Due eccezioni nella distesa di ossa delle Fiandre

Dalle Fiandre emerge una penuria di resti integri di soldati della Grande Guerra.

Uno scenario drammatico, per molti versi comprensibile, vista la mole di piombo dell'artiglieria che ha imperversato sui paesaggi del fronte occidentale per quattro lunghi anni.

A questo proposito, non è un caso che l'area fiamminga, anche intorno ad Ypres, noto epicentro dello scontro su quel versante e teatro di ben quattro battaglie, dal 1914 al 1918, sia costellata di monumenti e cimiteri pregni di valore storico che rievocano il servizio per la patria. Opere testimoni di una devastazione, che come risaputo, è seconda solo al successivo conflitto mondiale. Una scia di sangue che ha ferito, disperso o ucciso in tutto un milione di persone.

Eppure, solo due militari britannici, e pochissimi altri, sono stati rinvenuti in condizioni tali da poter almeno provare ad identificarli. Guidati dalla punta di un elmetto d'acciaio nascosto in un campo sotto una nuova zona industriale a Boezinge, a nord della città di Ypres, all'inizio degli anni Duemila alcuni archeologi belgi scoprono due corpi.

Ritrovamento incredibile per lo stato di conservazione al momento del recupero, e le innumerevoli ossa sparse sottoterra che caratterizzano queste zone. L'analisi dello storico militare Paul Reed condotta al riguardo avrebbe rivelato indicazioni rilevanti e interessanti sui due soldati individuati, che hanno prestato servizio a Boezinge dalla fine del 1916 al luglio 1917. Come la mansione ricoperta di fucilieri, sorpresi da un'esplosione che li ha sepolti durante un'azione. Esplosione unita ad un gas velenoso, comprovarto dal rinvenimento del tubo di una maschera antigas.

Da quel momento sono rimasti sepolti più di otto decadi prima di essere estratti. Per via della forte corrosione sui piastrini di riconoscimento, non è stato invece possibile risalire al loro nome. Il Ministero della Difesa Britannico riporta il termine metallo per indicare il materiale del medaglioncino identificativo, molto probabilmente si trattava del vecchio, e primo modello, uscito nel gennaio del 1907.

Un'identificazione "quasi integrale", in chiara controtendenza con i resti senza origine che riempiono questi versanti. 

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