1 settembre: l'alba del più grande scontro mondiale
Quasi 50 milioni di morti. È questo il prezzo che ha pagato il mondo intero, per contrastare la sete di rivincita di una nazione uscita a dir poco ridimensionata dalla Prima Guerra Mondiale, e indebolita innanzitutto geograficamente e militarmente.
Uno smacco che l'ha spinta ad avanzare pretese territoriali ancora maggiori, irrazionali agli occhi di molti, per cancellare la macchia dell'onta subìta. Su queste premesse si fonda una guerra che in quasi sei anni di vita, da quel 1° settembre del 1939, è stata in grado di mostrare in numeri e statistiche, fino a dove è capace di spingersi la forza dell'uomo, nei confronti dei suoi simili. Non solo per i 6 milioni di ebrei sterminati. Ma anche, per esempio, per il ben poco lusinghiero primato detenuto dall'indimenticabile quanto cruenta battaglia di Stalingrado, che detiene il record di numero di caduti per metro quadrato. Un solo atto di guerra, ma devastante, capace di lasciare sul campo qualcosa come un milione di uomini fra caduti e unità disperse da ambo gli schieramenti. Numeri che certificano una volta di più la scelta pericolosa del Reich, di schierarsi solo contro tutti, rompendo l'intesa del Patto Molotov-Ribbentrop, con un alleato che avrebbe dall'altra parte potuto rivelarsi strategicamente determinante per il Fuhrer, vista la collocazione sulla mappa del mondo e l'andamento della guerra a posteriori. Quello stesso ex alleato sovietico, che invece ha tenuto impegnato il fronte orientale tedesco per gran parte del conflitto, togliendo quelle risorse vitali che il regime avrebbe potuto destinare sul cruciale versante occidentale. Ma è ormai troppo tardi quando gli americani, il 6 giugno del "44, piombano sulle coste della Normandia, indirizzando in maniera a quel punto decisiva le sorti della guerra. Una guerra, forse, come in nessun altro caso nella storia, dal finale scritto in partenza.
Anche questo è il 1° settembre, come del resto lo sono quei quasi 50 milioni di sogni frantumati su un campo di battaglia.