Il filo della memoria con il Corpo Polacco
Un piastrino per rievocare il ricordo di un prode corpo di esuli combattenti, utilizzato come spalla alleata sui principali scenari bellici della Seconda Guerra Mondiale.
Dotato di 75mila effettivi (al 1945), il Corpo Polacco ha lasciato piccole tracce di sè nelle principali operazioni trasversali al conflitto. Dalla Campagna d'Italia all'operazione del Nord Africa, fino all'interminabile fuoco del Fronte Orientale. Un contributo alla causa meno rilevante di quello fornito da altri corpi, se si guarda solo al peso numerico, ma pur sempre da onorare e richiamare alla memoria dei posteri. Diretta dal comandante Anders e formata per lo più da volontari polacchi, l'unità operativa polacca ha fatto parte dell'esercito dipendente dal governo in esilio durante la seconda guerra mondiale.
Un esercito in qualche modo precursore viene a costituirsi già nel 1941 in terra sovietica, tanto che a ragion veduta si può parlare di un Primo Corpo Polacco. L'ingrandimento delle unità di combattimento, nel 1943, porterà quindi alla nascita del Secondo Corpo. Fra i teatri calcati dalle forze polacche, che risultano essere praticamente quasi tutti cittadini della madrepatria arrestati durante l'annessione della Polonia all'Unione Sovietica e inviati nei gulag, compare anche il noto episodio di Cassino.
Un passo spesso menzionato a livello di cronaca storica e non solo, non da ultimo per gli ingenti danni architettonici provocati dai bombardamenti alleati che nell'occasione subisce l'abbazia di Montecassino. Ma anche per la strenua difesa tedesca trincerata dietro una guerra di posizione sfiancante, che resiste un centinaio di giorni prima di capitolare, spalancando la strada agli alleati verso la conquista di Roma.
Il piastrino polacco si trovava proprio in una postazione sul crinale della Collina a ridosso dell'abbazia formata da tre uomini, armati di Lee Enfield (dotazione britannica). Da quota 593, Monte Calvario, arriva quindi una celebrazione doverosa che in qualche modo a rendere un omaggio speciale a tutto il Corpo Polacco per un servizio offerto "sottotraccia".