Museo Coloniale di Roma: un nuovo inizio nel 2020

Nuova vita al Museo Coloniale di Roma.

Il sito espositivo voluto da Mussolini nel 1923 potrebbe riaprire i battenti in una rinnovata veste. Chiuso definitivamente negli anni "70, il Duce ne commissiona la nascita poco dopo la nascita del movimento per celebrare il mito dell'impero, attraverso oggetti e opere d'arte fatte arrivare daEritrea, Somalia e Libia. Da quel momento l'intera collezione è custodita in alcune stanze del Museo delle Civiltà di Roma.

Nel frattempo in questi anni la ricerca sui suoi reperti non si è però interrotta e gli oltre 10mila pezzi del "vecchio" museo coloniale – che comprendono gioielli, statue, calchi facciali e molto altro – sono chiusi in buste di plastica all'interno delle stanze del Museo della Civiltà, nel palazzo dell'Eur. Pronti per essere rivalorizzati. Resta da capire come si chiamerà il nuovo polo che ospiterà le vestigia coloniali, come il percorso che porterà alla riattivazione del sito espositivo. È probabile che inizialmente, nel 2020, venga aperto come luogo adibito a mostre temporanee, e soltanto dal 2021 in forma definitiva. Inoltre per il direttore del museo non si tratta di un'operazione nostalgica, ma del tentativo di rispondere alle semplificazioni della politica, per far riflettere gli italiani sulla complessità del rapporto tra Italia e Africa, e per far connettere gli stranieri in Italia alla loro storia. 

 

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