MONCENISIO

MONCENISIO

(85a, 102a e 131a Compagnia)

ANNO 1916.

      Il 1° aprile, con le compagnie del "Susa" 85a e 102a, dislocate rispettivamente a Trelli ed a Salino (Zona Carnia) e con la 131a, giunta di ricente a Dierico dal deposito ove nel novembre 1915 si è costituito il comando di battaglione, si forma il "Moncenisio".
     Il giorno 18, i riparti salgono alle posizioni di M. Salichiet (sottosettore alto Chiarzò - regione Turrièe) e, sotto forti nevicate, iniziano lavori di scavo di gallerie e camminamenti.
     Il 21, il battaglione è assegnato al gruppo alpini C, poi 3° gruppo.
     Se si eccettuino frequenti azioni di pattuglie nel fondo della valle Pontebbana o sulle pendici del Maldatschen e del Troghofl, nessun avvenimento degno di rilievo viene ad interrompere la relativa calma fino a tutto il mese di novembre.
     La 131a, dal luglio all'ottobre, rimane a presidio delle posizioni del M. Pal Piccolo e provvede a lavori nei pressi di Casera Zermula.
     Nel dicembre, tra l'imperversare di forte bufera, il battaglione si porta nella regione Vetta Chapot - M. Pal Piccolo (sottosettore alto But) e, dopo avervi sostituito il "M. Granero", ivi trascorre gli ultimi giorni dell'anno.

ANNO 1917.

      Il 12 febbraio, il "Moncenisio" è destinato al 12° gruppo e, fino ai primi d'aprile rimane sulle dette posizioni, il 12, si concentra a Timau ed il 1° maggio è a Villa Santina. Il 3, passato, col gruppo, alla dipendenza della 53a divisione, giunge a Plava ove sosta per qualche giorno.
     Durante la seconda decade del mese prende parte alle operazioni che la predetta unità va svolgendo per la conquista della regione del Vodice.
     Dopo essersi trasferito, il 17, per val Grune presso i baraccamenti di Zagora, giunge il 18 a Zagomila. L'obbligata sosta di una delle colonne d'attacco sulla cresta della selletta del Vodice dà modo alla 131a compagnia di prender parte all'azione, cosicchè, truppe del 241° fanteria ed alpini del "Moncenisio", in fraterna gara d'eroismo, nel pomeriggio, con impeto travolgente, occupano l'intera selletta e parte del versante settentrionale della posizione. Più tardi, a causa della estrema violenza del fuoco dell'artiglieria avversaria e per i numerosi contrattacchi, i nostri non riescono a conservare per intero la posizione conquistata e son costretti ad abbandonare gli elementi di trincea più avanzati.
     La 131a retrocede sulle falde nord - ovest di q. 592 resistendovi tenacemente per tutta una notte.
     Le compagnie 82a e 102a dopo essersi trattenute nei pressi di Zagomila vengono anch'esse impiegate col "Val Varaita" contro la selletta del Vodice, ma con risultati negativi e forti perdite.
     La giornata del 19 segna ancora forti sacrifici di sangue per il "Moncenisio" i cui riparti attaccano furiosamente la stessa posizione conquistando gran parte della prima linea che li fronteggia. A sera però il battaglione ridotto a pochi uomini e stremato di forze, viene rilevato da altre truppe e ripiega sul rovescio di q. 592.
     Il 20 maggio va a riordinarsi a Zagora rimanendovi fino al 18 giugno quando viene chiamato sulle Tofane.
     Alla fine di agosto è assegnato al 14° gruppo.
     Ai primi di novembre, il "Moncenisio", seguendo il movimento di ripiegamento delle truppe della fortezza Cadore - Maé, con altri due battaglioni provvede allo sbarramento della val Piave. Il comandante assume la difesa del settore M. Antelao - M. Tudaio ed i riparti occupano le posizioni di forcella Piccola - passo di Vanedel - Col Vidal - sbarramento Tre Ponti.
     Nei giorni 6 e 7, avendo l'avversario sfondata la linea di passo di Mauria, il battaglione, in appoggio alle truppe che ripiegano su Pieve di Cadore e poi a quelle che si concentrano in Longarone, raggiunge quest'ultima località, sostiene il 9 uno scontro con forti pattuglie nemiche allo sbocco del paese e poscia, disimpegnatosi, per Cavarzano e Sais raggiunge Sedico.
     Prosegue nei giorni seguenti la marcia per via ordinaria e per ferrovia, tocca Feltre, Cassola, Coste e Maser tornando alla dipendenza del 14° gruppo (VI raggruppamento). Il 22 è sulla linea di resistenza nella zona del Montello in regione Castelli.
     Ben presto è trasferito sulle pendici del M. Tomba ove il 27 gli viene ordinato di procedere alla conquista della q. 868, allo scopo di dare alla linea di massima resistenza Pecolo Curto - Vettorazzi un solido appoggio d'ala (17a divisione).
     Nelle prime ore del 28, dopo una breve preparazione, gli alpini del "Moncenisio" iniziano l'attacco.
     Sono dapprima due compagnie: la 85a da sud - ovest e la 102a da sud - est che si lanciano avanti, iniziando lo sbalzo a circa trecendo metri di distanza dalle trincee nemiche.
     L'avversario riceve gli assalitori con raffiche di mitragliatrici e di fucileria, le due compagnie s'impegnano accanitamente e poco tempo dopo anche la 131a con perdite rilevanti riesce a giungere sotto le difese avversarie.
     Malgrado l'eroismo della truppa, dopo ripetuti tentativi, i nostri sono obbligati a sostare ed in qualche punto a retrocedere.
     Le perdite del battaglione durante la breve ma intensa lotta sono state di 6 ufficiali e 144 uomini.
     Inviato in retrovia per ricostituirsi, il "Moncenisio" verso la metà del dicembre, ritorna in trincea sul massiccio del Grappa, nel settore Col Caprile - Col della Berretta. Su tali posizioni nei giorni 13 e 14 il nemico riesce ad affermarsi distruggendo quasi completamente le truppe dell'8° gruppo che le presidiavano.
     Il 15 viene dato ordine al "Moncenisio" di puntare di sorpresa, senza preparazione di fuoco, sul Col Caprile dal lato ovest, mentre altri riparti agiranno frontalmente e da est.
     Prima dell'alba del 16 il battaglione lascia Cà d'Anna ove trovavasi e, preceduto da un forte nucleo di arditi (1 ufficiale e 25 uomini per compagnia) risale  le pendici del colle con le compagnie 102a e 131a in scaglione avanzato e con la 85a in rincalzo.
     Giunto il riparto d'avanguardia, sulla selletta tra le quote 1267 e 1282, è fatto segno a vivace fucileria, mentre sui fianchi delle rimanenti truppe l'avversario, già a conoscenza dell'azione, apre un fuoco vivacissimo.
     Ciò mondimeno gli arditi si lanciano risolutamente all'attacco riuscendo a snidare il nemico dalle case di q. 1812 e ad occuparle.
     Si combatte a lungo con sorte alterna anche nei giorni che seguono, ma il peggiore della situazione generale induce i nostri a desistere dall'impresa.
     Il 20 il battaglione scende a riposo a Liedolo ove si riuniscono tutti i riparti del VI raggruppamento per ricostituirsi.

ANNO 1918.

      Il 14° gruppo, assegnato alla 66a divisione si avvicina alle prime linee.
     Il 12 gennaio il battaglione, destinato in rincalzo alle truppe della brigata Cremona, sul Grappa, si sposta prima in val delle Foglie e poi ad Osteria la Cibera in val Damoro.
     Il 15 riceve ordine di procedere alla conquista della q. 1486, ma l'azione, a causa dei limitati risultati conseguiti in tutta la zona, viene sospesa.
     Nei giorni seguenti esegue numerosi spostamenti dovuti a contingenze di combattimento, indi il 22, rilevato da riparti di fanteria ritorna a Liedolo. Pochi giorni dopo, unitamente al raggruppamento che si trasferisce in val Camonica, si mette ancora in marcia verso Biennio dove provvede al suo completamente ed incorpora gli elementi, del disciolto "Courmayeur".
     Nel marzo presidia le trincee tra M. Fumo e passo di Campo, ivi rimanendo a lungo, ed il 18 settembre, dopo aver transitato per Malonno e Vezza d'Oglio, sostituisce il battaglione M. Tonale nelle posizioni tra Castellaccio e Punta di Lagoscuro.
     Sostituito il 23 ottobre dal "Val Intelvi", scende ancora a Vezza d'Oglio e, qualche giorno dopo, al cessare delle ostilità trovasi in val Vermiglio con le altre truppe del 14° gruppo (5a divisione).

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA (*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Capitano *Negro Ariodante Milano Osp. Novara 31-12-1917
2 Id. Vitelli Ernesto Udine 17° Rep. Somegg. 28-11-1917
3 Tenente Bechis Guglielmo Buttigliera Selletta Vodice 18-05-1917
4 Id. Coletti Renato (medico) Perugia M. Vodice 18-05-1917
5 Id. *Dalla Torre Pierluigi Lonigo Osp. Cividale 23-06-1917
6 Id. Racagni Paolo Torino Osp. d. C. 36 26-05-1917
7 S. Ten. Bierti Placido Genova M. Vodice 20-05-1917 
8 Id. Rimini Cesare Ferrara Osp. d. C. 11 24-05-1917
9 Id. Roveroni Riccardo Padova M. Vodice 19-05-1917
10 Aspirante Boggio Marzei' Ugo Genova M. Vodice 18-05-1917
11 Id. Ferrari Tommaso Caramagno Ligure M. Vodice 20-05-1917

Ufficiali morti per malattia.

1 Tenente Ravagli Gaetano Roma Osp. d. C. 123 26-05-1917
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.

  MILITARI DECORATI CON MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE.

Aspirante Ufficiale CIAMARRA ANTONIO, da Napoli:

     "Comandante del primo plotone di attacco contro una forte e ben munita posizione, si slanciava all'assalto con magnifico impeto. Gravemente ferito da una pallottola avversaria esplosiva, impavido incitava con la parola e con l'esempio i dipendenti a proseguire nella lotta, spingendosi egli stesso sotto il reticolato nemico. Ferito nuovamente per ben sette volte, con fulgido eroismo continuava ad incitare i dipendenti alla resistenza, fino a che, esausto per le numerose ferite, dovette esser portato via quasi esamine".

(Boll. Uff., anno 1918, Disp. 84)

Tenente RACAGNI PAOLO, da Torino:
     "Fulgido esempio di fermezza, di coraggio e di ogni più eletta virtù militare, quale comandante una sezione mitragliatrici, operando di propria iniziativa, seppe tener testa a forze nemiche di gran lunga superiori. Ferito ben tre volte in breve tempo, rimase al proprio posto, rinunziando a farsi medicare. Ferito una quarta volta alla gola e portato al posto di soccorso, non appena medicato tornò sulla linea del combattimento, ove, con mirabile eroismo manovrando egli stesso un'arma, inflisse ingenti perdite all'incalzante avversario. Mentre in tal guisa eroicamente combatteva, venne nuovamente e mortalmente colpito. Spirò serenamente poco dopo".

(Boll. Uff., anno 1918, Disp. 67)
Sottotenente STEFANELLI FERRUCCIO, da Trento:
     "Nativo di Trento e volontario di guerra, du sempre primo in ogni combattimento. Vibrante di entusiasmo e di fede, volle partecipare ad un aspro attacco per la conquista di una posizione particolarmente aspra. Conscio del pericolo cui si esponeva e che per la sua condizione speciale era di estrema gravità, alla testa di un nucleo di arditi, risolutamente si slanciava all'assalto, incurante dell'intenso fuoco nemico che diradava sensibilmente i suoi uomini e, superati i due ordini di reticolati, con impeto travolgente raggiungeva l'obiettivo. Fatto segno a violente raffiche di fuoco da una vicina posizione avversaria, con audacia indomabile si slanciava anche su di questa impegnandovi una violenta lotta a corpo a corpo. Ferito gravemente ed accerchiato, coi pochi suoi uomini superstiti, da soverchianti forze nemiche, continuava a combattere con fulgido valore fino all'estremo, rinunciando ad ogni cura e rimanendo infine sopraffatto dal numero".

(Boll. Uff., anno 1919, Disp. 65)
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Asinari Di Bernezzo Demetrio 01/04/16 24/05/16  
Ten. Col. Pratis Serafino 25/05/16 25/05/16 Ferito 
Maggiore Penati Giulio 01/07/17 28/11/17  
Id. Viglieri Luigi 15/02/18 28/10/18  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1916

Dal 18 aprile al 31 dicembre (Sottosettore alto Chiarzò - Regione Turrièe - Sottosettore alto But - Regione Chapot - M. Pal Piccolo).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 11 aprile (Sottosettore alto But - Regione Chapot - M. Pal Piccolo).

Dal 17 al 19 maggio (M. Vodice).

Dal 19 giugno al 9 novembre (Posizioni delle Tofane - Zona Antelao - M. Tudaio - Forcella Piccola - Passo di Vanedol - Col Vidal - Sbarramento Tre Ponti - Longarone).

Dal 22 al 28 novembre (Zona del Montello - Regione Castelli - M. Tomba).

Dal 16 al 19 dicembre (M. Grappa - Col Caprile - Col della Berretta).

 Anno 1918

Dal 13 al 21 gennaio (M. Grappa - Valle delle Foglie - Osteria la Cibera - Val Damoro).
 
Dal 6 marzo al 13
 settembre (Trincee tra M. Fumo e passo di Campo).

Dal 21 settembre al 22 ottobre (Posizioni tra Castellaccio e Punta di Lagoscuro).

Dal 3 al 4 novembre (Val Vermiglio).

 Anno 1916

Dal 1° al 17 aprile (Trelli - Salino - Dierico).

 

 Anno 1917

Dal 12 aprile al 16 maggio (Timau - Villa Santina - Plava - Sbarramento di Zagora - Zagomila).

Dal 20 maggio al 18 giugno (Zagora).

Dal 10 al 21 novembre (Cavarzano - Sais - Sedico - Feltre - Coste - Maser).

Dal 29 novembre al 15 dicembre (Belvedere - Possan - Crespano - Borso - Casone di Coston).

Dal 20 al 31 dicembre (Liedolo).

 



 Anno 1918

Dal 1° al 12 gennaio (Liedolo).

Dal 22 gennaio al 5 marzo (Liedolo - Biennio [Val Camonica]).

Dal 15 al 29 aprile (S. Eulalia e Borso).

Dal 14 al 20 settembre (Malonno - Vezza d'Oglio).

Dal 22 ottobre al 2 novembre (Vezza d'Oglio).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1916

8

13

/

17

Id. 1917

8

15

3

16

Id. 1918

7

19

2

16

TOTALI Mesi 24 e giorni 17 Mesi 6 e giorni 19
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE IN COMBATTIMENTO
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1916
Sottosettore alto Chiarzò - Regione Turrièe - Sottosettore alto But - Vetta Chapot - M. Pal Piccolo (18 aprile - 31 dicembre)

/

3

/

13

27

/

Totale anno 1916 / 3 / 13 27 /
 
1917
Sottosettore alto But - Vetta Chapot - M. Pal Piccolo (1° gennaio - 11 aprile)

/

3

/

28

59

/

M. Vodice (18 - 19 maggio)

8

19

1

53

366

49

Ripiegamento: Sbarramento val Piave - Longarone (5 - 9 novembre)

/

2

3

31

85

76

M. Tomba (28 novembre)

1

5

/

39

90

15

Col Caprile (15 - 21 dicembre)

/

4

16

25

53

217

Totale anno 1917 9 33 20 176 653 357
 
1918
M. Grappa (11 - 22 gennaio)

/

2

/

18

33

/

Linea M. Fumo - Passo di Campo (6 marzo - 13 settembre)

/

3

/

25

68

2

Castellaccio - Punta Lagoscuro (20 settembre - 23 ottobre)

/

1

/

7

18

/

Totale anno 1918 / 6 / 50 119 2
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1916

/

3

/

13

27

/

Id. 1917

9

33

20

176

653

357

Id. 1918

/

6

/

50

119

2

TOTALE GENERALE 9 42 20 239 799 359

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