La Trincea delle Baionette
Una doccia fredda, di terra, smossa da un micidiale fuoco d'artiglieria tedesco, coglie di sorpresa i due battaglioni francesi impegnati sul versante settentrionale del burrone della Signora. Il palcoscenico generale è una delle più sanguinose battaglie che la Grande Guerra ricordi. Verdun è infatti la seconda importante offensiva tedesca del fronte occidentale, dopo la Marna, e tiene impegnati gli eserciti avversari per quasi un anno, comprese varie interruzioni, concludendosi con una limitata vittoria transalpina.
Nel bel mezzo della Battaglia di Verdun, ecco spuntare dal terreno decine di baionette. L'episodio interessato, tragico quanto singolare, ha luogo tra l'11 e il 12 giugno, e porta ad erigere la rinomata Trincea delle Baionette come luogo commemorativo di grande fascino e rievocazione storica. L'11 giugno, nell'arco di dieci ore infernali, le posizioni francesi in trincea vengono bombardate senza tregua dall'artiglieria tedesca. Ad attacco esaurito, quello che si presenta è uno spettacolo dell'orrore. Alcuni caduti sono stati colti alla sprovvista, in piedi. Altri invece in ginocchio, nell'atto di proteggersi dalle schegge. Il risultato visivo racconta di decine di punte di baionette che escono dal terreno, sommerse dalla terra crollata. Il giorno dopo sessanta soldati francesi superstiti, ma a corto di cibo, chiedono la resa agli indomiti tedeschi (che nel frattempo hanno lanciato ulteriori assalti), allineando i fucili verticalmente, in segno di omaggio.
L'idea di dedicare il monumento commemorativo celebrativo del sacrificio dei due battaglioni, intitolato Trincea delle Baionette, nasce nel dicembre 1918, a guerra appena archiviata. È l'abate Louis Ratier, ex barelliere nel reggimento vittima dell'offensiva, una volta tornato sul luogo della tragedia, a notare le canne di fucile uscire dal terreno e a pensare ad un segno che rendesse onore . Un segno che poteva chiaramente indicare la presenza dei resti dei soldati. A sostenere concretamente l'idea del memoriale è Georges T. Rand, banchiere americano che dona 500mila franchi per la costruzione del memoriale.
Il monumento sorgerà accanto al luogo della carneficina. Sopra il portale d'ingresso del monumento è riportata la scritta che riassume la vicenda "In memoria dei soldati francesi che dormono con il fucile in mano in questa trincea". L'8 dicembre 1920 il memoriale viene inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica francese.