Spoletta a percussione e a tempo
Una piccola spiegazione del funzionamento delle spolette a percussione e a tempo utilizzate nelle bombarde e lanciabombe austriache.
La spoletta, in questo esempio di tipo Lanz, si avvita all'apposito bocchino (avvitato alla calotta sferica della bomba) dopo aver tolto il piccolo tappo a vite che ne chiude il foro filettato.
Nella spoletta a percussione qui sotto si notano:
Un tappo di ottone il cui collo filettato inferiore serve ad avvitare la spoletta all'apposito bocchino della calotta sferica della bomba; su di esso è avvitata una custodia cilindro conica di ottone con due finestre; in corrispondenza di una di queste è fermata internamente una piccola molla a balestra;
Un percussore la cui asta con punta è scorrevole in un cilindretto cavo di ottone portante la capsula; tra la capsula e la punta del percussore è sistemata una molletta a spirale è tra la testa del percussore e la parte superiore del cilindretto si trova in posizione di sicurezza, una forchetta che risulta in corrispondenza della finestra della custodia;
Un cappuccio in lamiera che investe quasi completamente la custodia; su di esso è montata una seconda molla a balestra con gancio che attraverso una finestra del cappuccio stesso lo aggancia alla custodia attraverso alla finestra di quest'ultima; il cappuccio racchiude anche la forchetta di sicurezza comprimendo la molla; sarà la calotta conica della custodia è quella del cappuccio è allogata, compressa a metà, una molla a spirale che tende ad espellere il cappuccio;
Una cuffia di protezione che impedisce lo sgancio della molla a balestra; questa cuffia viene tolta tirando un anello di lamiera.
Un altro tipo di spoletta invece della cuffia ha un anello di sicurezza intorno al cappuccio con una coppiglia che li attraversa entrambi.
Al colpo di partenza, per inerzia, il cappuccio, previamente liberato dalla cuffia o dall'anello di sicurezza, si investe maggiormente sulla custodia cilindro conica; la molla a balestra si sgancia ed il cappuccio, per effetto della molla a spirale, balza via, ed allora la forchetta di sicurezza spinta dalla molletta a balestra si distacca essa pure.
All'urto sul terreno il pesante cilindretto porta capsula complimento per inerzia la molletta a spirale, si avvicina violentemente alla punta del percussore provocando la deflagrazione della capsula, la cui fiamma attraverso al foro del tappo si comunica al detonatore dell'innesco.
Se la bomba cade con l'ogiva in alto avviene l'avvicinamento violento del percussore alla capsula; ad ogni modo data la forma della testa del percussore e della parte terminale del cilindretto porta capsula, dato il gioco esistente fra queste due parti e data infine la forma conica delle superfici alle quali le medesime si appoggiano, il funzionamento della percussione è predisposto perché avvenga anche con angoli di cadute di minima ampiezza.
L'innesco della carica di scoppio è costituito da 220 g di pertite con un detonatore che funziona per effetto della fiammata della capsula della spoletta; è contenuto in un tubo cilindrico avvitato alla calotta sferica della bomba.
Il congegno di accensione a tempo è contenuto in un tubo di acciaio formato da segmenti avvitati a tappi intermedi forati al centro, chiuso inferiormente da un tappo di ottone, lungo complessivamente 40 cm e mediamente del diametro di 38 mm; questo tubo ha superiormente un collo filettato che si avvita alla calotta sferica della bomba.
La spoletta è costituita da una massa battente di forma cilindrica del peso di 200 g, munita di percussore; e trattenuta in posizione di sicurezza da un tappo a vite (che deve essere tolto soltanto prima di far partire il colpo) è da due molle a spirale. Il tappo a vite è protetto da una cuffia di lamiera fermata da un piombino e da carta paraffinata; al colpo di partenza la massa battente resta indietro e vincendo la resistenza delle molle fa urtare il percussore contro una capsula allogata in uno dei tappi del tubo. L'accensione della capsula si comunica ad una miccia della larghezza di 26 cm munita di stoppino a rapida combustione. La miccia bruciando fa detonare un detonatore di fulminato di mercurio con avviamento polverino. Ne segue l'esplosione dell' innesco costituito da due cartucce di partite del peso complessivo di g 200 e conseguentemente la bomba esplode.