VAL MAIRA

VAL MAIRA

(217a, 218a e 219a Compagnia)

 

ANNO 1915.

      All'inizio delle ostilità il "Val Maira", accantonato in Tolmezzo, fa parte, unitamente ad altre truppe da montagna e di fanteria, della riserva del comando Zona Carnia.
     Durante la prima quindicina di giugno, protraendosi per parte di entrambi gli avversari la lotta per la conquista del Freikofel, è chiamato nell'alto But, ove sostituisce il "Val Tagliamento" sulle posizioni selletta Freikofel - M. Pal Grande.
     Bombardamenti di eccezionale violenza si abbattono sulla linea e nella giornata del 14 luglio azioni dimostrative del nemico sulla fronte del battaglione appoggiano l'attacco del M. Pal Piccolo.
     Fino al 19 luglio, data in cui il battaglione scende a riposo a Treppo Carnico ed a Zenodis, non si svolgono ulteriori azioni importanti, ma solo alcune vigorose puntate offensive che portano alla conquista di piccoli elementi di trincea particolarmente fastidiosi alla nostra difesa ed alla nostra osservazione.
     Dal 27 luglio al 6 agosto le compagnie 217a e 219a tornano a presidiare le posizioni lasciate, mentre la 218a si porta nelle trincee dello Zellonkofel passando alla dipendenza del comando regione Pal Piccolo; non si verificano avvenimenti degni di rilievo all'infuori di alcuni movimenti offensivi che l'avversario effettua inutilmente contro il passo del Cavallo.
     Accantonatosi ancora a Treppo Carnico, il battaglione torna in linea, il 18 agosto, con la 217a e 219a a Pal Grande - Freikofel e con la 218a allo Zellonkofel - M. Coglians - M. Collina.
     Ai primi di settembre i riparti si riuniscono per breve tempo a Sutrio, la 219a si trasferisce il 10 a Stauli Roner, per l'impianto di una teleferica, il 14 va a presidiare il M. Pal Piccolo.
     In questo giorno, in seguito alla perdita di M. Lodin e di Cima Val di Puartis, l'altra parte del battaglione va ad accamparsi a M. Paularo con un distaccamento (217a) nel paese omonimo.
     Il 19, prevedendosi un attacco in forze sul Freikofel, il comandante raggiunge con la 218a e con la sezione mitragliatrici Casera Pal Piccolo, assumendo la difesa del Freikofel e diramando riparti al Freikofel - colletta Pal Piccolo - cima del Pal Piccolo.
     Si sposta più tardi al M. Pal Grande.
     Gli ultimi mesi dell'anno sono trascorsi su queste posizioni o nelle regioni di Monte Croce e di val Collina.
     La 217a, che, come detto, il 14 settembre si era portata a M. Paularo, presidia la Forca di Lanza, è impiegata per lavori a Casera Pizzul o riposa per brevi periodi a Treppo Carnico.

ANNO 1916.

      La prima parte dell'anno trascorre senza scosse per i riparti in trincea, salvo il succedersi di grosse valanghe che costringono il comando della divisione (26a) a far ritirare i posti dislocati nelle località più minacciate.
     In tali contingenze, elementi del battaglione, insieme a sckiatori di altri, riescono il 14 marzo, dopo varie ed infruttuose prove, a guadagnare la vetta di M. Coglians ed a portar soccorso ad un posto d'osservazione (101° compagnia) bloccato dalle nevi.
     Nella notte del 26 marzo, il nemico, senza preparazione d'artiglieria conquista di sorpresa una quota centrale del M. Pal Piccolo. Ai contrattacchi, che il giorno seguente ricacciano l'avversario, partecipano la 218a operante unitamente alla 109a compagnia alpina dal passo di M. Croce, ed un plotone della 219a che subisce forti perdite.
     Il 4 aprile il battaglione scende a Sutrio e, nei giorni seguenti, per Stazione per la Carnia, Cividale, Caporetto giunge a Kosec passando agli ordini del comandante del gruppo B.
     Il 13 sostituisce riparti del "Monviso" e del "Dronero" sulle posizioni di colletta Kozliac, M. Nero e M. Rosso rimanendovi fino ai primi di maggio, quando, il 10, è di nuovo a Kosec per lavori stradali.
     Dopo altro periodo trascorso sulle note trincee ed a M. Pleca (15 - 22 maggio), transita ancora per Cividale; il 24 è a Bassano a disposizione della 1a armata, ed il 27 a Ronchi.
     E' in pieno svolgimento l'offensiva austriaca sugli altopiani, e mentre la linea del XIV corpo d'armata si va deflettendo per la forte pressione avversaria, con i battaglioni Monviso e Val Maira viene formato un nucleo che ha il compito di garantire gli sbocchi della val Frenzela.
     Il 28, incaricato di proteggere il ripiegamento della brigate Catanzaro e Lombardia, che trovansi più a nord verso il M. Confinale, il "Val Maira" prende posizione prima a M. Nos ed a M. Baldo poi a M. Cimon ed a M. Longara.
     Su tali linee piccoli attacchi di riparti esploranti vengono facilmente respinti. Il 30, giunti nella zona l'"Argentera" ed il "Morbegno", con essi, col "Val Maira" e col "Monviso", si forma il "gruppo di Foza".
     I primi battaglioni d'assalto nemici cozzano con impeto contro il nuovo ostacolo. Gli eventi precipitano, a M. Cimon la 218a dopo tenace resistenza è costretta a cedere ed a ripiegare mentre l'avversario imbaldanzito e padrone di punti dominanti, raddoppia gli sforzi. Il battaglione, unitamente alle compagnie alpine 100a e 124a, che fin dal giorno precedente erano state inviate come rinforzo, retrocede portandosi prima sulla cresta della Meletta di Gallio e poi a M. Castelgomberto, ove, il 5 giugno, dopo aver sostenuto un bombardamento di violenza eccezionale, respinge un attacco portato contro la sinistra della posizione.
     Due giorni dopo la lotta si riaccende furiosa; la 217a e la 218a resistono a M. Castelgomberto e la 219a concorre a M. Fior a ripetuti assalti con altre truppe, subendo fortissime perdite.
     Nel battaglione, già decimato, il giorno 8 di tutti gli ufficiali esiste un solo capitano. I superstiti del "Val Maira" ripiegano trincerandosi sul M. Tondarecar.
     Il 12 i superstiti scendono a riposo a Lazzaretti ed il "gruppo di Foza" si scioglie.
     Del bel contegno tenuto dal "Val Maira" durante il primo anno di campagna a M. Pal Piccolo, al Freikofel, a M. Pal Grande e nel giugno 1916 a M. Fior ed a M. Castelgomberto è fatto cenno nella motivazione di una delle medaglie d'argento.
     Stroncata, sull'altopiano dei Sette Comuni, l'offensiva austriaca e passato al "gruppo speciale Stringa", il "Val Maira" partecipa con questo alla riscossa.
     Dopo essersi trasferito a Malga Giogomalo, inizia il 16 l'avanzata, con le truppe che si dirigono verso la testata di Val Gozzo; il 25 occupa senza resistenza il costone di Cima delle Contese ed il Grottone del Ghiaccio ed il giorno seguente costituisce rincalzo del "Val Cenischia" mentre si sta svolgendo l'azione per la presa di Cima della Caldiera.
     Conquistata questa il battaglione vi si porta spostandosi quindi a M. Lozze da dove invia la 217a in ausilio alle truppe operanti contro M. Ortigara; tal riparto è impegnato il 30 in asprissimi combattimenti e riesce ad ottenere brillanti risultati mentre il resto del battaglione, portandosi a M. Chiesa, partecipa col "Bassano" ad altre operazioni.
     Dopo alcuni spostamenti a M. Lozze, a Cima della Campanella ed infine alle falde dell'Ortigara, il "Val Maira" partecipa all'azione del 6 luglio; cinque giorni dopo passa in seconda linea nella regione Ponari (q. 1921).
     Dal 16 al 23 luglio è adibito a lavori stradali sulla mulattiera Osteria alla Barricata - Malga Fossetta, poscia, per Primolano ed Avio, raggiunge Sabbionara rimanendovi fino al 10 agosto.
     Destinato alla 44a divisione, che opera nella regione Pasubio - Alpe Cosmagnon, si trasferisce ad Ala, andando a rilevare il 15 ottobre l'"Aosta" sulle posizioni dei "Panettoni" (alto, medio e basso) e del "Prato".
     Il 17, mentre le fanterie del settore Pasubio procedono ad un attacco contro il "Dente" omonimo, ad una compagnia del "Val Maira" (la 218a) è affidato l'incarico di concorrere alla azione puntando sul "Prato" ed in direzione della selletta, ma il fallimento dell'attacco principale limita il concorso del riparto ad un'azione semplicemente dimostrativa.
     Nel pomeriggio del giorno seguente però il movimento viene ripreso e mentre la 218a resta a presidiare le trincee sulla linea q. 2200 - q. 1985, il resto del battaglione (217a in prima linea e 219a in rincalzo), avanza con obiettivi "Prato" e selletta.
     Pur subendo rilevanti perdite, a causa dell'intenso fuoco dell'artiglieria avversaria, la 217a procede decisamente collegata con l'"Aosta" operante contro il "Dente", mentre il III/79°, che ha alla sua sinistra il "Val d'Adige", si dirige con fatica verso la "Caserma difensiva".
     Anche in questa giornata, però, non si conseguono risultati apprezzabili.
     Gli insuccessi, anzichè scoraggiare i nostri comandi, li inducono a preparare una ripresa offensiva ancor più intensa.
     Nel pomeriggio del 19, ardite colonne, precedute da pattuglie munite di scudi e dopo fuoco tambureggiante delle artiglierie, si spingono ad ondate verso i designati obiettivi.
     La 219a del "Val Maira" rincalzata dalla 217a, superando forti difficoltà di terreno e l'offesa violenta delle mitragliatrici avversarie, raggiunge con slancio la selletta ed il cucuzzolo immediatamente a nord - ovest di essa, mentre la compagnia di testa del III/79° scala il costone roccioso antistante alla "Casera difensiva" sulla quale altri riparti convergono dalla sinistra.
     Il successo è di breve durata, poichè il difensore, sboccando da sicure caverne, riprende le posizioni del "Dente" ed il "Val Maira" e la III/79°, rimasti privi dell'appoggio sulla destra sono costretti a ripiegare.
     Il 20 segna forti sacrifici di uomini per la 219a che, impiegata nuovamente con l'"Adamello" e con l'"Exilles", si dissangua contro le posizioni nemiche; giunge sotto la selletta ma falciata dal fuoco delle mitragliatrici, tormentata dalla bufera di neve che imperversa e senza appoggio alle ali, anche questa volta deve ripiegare.
     La sera stessa, rilevato dall'"Adamello", il "Val Maira" si disloca presso i roccioni Lora e viene impiegato in lavori.
     Dopo breve permanenza sul Rojte (217a e 219a) il battaglione, va ad accamparsi a Malga dei Busi, rimanendovi fino al 31 ottobre, indi, destinato di nuovo in val Lagarina (37a divisione), parte in autocarri alla volta di Novale e raggiunge per via ordinaria Campo Tommaso. Il 5 novembre è ad Ala; il 6 a Brentonico; il 7 va a far parte, nel settore Baldo, delle truppe del presidio Grogolli, occupando i trinceramenti di q. 576 in sostituzione del I/41°, ivi rimane sino alla fine dell'anno.

ANNO 1917.

      Se si eccettui un turno di lavori trascorso sulla seconda linea da q. 985 a Doss del Remit e la caduta di grosse valanghe, non si verificano durante l'inverno avvenimenti degni di rilievo. Ai primi di luglio il battaglione lascia le posizioni occupate e per Ala - S. Margherita va a rilevare il III/208°, allo sbarramento Serravalle - Fortini.
     Il 26 agosto si porta a riposo a Prabubolo Alto, ed il 15 settembre è a Sdruzzinà per muovere alla volta della regione Filippini (Grigno). Dal 17 al 21 è alla dipendenza del 15° gruppo alpini.
     Il 22 per Fiera di Primiero e S. Martino di Castrozza si reca a sostituire il XX battaglione bersaglieri sulle posizioni del M. Colbricon.
     Ai primi di novembre, in seguito agli avvenimenti svoltisi durante l'ultima decade di ottobre sulla fronte della 2a armata, anche le truppe della 17a divisione ripiegano per portarsi sulle nuove linee ed il "Val Maira" scende il giorno 3 a Fiera di Primiero, iniziando il movimento.
     Lungo la marcia, presidia successivamente le posizioni di passo Alvise e di passo di Finestra, supera faticosamente tra violenta bufera M. Grappa e giunge l'11 novembre a Crespano; due giorni dopo, unitamente al "Val Cenischia", costituisce riserva del XVIII corpo d'armata.
     Assegnato alla 56a divisione, il 14, va ad occupare la linea M. Spinoncia, Porte di Salton - q. 1213 (esclusa) e lavora alacremente per la sistemazione difensiva, inviando pattuglie in ricognizione.
     Dopo altri spostamenti dei dipendenti riparti, il 26 novembre il "Val Maira" è alla testata di val Calcino unitamente al "M. Pavione" (11° gruppo). Le artiglierie nemiche compiono in questi giorni tiri di aggiustamento sulle nostre posizioni ed il mattino dell'11 dicembre la linea Col dell'Orso - Punta Brental è avvolta in poche ore in una nube di fumo, prodotta dallo scoppio di innumerevoli proiettili che scavano palmo a palmo il terreno d'attacco.
     Particolarmente intenso, tambureggiante si abbatte l'uragano di ferro su q. 1601 del Solarolo ed in fondo val Calcino; verso mezzogiorno forti colonne nemiche incitate dalla speranza di raggiungere la pianura, urtano contro la linea Col dell'Orso - Solarolo (q. 1601) e contro il M. Spinoncia.
     Arrestata nel primo tratto, la marea nemica gravita allo Spinoncia; l'esile barriera è presto travolta, mentre la furia nemica si volge in val Calcino sul centro e sulla destra del "Val Maira".
     Aggrappati alle difese, presi d'infilata e si schiancio dalle raffiche violente delle mitragliatrici, piazzate sui pendii e fra le rocce dello Spinoncia, i riparti del battaglione e la 95a del "M. Pavione" contendono il passo al nemico.
     Per tre volte in furiosi corpo a corpo il saliente di M. del Tas è perduto e riconquistato e di nuovo perduto.
     Nelle prime ore del 12 dicembre col favore di densa nebbia, si cerca di effettuare un'operazione di sorpresa contro lo Spinoncia, ma le pattuglie di avanguardia del "Cividale", avvistate dalle vedette nemiche e fatte segno al loro fuoco, devono arrestarsi.
     Il "Val Maira", dopo aver tentato di far volgere di nuovo la sorte in suo favore al saliente del Tas, deve sottostare a nuovi assalti che durante l'intera giornata si succedono senza tregua. Ha già assorbito il "M. Pavione", due compagnie del 53° e riparti d'assalto, ma non basta; la situazione è sempre critica.
     Un nuovo tentativo contro lo Spinoncia subisce medesima sorte del precedente.
     Il mattino del 13 il bombardamento riprende violento investendo tutto il tratto di fronte che da Stalla Col dell'Agnello per M. Solarolo discende in val Calcino mentre grandi masse procedono verso il Solarolo (q. 1601), M. Fontanel, val Calcino.
     I battaglioni Arvenis, Feltre, Val Camonica si sostengono sulle posizioni; a M. Fontanel il "Val Cenischia" semidistrutto ed in parte tagliato fuori è costretto a ritirarsi sulle pendici di M. Valderoa. In val Calcino il "Val Maira", il "M. Pavione" e gruppi del 53° fanteria si accaniscono per l'intera giornata in combattimenti corpo a corpo strappando volta a volta alle truppe d'assalto avversarie il poco terreno conquistato; la 218a è ridotta ad un minuscolo manipolo: un ufficiale, venticinque uomini. I feriti rimangono al loro posto di combattimento ed i cadaveri dei caduti servono di trincea ai superstiti, ma all'imbrunire, minacciati di aggiramento ha inizio il ripiegamento.
     I riparti, apertosi un varco tra le file del nemico che già ha postato parecchie mitragliatrici a tergo della nostra linea, si ritirano per la val Calcino, riunendosi a Cason del Sol.
     Centocinquanta sono i rimasti del "Val Maira".
     L'olocausto del battaglione è consacrato dalle significative parole che il 15 dicembre lo additano all'ammirazione dell'esercito intero: "....ed il "Val Maira" che nel fondo di Val Calcino sbarrando la via al nemico col glorioso sacrificio, ha affermato ancora una volta l'eroico motto: "di qui non si passa" insegna e vanto degli alpini nostri....".
     Una medaglia d'argento gli sarà più tardi decretata.
     Il 15 il "Val Maira", il "Val Cenischia" ed il "Val Camonica", formano rispettivamente le compagnie: 219a, 236a, 250a. Queste, riunite, assumono la denominazione di "Val Maira provvisorio". Il 17 il battaglione va a rilevare in regione Col dell'Orso il II/46°; vi si trattiene un sol giorno, poi scende di nuovo nei pressi di Cason del Sol, per trasferirsi il 19 a sud di Paderno d'Asolo, dove, rinsanguato da nuovi complementi, si riorganizza su tre compagnie mentre la 236a e la 250a lo abbandonano.
     Istruzioni e riposo riportano ben presto in completa efficienza il "Val Maira" che fino al termine dell'anno sosta nella stessa dislocazione.

ANNO 1918.

      Trasferitosi il 1° gennaio a sud - est di Onè ed il 27 nella conca di S. Liberale, raggiunge il giorno seguente il vallone Boccaor ed a sera occupa il costone sud orientale del M. Valderoa nel tratto di linea che dai pressi di q. 1570 raggiunge il fondo di val Calcino.
     Vi si trattiene fino al 13 febbraio allorchè scende a riposo a Pradazzo d'Asolo.
     Dopo altri due turni di trincea, trascorsi, il primo, nelle note posizioni del M. Valderoa (28 febbraio - 12 marzo) ed il secondo sulla fronte q. 1676 del Solarolo - Stalla Col dell'Agnello (28 marzo - 15 aprile), il battaglione trasferitosi il 22 maggio a Bassano, il 29, parte in ferrovia da Fontanaviva, arriva a Tirano ed il giorno seguente a Grossotto.
     Destinato in val Camonica (Tonale), viene trasportato su autocarri nella valle delle Messi per compiervi lavori stradali. Il 10 giugno si sposta di nuovo, le compagnie 217a e 219a si portano sulla linea che da Punta di Montozzo va fino a q. 2733 e la 218a in quella Case Pirli - Punta delle Graole.
     Trascorso un breve periodo di riposo (20 giugno - 1° luglio) a valle delle Messi, il battaglione fa ritorno alle note posizioni, eccettuata la 218a che fin dal giorno 3 trovasi a rifugio Gavia a disposizione della 75a divisione.
     All'infuori di vivaci duelli delle artiglierie e di uno spostamento della 218a che si porta sull'Albiolo, nulla d'importante si verifica fino alla metà di agosto, quando cioè il battaglione prende parte attiva alle operazioni che la 5a divisione va svolgendo nella zona del Tonale ed in val di Genova. Sceso il 22 ancora in val delle Messi, il 4 settembre è al rifugio Gavia a disposizione del 15° gruppo alpino.
     Disloca i suoi riparti sulle posizioni di Punta Pedranzini, Cima Dosegù, q. 3276, passo della Sforzellina, e si fraziona tra il 22 e il 23 a Savillasca e Fumero.
     Durante l'ultima vittoriosa offensiva, destinato l'11° gruppo del quale il battaglione fa parte, in val Giudicarie, il "Val Maira" si sposta a Vobarno, si concentra il 2 novembre col "Val Tanaro" e col "Val Cenischia" a Storo, poscia, avendo le truppe della 4a divisione infrante le difese nemiche di val Chiese, marcia celermente su Tione. Prosegue il 4 con altre truppe per la val Rendena, e, pervenuto a circa due chilometri dalla località S. Antonio, è raggiunto dalla notizia dell'armistizio.

RICOMPENSE.

MEDAGLIA D'ARGENTO.

      “Sin dal principio della guerra, con indomito valore i battaglioni Val Varaita e Val Maira concorsero in lotte aspre e sanguinose contro preponderanti forze nemiche alla conquista e alla tenace difesa delle importantissime posizioni di Pal Piccolo, Freikofel, Pal Grande (24 maggio - 4 luglio 1915). Fulgido esempio di valore e di virtù militari, i battaglioni Val Maira, Argentera e Monviso, resistendo tenacemente con gravi perdite a superiori forze nemiche, mantenevano importantissime posizioni a Monte Fior e Castelgomberto (6, 7, 8 giugno 1916)".

(Boll. Uff., anno 1917, disp. 1).

     "Il battaglione Val Maira, con ferrea tenacia e con superbo valore, per tre giorni consecutivi resisteva all'impeto d'una intera divisione nemica, saldamente tenendo, con l'eroico sacrifizio de' suoi alpini, le tormentate trincee che gli erano state affidate. Contrattaccando in ogni ora, con manipoli di prodi, riusciva a inchiodare l'invasore sulla linea che la Patria aveva additato per l'estrema resistenza. (Val Calcino, 11 - 13 dicembre 1917). Aveva già dato fulgide prove di abnegazione e di ardimento sul M. Pasubio in aspre giornate di battaglia. (18 - 20 ottobre 1916)"

(Boll. Uff., anno 1920, disp. 47)
 

CITAZIONI SUI BOLLETTINI DI GUERRA DEL COMANDO SUPREMO.

BOLLETTINO DI GUERRA N. 935 (15 dicembre 1917, ore 13).

     “Nella giornata di ieri, la battaglia tra Brenta e Piave è continuata accanita. La lotta delle artiglierie, che nella notte si era ripetuta ad intervalli, all'alba venne ripresa violenta e continuò ininterrotta; nelle prime ore del pomeriggio l'avversario lanciò all'attacco le sue masse di fanteria.     In regione di Col della Berretta, per quanto una nostra controffensiva locale di alleggerimento, riuscita a raggiungere due volte la cima di M. Pertica, avesse richiamato numerose forze nemiche da quella parte, l'urto avversario si abbattè violentissimo su Col Caprile e sul versante Sud del Col della Berretta: venne sostenuto dai nostri e nettamente respinto con contrattacco con gravi perdite per il nemico. L'avversario, che non aveva mai rallentato l'intenso bombardamento dei rovesci delle nostre posizioni, rifatta la preparazione d'artiglieria e rinnovate le forze, verso sera ripeteva l'attacco riuscendo a raggiungere Col Caprile. Le nostre truppe si affermavano su posizione di poco retrostante. La notte arrestava il combattimento.
     Alla testata del saliente di M. Solarolo, l''avversario attaccò in forza alle 12,30 appoggiato da azione secondaria diretta su Col dell'Orso e sostenuto da grande spiegamento di fuoco d'artiglieria avviluppante la nostra linea. Venne respinto con contrattacco che gli inflisse gravi perdite. Riattaccò alle ore 16 con truppe fresche, ma un nuovo nostro contrattacco l'obbligò ad indietreggiare ed a sospendere per la giornata le azioni di fanteria.
     Il contegno delle nostre truppe della 4a Armata nella lotta che da quattro giorni si svolge asprissima e cruenta fra Brenta e Piave, è pari alla grandezza dell'ora. Nella resistenza opposta al nemico al saliente del M. Solarolo si distinsero i riparti delle brigate Ravenna (37° - 38°), Umbria (53° - 54°), Campania (135° - 136°) e del 3° Raggruppamento Alpini (Battaglioni Val Maira - Monte Pavione - Monte Arvenis - Val Cismon - Val Camonica - Val Cenischia - Feltre - Cividale). Fra essi meritano l'onore di speciale menzione il II Battaglione del 38° Fanteria, il III Battaglione del 53° Fanteria, il Battaglione Alpini Monte Pavione, ed il Battaglione Alpini Val Maira che sul fondo di Val Calcino sbarrando la via al nemico col glorioso sacrificio, ha affermato ancora una volta l'eroico motto "di qui non si passa" insegna e vanto degli alpini nostri".

                                                                                                                                    Generale DIAZ.

 
UFFICIALI MORTI IN COMBATTIMENTO, IN SEGUITO A FERITE O IN PRIGIONIA(*).
Grado Cognome e Nome Luogo di nascita Luogo e data di morte
1 Maggiore *Pasquali Camillo Siracusa Osp. Bassano 15-06-1916
2 Capitano Moggio Guido Torino Val Calcino 11-12-1916
3 Tenente Bonadè Bottino Cuorgnè 81a Sez. Sanità 11-12-1917
4 Id. Dusio Cesario Asti Val Calcino 11-12-1917
5 Id. Giordano Cesare S. Remo Val Calcino 11-12-1917
6 Id. Giordano Lorenzo Cuneo Val Calcino 11-12-1917
7 S. Ten. Beccaria Marcello Mondovì M. Ortigara 06-07-1916 
8 Id. Bordoli Giovanni Bologna Osp. d. C. 064 29-12-1917
9 Id. Chapot Giovanni Torino Passo do M. Croce 09-01-1916
10 Id. Gibellini Dalmazzo (disperso) Cuorgnè Val Calcino 13-12-1917
11 Id. *Sponghini Luigi Novara Osp. di Novara 25-05-1918
12 Id. Traversari Romolo Firenze Val Calcino 13-12-1917 
13 Id. Vittone Pietro Chivasso 64a Sez. Sanità 08-06-1916
14 Aspirante *Guastavigna Giuseppe Bergamo Osp. Genova 01-02-1918
(*) Gli ufficiali contrassegnati con asterisco non figurano numericamente nella colonna dei morti del riepilogo delle perdite, essendo la morte avvenuta in prigionia, o in ospedali territoriali, o durante i turni di riposo del battaglione.
 

UFFICIALI SUPERIORI E CAPITANI COMANDANTI DI BATTAGLIONE.

Grado Casato e Nome Data di assunzione Data di Cessazione Annotazioni
Maggiore Dadone Antonio 24/05/15 07/11/15  
Capitano Cremascoli Giuseppe 08/11/15 29/12/15  
Maggiore Pasquali Camillo 30/12/15 07/06/16 Ferito. 
Capitano Carretto Pietro 07/06/16 26/06/16  
Maggiore Moisello Enrico 27/06/16 04/07/16  
Capitano Calma Enrico 05/07/16 16/07/16  
Ten. Col. Salvadego Molin Francesco 19/07/16 15/10/16  
Capitano Bellocchio Giuseppe 16/10/16 07/01/17  
Maggiore Pugnani Arturo 08/01/17 30/05/17  
Id. Mora Manlio 10/06/17 06/10/18  
Capitano Sacchi Giovanni 07/10/13 al termine della guerra.  

SERVIZI PRESTATI IN LINEA ED IN ZONA DI RIPOSO

Permanenza in linea

Permanenza in zona di riposo, lavori, trasferimenti, ecc.

 Anno 1915

Dall'11 giugno al 18 luglio (Selletta Freikofel - M. Pal Grande).

Dal 27 luglio al 6 agosto (Selletta Freikofel - M. Pal Grande - Zellonkofel).

Dal 18 agosto al 1° settembre (M. Pal Grande - Freikofel - Zellonkofel - M. Coglians - M. Collina).

Dal 14 settembre al 31 dicembre (M. Pal Piccolo - M. Paularo - Freikofel - Colletta Pal Piccolo - M. Pal Piccolo - M. Pal Grande - Regione di passo di M. Croce e di val Collina - Forca di Lanza).

 Anno 1916

Dal 1° gennaio al 3 aprile (Regione di passo di M. Croce e di val Collina - Zellonkofel - M. Coglians).

Dal 13 aprile al 9 maggio (Colletta Kozliac - M. Nero - M. Rosso).

Dal 15 al 22 maggio (Colletta Kozliac - M. Nero - M. Rosso - M. Pleca).

Dal 28 maggio all'11 giugno (M. Nos - M. Baldo - M. Cimon - M. Longara - M. Meletta di Gallio - M. Castelgomberto - M. Fior - M. Tondarecar).

Dal 16 giugno al 15 luglio (Costone di Cima delle Contese - Grottone del Ghiaccio - M. Lozze - M. Chiesa - Cima della Campanella - Regione Ponari [q. 1921]).

Dal 15 al 23 ottobre (Panettoni [alto, medio e basso] - M. Pasubio - Rojte).

Dal 7 novembre al 31 dicembre (Settore Baldo - Presidio Grogolli).

 Anno 1917

Dal 1° gennaio al 7 luglio (Settore Baldo - Presidio Grogolli - Linea q. 985 - Dos del Remit).

Dal 10 luglio al 26 agosto (Sbarramento Serravalle - Fortini).

Dal 23 settembre al 2 novembre (M. Colbricon).

Dal 14 novembe al 14 dicembre (M. Spinoncia - Porte di Salton - Val Calcino).

 Anno 1918

Dal 28 gennaio al 13 febbraio (Costone orientale del M. Valderoa).
 
Dal 28 febbraio al 12 marzo (Costone orientale del M. Valderoa).

Dal 29 marzo al 15 aprile (Linea q. 1676 del M. Solarolo - Stalla Col dell'Agnella).

Dal 10 al 19 giugno (Linea Punta di Montozzo - Q. 2733 e Case Pirli - Punta delle Graole).

Dal 2 luglio al 21 agosto (Linea Punta di Montozzo - Q. 2733 e Case Pirli - Punte delle Graole - Punta d'Albiole).

Dal 4 al 21 settembre (Punta Pedranzini - Cima Dosegù - Q. 3276 - Passo della Sforzellina).

Dal 2 al 4 novembre (Storo - Condino - Tione - Valle Rendena - Pressi di S. Antonio).

 Anno 1915

Dal 24 maggio al 10 giugno (Tolmezzo).

Dal 19 al 26 luglio (Treppo Carnico - Zenodis).

Dal 7 al 17 agosto (Treppo Carnico).

Dal 2 al 13 settembre (Sutrio - Stauli Roner).









 Anno 1916

Dal 4 al 12 aprile (Sutrio - Stazione per la Carnia - Cividale - Caporetto - Kosec).

Dal 10 al 14 maggio (Kosec).

Dal 23 al 27 maggio (Cividale - Bassano - Ronchi).

Dal 12 al 15 giugno (Lazzaretti - Malga Giogomalo).

Dal 16 luglio al 14 ottobre (Osteria alla Barricata - Malga Fossetta - Primolano - Avio - Sabbionara - Ala).

Dal 24 ottobre al 6 novembre (Malga dei Busi - Novale - Campo Tommaso - Ala - Brentonico).










 Anno 1917

Dall'8 al 9 luglio (Ala - S. Margherita).

Dal 27 agosto al 23 settembre (Prabubolo Alto - Sdruzzinà - Regione Filippini - Fiera di Primiero - S. Martino di Castrozza).

Dal 3 al 13 novembre (Fiera di Primiero - Passo Alvise - Passo di Finestra - Crespano).

Dal 15 al 31 dicembre (Cason del Sol - Paderno d'Asolo).

 Anno 1918

Dal 1° al 27 gennaio (Pressi di Onè - Conca di S. Liberale - Vallone Boccaor).

Dal 14 al 27 febbraio (Pradazzo d'Asolo).

Dal 13 al 28 marzo (Pradazzo d'Asolo).

Dal 16 aprile al 9 giugno (Pradazzo d'Asolo - Bassano - Fontanaviva - Tirano - Grossotto - Valle delle Messi).

Dal 20 giugno al 1° luglio (Valle delle Messi).

Dal 22 agosto al 3 settembre (Valle delle Messi).

Dal 22 settembre al 1° novembre (Savillasca - Fumero - Vobarno).

  RIEPILOGO
Linea Riposo
Mesi Giorni Mesi Giorni
Anno 1915

5

27

1

19

Id. 1916

7

27

4

4

Id. 1917

10

/

2

/

Id. 1918

4

9

5

23

TOTALI Mesi 28 e giorni 3 Mesi 13 e giorni 16
 
RIEPILOGO DELLE PERDITE.
LOCALITA' E DATA BATTAGLIONE
Ufficiali Truppa
Morti Feriti Dispersi Morti Feriti Dispersi
1915
Settore But - Degano [Freikofel - M. Pal Grande - M. Pal Piccolo - Zellonkofel] (11 giugno - 31 dicembre)

/

4

/

53

357

3

Totale anno 1915 / 4 / 53 357 3
 
1916
Regione di M. Croce e Val Collina - Cresta Verde - Zellonkofel (1° gennaio - 3 aprile)

1

3

/

25

46

/

M. Meletta di Gallio - M. Castelgomberto - M. Fior - M. Tomdarecar (28 maggio - 11 giugno)

2

11

3

51

244

101

Posizioni tra il Castellone di S. Marco - Q. 1751 - M. Magari - M. Ortigara (16 giugno - 11 luglio)

1

7

/

44

153

9

M. Pasubio (15 - 23 ottobre)

/

5

/

33

165

35

Totale anno 1916 4 26 3 153 608 145
 
1917
Settore Baldo - Presidio Grogolli (1 gennaio - 7 luglio)

/

1

/

10

25

/

Sbarramento Serravalle - Fortini (9 luglio - 25 agosto)

/

/

/

7

27

/

Val Calcino (11 - 14 dicembre)

7

5

13 (1)

174

348

128 (2)

Totale anno 1917 7 6 13 191 400 128
 
(1) Di cui 4 feriti.
(2) Nella colonna dispersi furono compresi tutti quei militari che visti cadere sul campo, non poterono in seguito essere recuperati od identificati.
 
1918
Zona Grappa e Solarolo - Val Camonica - Giudicarie (28 gennaio - 4 novembre)

/

2

/

26

51

7

Totale anno 1918 / 2 / 26 51 7
 
RIEPILOGO GENERALE
Anno 1915

/

4

/

53

357

3

Id. 1916

4

26

3

153

608

145

Id. 1917

7

6

13

191

400

128

Id. 1918

/

2

/

26

51

7

TOTALE GENERALE 11 38 16 423 1416 283

Dott. Riccardo Ravizza  - All Rights Reserved

Ruolo periti ed esperti n. VA - 748  - Marchio editoriale p.iva IT03821110123 


QUESTO SITO WEB UTILIZZA SCRIPTS E GOOGLE ANALYTICS...

X

Right Click

No right click