver infranto un tentativo d'attacco avversario, il battaglione scende, nei giorni 4 e 5, a riposo a Serpenizza, dislocando i riparti in varie località per lavori.
     Il 12 è richiamato in linea per riprendere la ridotta di M. Cukla, perduta nella notte.
     Partito il mattino da Serpenizza, transita per Saga, Pluzne e Krnica sotto fuoco vivace ed a sera tarda è sulla linea ove i nostri hanno arrestato l'attacco nemico. I riparti si rafforzano fino al giorno 14, quando, cioè, viene dato l'ordine di riconquistare il ridotto.
     Verso sera, dopo quattr'ore di fuoco di artiglieria, il battaglione, rinforzato dal "Pieve di Teco", procede verso l'obiettivo. L'avanzata, su terreno ripidissimo e coperto di neve, è violentemente contrastata dall'avversario. Bersagliati da fuoco delle mitragliatrici e colpiti dal lancio lancio di numerose bombe a mano, non più guidati dagli ufficiali quasi tutti caduti, gli alpini sono costretti a rientrare nelle linee.
     Durante i mesi di febbraio e marzo, il "Bassano", in trincea sulle pendici del Cukla (24a divisione), è costretto a rudi fatiche ed a gravi disagi per la molta neve, le frequenti tormente ed il freddo intenso.
     Il 9 aprile, avuto il cambio dal "Saluzzo", scende di nuovo a Serpenizza in riposo, il 21 cede la 94a al battaglione Sette Comuni di nuova formazione, ed il 6 maggio risale nuovamente sul Rombon, per entrare in linea il 7 sulle pendici del Cukla.
     La sera del 10, la 62a compagnia ed il "Saluzzo", rincalzati dalla 63a, dopo breve e riuscitissima azione d'artiglieria, con un solo sbalzo irrompono nelle difese del Cukla, riconquistandole e catturando numerosi prigionieri e mitragliatrici. Nei giorni seguenti l'avversario, dopo aver tentato inutilmente di contrattaccare, mantiene le nostre linee sotto un bombardamento continuo, causando perdite ingenti.
     Nella giornata del 19 il battaglione si disloca in località Sacro Cuore quale riserva, ma il 22 è nuovamente in trincea sulle pendici est del Rombon. Destinato sull'altopiano dei Sette Comuni, si trasferisce il 5 giugno a Serpenizza ed il 9 a Bassano.
     La sera stessa, in autocarri, raggiunge Primolano, il 10, Enego, il 15, Malga Losin e l'indomani prende parte alla controffensiva iniziatasi sull'altopiano di Asiago.
     Il "Bassano", inquadrato nella colonna di destra del "gruppo alpini Stringa" (4a divisione), con i battaglioni Saccarello e Monviso (in rincalzo), procede dalla Malga Gigomalo e vincendo la resistenza nemica, occupa M. Magari e Malga Fossetta ove cattura 150 prigionieri e due cannoni. Respinti violenti contrattacchi dell'avversario, della notte del 17 la colonna di sinistra conquista q. 1685 di M. Magari catturando altri duecento prigionieri con quattro mitragliatrici. Tuttavia il nemico resiste, ma il 19, caduta per merito nella 62a Cima Isidoro, e sotto la continua pressione, finalmente cede. Il "Bassano", procedendo con gli altri battaglioni del gruppo, occupa Cima delle Contese ed il 26 Cima della Campanella, spingendosi sulle pendici dell'Ortigara sulla cui vetta i difensori resistono ai nostri attacchi del 28 e 30 giugno.
     Tentativi avversari nelle giornate dal 6 al 9 luglio, vengono frustrati; dal 10 al 19 il battaglione rimane in riserva a sud - est della colletta di Busa della Campanella, poscia, dopo essersi trasferito il 20 a nord della cima omonima, il 22, insieme al "M. Baldo", attacca M. Campigoletti, mentre il "Verona" ed il "Sette Comuni" procedono contro l'Ortigara.
     Le formidabili posizioni resistono ed il "Bassano", che il 24 si è lanciato di nuovo contro il M. Campigoletti, a sera, dopo aver subito forti perdite nei pressi di Pozza dell'Ortigara, è costretto a ripiegare. Il 25 sostituisce un reparto del 32° fanteria sulle linee di Cima del Campanaro, e nella notte sul 10 agosto scende a Malga Fossetta in riposo.
     Trascorso, dal 21 agosto al 6 ottobre, un nuovo periodo di trincea sulle pendici di M. Chiesa (q. 1811 - q. 1843), riceve ordine di spostarsi a Malga Fossetta per partecipare all'azione contro l'Ortigara, azione che però viene sospesa per il sopraggiungere dell'inverno. Fatto ritorno il 19 novembre sulla linea primitiva, vi rimane fino al termine dell'anno.

ANNO 1917.

      Dal 5 gennaio al 5 marzo il battaglione (9° gruppo - IV raggruppamento - 52a divisione) è dislocato a Pra Campofilone impiegato in lavori stradali e difensivi. Portatosi, quindi, in linea sulle pendici di M. Campigoletti - M. Chiesa, fra i "Ruderi" e q. 1843, il 15 marzo la 62a compagnia sventa un colpo di mano da parte di un nucleo nemico che, attraverso una galleria nella neve, dopo aver soppresse le vedette, era riuscito a penetrare nelle trincee.
     Segue quindi un lungo periodo di riposo e di preparazione per l'offensiva contro l'Ortigara; il "Bassano" scende a Primolano e si trasferisce nella zona di Paderno quindi, l'11 maggio a Mussolente, per far ritorno il 27 sugli altopiani, a Malga Lagosin.
     Il 10 giugno ha inizio l'offensiva ed il "Bassano", rincalzato dal "M. Baldo", nel pomeriggio, quando le nostre artiglierie e bombarde allungano il tiro, dalle trincee del Campanaro, ove si era precedentemente ammassato, punta decisamente sugli obiettivi: q. 2003 - passo dell'Agnella - q. 2101; opera con le compagnie 62a e 63a in prima ondata e la 74a in seconda. Nonostante il violento fuoco nemico, che infligge gravi perdite specie fra gli ufficiali (feriti o uccisi il comandante del battaglione e tutti i comandanti di compagnia), una prima linea di reticolati è superata, il passo dell'Agnella cade e successivamente, tre ore dopo l'inizio dell'azione, anche la q. 2101 è conquistata (vengono catturati circa trecento prigionieri con mitragliatrici). Tentativi di procedere oltre e di sfruttare il successo sono però arrestati dal fuoco proveniente dalla q. 2105 (vetta dell'Ortigara).
     Le truppe si rafforzano sulla nuova linea in attesa di riprendere l'azione.
     Il "Bassano", che il 14 era stato fatto ripiegare a Malga Moline, per riordinarsi e che nella notte del 18 si era ammassato sulle falde est dell'Ortigara, al mattino seguente, dopo una violenta ripresa del tiro delle artiglierie e bombarde, procede decisamente seguendo il "M. Baldo" verso la q. 2105, che dopo poco è conquistata dalle varie colonne operanti.
     La reazione nemica arresta, però, ogni ulteriore progresso verso M. Castelnuovo e q. 2093. Il "Bassano", rimasto in linea fra le qq. 2105 - 2101 (esclusa), nella giornata del 25, attaccato da forze preponderanti, munite di bombe incendiarie, lanciafiamme, lanciamine, è sopraffatto ed i suoi resti, dopo essersi prodigati in vani contrattacchi, si sostengono con riparti di altri battaglioni sulle falde dell'Ortigara.
     A Malga Moline, nei primi giorni di luglio, il battaglione si ricostituisce ed il giorno 11 si trasferisce sul rovescio di q. 2112. Il 22 è a Costa del Pettine, il 1° agosto a Cima delle Saette ed il 18 agosto entra in linea fra la sella di Campoluzzo e q. 1826 sulla quale distacca i suoi riparti a turno sino a tutto l'ottobre.
     Gli avvenimenti di quel mese sulla fronte Giulia determinano anche un arretramento sugli altopiani. Il movimento ha inizio il 9 novembre; nella notte sul 10, lasciato un centinaio di uomini in prima linea, il "Bassano" si trasferisce a Lazzaretti e nella giornata del 10 a Campanella, prendendo, poi, posizione fra le brigate Toscana e Regina allo sbarramento di Campomulo.
     Il 13, il battaglione ripiega sul M. Sisemol ed il 23 rincalza il "Cervino" impegnato sul M. Meletta di Gallio, che presidia fino al 28, in concorso al 6° bersaglieri.
     Sceso a Sarzon il 3 dicembre, si trasferisce a Valstagna ed il 4 entra in linea sul M. Badenecche (9° gruppo - I raggruppamento - 52a divisione) ove la 74a comapgnia col 6° bersaglieri, la 62 acol "M. Berico" e la 63a in rincalzo, svolgono ripetuti contrattacchi sul M. Miela per trattenere il nemico incalzante.
     Fatti ripiegare dalla linea di fuoco, i resti del "Bassano" si portano sul Cornone (5 dicembre), quindi scendono ad Oliero; dall'11 al 22 sono adibiti ai lavori dello sbarramento di Campese ove il battaglione, a causa dell'esigua forza, si organizza sulle sole sezioni mitragliatrici e sezioni pistole.
     Il 25, raggiunge la testata di val Sasso, per arginarvi un tentativo di incursione nemica e per proteggere il fianco sinistro della 52a divisione. Col "Bassano" sono anche riparti della brigata Porto Maurizio e la 663a compagnia mitragliatrici. Arginata l'avanzata, il battaglione, che si è già completamente riorganizzato, lavora alacremente a fortificare la linea di Pizzo Razea.

ANNO 1918.

      Dopo aver cooperato, il 6 gennaio, col "Baldo" e col "Tirano" alla brillante ripresa di Col d'Echele, il 6 febbraio il "Bassano" (9° gruppo - I raggruppamento - 52a divisione) scende allo sbarramento di Valstagna; il 25 si trasferisce a Campese, il 27 a Schiavon presso Bassano, il 3 marzo a Mirabella e l'11 presso Vicenza, dove svolge particolari istruzioni.
     Dal 15 al 17 giugno, durante la battaglia del Piave, rimane ammassato a Valle S. Floriano, dal 18 al 24 sulla linea pedemontana del Mussolente; il 25 dello stesso mese, passato a disposizione della 18a divisione, occupa, sul M. Grappa, il tratto di linea marginale: Osteria del Campo - M. Oro, ma il 4 luglio è nuovamente in pianura, a Vallonara e quindi a Molvena (Marostica).
     Il 9 agosto si trasferisce a M. Campo Rossignolo, sugli altopiani, e dal 22 settembre all'8 ottobre presidia la linea sul M. di Val Bella. Sceso nei pressi di Londrigo, il 23 ottobre trovasi presso Asolo, dove si ammassa la 52a divisione per l'imminenete offensiva.
     La marcia per raggiungere il ponte di Molinetto (Pederobba) è arrestata a Palazzo Neville, causa la piena del fiume che ha impedito il gittamento del ponte sul quale doveva transitare il 9° gruppo subito dopo la 23a divisione francese. Il passaggio si effettua soltanto il mattino del 27; il "Bassano", che è a stretto contatto del 107° reggimento francese, pervenuto col comando del gruppo e col "Verona" sulla sinistra del fiume, sotto il violento fuoco delle artiglierie che interrompono nuovamente il ponte, si porta in linea a R. Settolo alto, rinforzando un riparto francese seriamente impegnato. La 62a contrattacca decisamente e tutto il battaglione durante la giornata tiene a bada il nemico. Nella notte il ponte può essere riattato e, con i rincalzi affluiti sul posto, si può riprendere l'avanzata. Nella giornata del 28 il "Bassano" punta su Valdobbiadene e su S. Pietro di Barbozza, che raggiunge senza incontrare resistenza, catturando prigionieri con numerosi cannoni e mitragliatrici.
     Il nemico è in piena ritirata ed il battaglione, che il 29 costituisce riserva del I raggruppamento e quindi della 52a divisione, il 30 ottobre raggiunge Casera Perer, il 31 la linea Colle Ortighér - M. Cesen ed il 2 novembre Marziai ove il 4, è arrestato per effetto della cessazione delle ostilità.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

      “Il battaglione Bassano, con eroico ardire, concorse alla conquista di forti trinceramenti nemici sul M. Cukla, di cui rafforzò subito intensamente il possesso, noncurante del violento fuoco di artiglieria nemica e delle perdite subite (10 maggio 1916)".

(Boll. Uff., anno 1916, disp. 66).

      “Per le prove innumerevoli di fulgido valore e di incrollabile tenacia date dai battaglioni Verona, Monte Baldo, Sette Comuni, ed in special modo dal battaglione Bassano nella conquista di posizioni formidabili per la natura del terreno e per la potente organizzazione difensiva dell'accanito avversario (M. Ortigara, 10 - 20 giugno 1917)".

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47).

 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 1272 (7 novembre 1918, ore 13).

     “Sulla fronte occidentale il nostro II Corpo d'Armata dal giorno 4 corrente partecipa brillantemente all'offensiva in corso.     Mosso dalla regione di Sissonne, superò formidabili sistemazioni nemiche tra Chivres e La Rochelle (nord - est di Sissonne) occupò le Thuel, vinse forti resistenze lungo il torrente Hurtaut e nella giornata del 6 conquistò in lotta accanita Rozoysur - Serre.
     Sulla fronte italiana le nostre truppe, accolte ovunque col massimo entusiasmo, sono entrate in Merano e in Bolzano.
     Al glorioso elenco delle unità che hanno meritato l'onore della citazione per l'ardimento e il valore dimostrato nella battaglia da tutte le loro truppe e dai comandi del vincere tenaci resistenze nemiche e gravi difficoltà di terreno, debbono aggiungersi: il X Corpo d'Armata della 1a Armata; la 54a divisione della 3a Armata; il XXV Corpo d'Armata della 7a Armata; il XIV Corpo d'Armata britannico (7a - 23a divisione), il XVIII Corpo d'Armata italiano (33a - 56a divisione), l'XI Corpo d'Armata italiano con la sua 37a divisione e con la 23a divisione, della 10a Armata; la 23a divisione di fanteria francese, la Brigata Re (1° - 2°) e Trapani (149° - 150°) e il 1° Raggruppamento Alpini (Battaglioni Bassano - Verona - Stelvio - Tirano - Morbegno - M. Baldo e 742a compagnia mitragliatrici), della 12a Armata".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 

UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano Brunialti Giovanni Torino Malga Fossetta 18-06-1916
2 Tenente Bellini Aquilino Varese M. Ortigara 25-06-1917
3 Id. Calvi Sante Piazza Brembana M. Ortigara 10-06-1917
4 Id. Cantagalli Pier Lorenzo Firenze M. Ortigara 19-06-1917
5 Id. Congiu Aurelio (medico) S. Vito M. Ortigara 10-06-1917
6 Id. Conti Giancarlo Abbiategrasso M. Ortigara 10-06-1917
7 Id. *Malagutti Angelo Milano In prigionia 04-07-1917 
8 Id. Marchi Igino Bardolino M. Ortigara 10-06-1917
9 Id. Mosci Ettore Perugia M. Ortigara 10-06-1917
10 Id. Serena Eugenio Foligno Molinello di Piave 27-10-1918
11 Id. Volonteri Alfredo Monza M. Cukla 12-02-1916
12 Id. Zuccato Giuseppe Vincenzo M. Longara 12-11-1917 
13 S. Ten. Del Gobbo Ettore Venezia M. Ortigara 10-06-1917
14 Id. Orfanotti Elmo Fivizzano M. Badenecche 05-12-1917
15 Id. Rosa Pasquale Fontocchio M. Ortigara 30-06-1916
16 Id. Zanetti Alberto Arcignano M. Cukla 12-05-1916
17 Aspir. Barbano Guido Casale Monferrato M. Ortigara 10-06-1917
18 Id. Brandolise Adolfo Cesio Maggiore Valdobbiadene 27-10-1918
19 Id. Ciapessoni Achille Milano M. Ortigara 19-06-1917
20 Id. Dalle Nogare Edoardo Zugliano M. Magari 16-06-1916
21 Id. Di Santo Umberto Ancona M. Ortigara 10-06-1917
22 Id. *Zella Francesco Pavia Osp. Bassano 07-12-1917

(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione. 

  MILITARI DECORATI CON L'ORDINE MILITARE DI SAVOIA.

DE CIA AMEDEO, maggiore - cavaliere - Piave, 27 - 28 - 29 - 30 ottobre 1918.

(Boll. Uff., anno 1924, disp. 30)
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Ten. Col. Viola Adolfo 24/05/15 19/09/15  
Maggiore Tentori Annibale 20/09/15 04/05/16  
Ten. Col. Magliano Vittorio 05/05/16 06/07/16 Ferito.
Id. Magliano Vittorio 28/07/16 29/01/17  
Capitano Piovesana Curio 30/01/17 10/04/17  
Id. De Cia Amedeo 11/04/17 05/05/17  
Maggiore De Vecchi Giuseppe 16/05/17 10/06/17 Ferito. 
Id. Bombardi Alessandro 11/06/17 25/06/17 Ferito.
Id. De Cia Amedeo 23/07/17 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 17 luglio (Zona dell'alta val d'Assa - Cima Larici - Porta Renzola - Cima Manderiolo - Cima di Vezzena).

Dal 2 agosto al 20 ottobre (Zona dell'alta val d'Assa - Cima di Vezzena - Porta Manazzo).

Dall'8 al 17 novembre (Malga Cenon - M. Montalon - M. Valpiana).

Dal 25 novembre al 31 dicembre (M. Rombon - M. Cukla
).

 Anno 1916

Dal 1° al 5 gennaio (M. Cukla).

Dal 12 gennaio al 9 aprile (M. Cukla).

Dal 6 maggio al 4 giugno (M. Cukla - M. Rombon - Sacro Cuore).

Dal 16 giugno al 9 agosto (M. Magari - Zona M. Ortigara - Cima delle Contese - Cima della Campanella - M. Campigoletti - Cima del Campanaro).

Dal 21 agosto al 6 ottobre (M. Chiesa).

Dal 19 novembre al 31 dicembre (M. Chiesa).

 Anno 1917

Dal 1° al 5 gennaio (M. Chiesa).

Dal 6 al 18 marzo (M. Campigoletti).

Dal 28 maggio al 25 giugno (Zona di M. Ortigara - Q. 2003 - Passo dell'Agnella - Q. 2101 - Q. 2105).

Dal 18 agosto al 2 novembre (Sella di Campoluzzo - Q. 1826 - M. Sisemol - M. Meletta di Gallio).

Dal 4 novembre al 5 dicembre (M. Badenecche - M. Miela - M. Cornone).

Dal 22 al 31 dicembre (Val Sasso).

 Anno 1918

Dal 1° gennaio al 6 febbraio (Val Sasso).
 
Dal 25 giugno al 3 luglio (M. Grappa).

Dal 22 settembre all'8 ottobre (M. Val Bella).

Dal 24 ottobre al 4 novembre (Piave [Palazzo Neville] - R. Settolo alto - Valdobbiadene - S. Pietro di Barbozza - Casera Perer - Colle Ortighér - M. Cesen - Marziai).

 Anno 1915

 Dal 18 luglio al 1° agosto (Asiago).

Dal 21 ottobre al 7 novembre (Gallio - Osteria alla Barricata - Strigno).

Dal 18 al 24 novembre (Grigno - Cividale - Svina - Serpenizza - Pluzne
). 







 Anno 1916

Dal 6 all'11 gennaio (Serpenizza).

Dal 10 aprile al 5 maggio (Serpenizza).

Dal 5 al 15 giugno (Serpenizza - Bassano - Primolano - Enego - Malga Losin).

Dal 10 al 20 agosto (Malga Fossetta).

Dal 7 ottobre al 18 novembre (Malga Fossetta).

Dal 13 al 16 ottobre ([Trasferimento] Doberdò - Ala).



 Anno 1917

Dal 6 gennaio al 5 marzo (Pra Campofilone).

Dal 19 marzo al 27 maggio (Primolano - Zona di Paderno - Mussolente).

Dal 26 giugno al 17 agosto (Malga Moline - Rovescio di q. 2012 - Costa del Pettine).

Il 3 novembre (Sarzon - Valstagna).

Dal 6 al 21 dicembre (Oliero - Campese).

 

 

 Anno 1918

Dal 7 febbraio al 24 giugno (Sbarramento di Valstagna - Campese - Schiavon - Mirabella - Pressi di Vicenza - Valle S. Floriano - Linea pedemontana del Mussolente).

Dal 4 luglio 
al 21 settembre (Vallonara - Molvena [Marostica] - M. Campo Rossignolo - Lavarda).

Dal 9 al 24 ottobre (Asolo).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

29

1

6

Anno 1916

8

28

3

2

Anno 1917

5

12

6

18

Anno 1918

2

10

7

14

TOTALI Mesi 22 e giorni 19 Mesi 18 e giorni 10

 

RIEPILOGO DELLE PERDITE
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Costa di sopra - Cima di Vezzena - Marcai di sopra (24 maggio - 16 luglio)

/

4

/

12

55

3

M. Cukla (25 novembre - 31 dicembre)

/

3

/

6

18

/

Totale anno 1915 / 7 / 18 73 3
 
1916
M. Cukla (12 gennaio - 4 giugno)

2

8

/

75

354

10

Controffensiva italiana nel Trentino - M. Magari - Malga Fossetta - M. Campigoletti (2 giugno - 22 luglio)

3

22

1

31

335

78

Altopiano dei Sette Comuni (21 agosto - 31 dicembre)

/

/

/

7

23

1

Totale anno 1916 5 30 1 113 712 89
 
1917
M. Campigoletti - M. Chiesa (6 - 18 marzo)

/

/

/

8

20

19

M. Ortigara (10 - 25 giugno)

11

15

9

73

223

373

Dall'Isonzo al Piave - M. Grappa (11 novembre - 5 dicembre)

2

13

5

15

121

185

Totale anno 1917 13 28 14 96 364 577
 
1918
M. di Val Bella (22 settembre - 8 ottobre)

/

3

/

3

91

/

Battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre - 2 novembre)

2

1

/

22

95

42

Totale anno 1918 2 4 / 25 186 42
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

7

/

18

73

3

Anno 1916

5

30

1

113

712

89

Anno 1917

13

28

14

96

364

577

Anno 1918

2

4

/

25

186

42

TOTALE GENERALE 20 69 15 252 1335 711

 

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