Anna Frank: ardite pagine dalle memorie di Amsterdam
Riflessioni fuori campo dal diario di Anna Frank.
La scoperta messa a segno recentemente sa di colpo molto grosso. Sono state infatti decifrate da due equipe di esperti, coordinate dalla Fondazione Anna Frank, due pagine provenienti dal celebre libro contenente le memorie della famiglia di origini ebree durante lo "scomodo" soggiorno nella soffitta di Amsterdam, oggi divenuto museo dedicato alla sua memoria. Come molti sapranno, il libro può essere analizzato soltanto una volta ogni dieci anni per la sua fragilità. Ebbene, la ricerca della Fondazione, lunga due anni, si è concentrata in questo caso su due pagine sulle quali la ragazzina aveva incollato un foglio marrone per evitare che fossero lette dai genitori, dato il contenuto imbarazzante. E grazie allo studio sono state riportate alla luce barzellette osé, spunti sulla sessualità, sul ciclo mestruale e sulla presunta omosessualità dello zio materno.
La data appuntata a corredo delle memorie è quella del 28 settembre 1942. Per fare esempi "pratici" del target dei contenuti sotto la lente, si pensi al livello della barzelletta "Che cosa fanno le donne della Wermacht in Olanda? Le amanti dei soldati". O al riferimento alle mestruazioni, indicate come "Il segno che una donna è matura per una relazione con un uomo, ma naturalmente ciò non avverrà fino a che non sarà sposata". Un segreto che ha superato indenne la cattura della famiglia nel "44 e un altro settantennio, prima di finire nelle nostre mani. Nel diario della ragazzina, emigrata in Olanda nel "33 con il sogno di provare a farsi una vita lontano dal nazismo, sono riposti i pensieri di un'adolescente come tanti, con il suo bagaglio di sogni, curiosità e visioni personalistiche dell'esistenza. Il testo è stato editato da Otto Frank, padre di Anna, a differenza della figlia, sopravvissuto alla tragedia della deportazione, e ci rivela una dimensione fino a poco tempo fa sconosciuta dell'adolscente.